Logo-blog-6

domenica 29 settembre 2024

Guida alla Lettura: Come ispirare i giovani lettori

Leggere è una di quelle cose fondamentali che ci fanno crescere, non solo nella mente ma anche nel cuore e nelle relazioni con gli altri. Eppure, nonostante tutti i vantaggi che i libri portano, ci sono tanti ragazzi che sembrano non trovare molto entusiasmo per la lettura. Qui entrano in gioco i genitori e gli insegnanti: possono davvero fare la differenza! Vediamo insieme come il loro esempio può coinvolgere i più i giovani e come possiamo far partire una vera e propria cultura della lettura in famiglia e a scuola.

La Lettura: Un’Avventura da Condividere

Genitori leggono con un libro al figlioGenitori e figli leggono insieme

La lettura non è solo una faccenda da scrivania: è un superpotere! Aiuta a migliorare le abilità linguistiche, l’intelligenza critica e fa crescere il vocabolario. Essere lettori accaniti fin da piccoli porta a risultati scolastici migliori e prepara ad affrontare meglio le sfide sociali ed emotive. Inoltre, i libri sono come porte magiche: aprono la mente, stimolano la creatività e ci permettono di viaggiare in mondi lontani. Le storie aiutano a capire gli altri e a sviluppare empatia.

Genitori e insegnanti: i modelli da seguire

I genitori e gli educatori sono i modelli principali per i ragazzi. Se i giovani vedono i loro genitori e insegnanti immersi nella lettura, sono più propensi a voler imitare quel comportamento, o è più probabile che siano incuriositi da questa attività e che decidano di provare a loro volta. É importante non obbligare i ragazzi a leggere, minacce o ultimatum serviranno solo ad allontanarli, a farli sentire stupidi o sbagliati, piuttosto è utile stuzzicare la loro curiosità mostrando entusiasmo e interesse nei confronti della lettura. Nonostante io sia sempre stata un'appassionata lettrice a volte ci sono stati episodi, soprattutto legati alla scuola, che mi hanno fatto vacillare. E se perfino io, amante dei libri fin dalla culla, ho trovato sgradevoli certi compiti, figurarci qualcuno che alla lettura proprio non è interessato!

Come coinvolgere i ragazzi?

1. Leggere Insieme
Leggere ad alta voce non è solo un modo per introdurre i libri, è anche un momento speciale da condividere. Rende tutto più intimo e crea curiosità. Si può iniziare già in fase prescolare, scegliendo favole o storie semplici, ancora meglio se arricchite da illustrazioni colorate, ma è un'attività che può essere portata avanti nel tempo, passando a testi sempre più articolati man mano che le capacità del bambino evolvono. E non è detto che non si possa più fare dopo che avrà imparato a leggere da solo. Potrebbe essere una piacevole tradizione da portare avanti, un bel momento in famiglia, per stare insieme lontano da schermi e cellulari, passando del tempo di qualità. Inoltre questa attività portata avanti fin dalla prima infanzia contribuisce a migliorare il linguaggio e a incrementare la capacità di concentrazione. Li aiuta anche a esercitare una cosa importantissima: la fantasia. E, non meno importante, crea dei ricordi, momenti speciali e insostituibili.

2. Parlare di Libri
Condividere le proprie letture e discutere le opinioni aiuta i ragazzi a pensare con la propria testa. In questo modo, capiscono che leggere non è solo un compito, ma un’attività stimolante. Non deve essere un obbligo, un compito, una scocciatura, ma qualcosa a cui il bambino si approccia in modo autonomo, manifestando spontaneamente curiosità. Leggere gli stessi libri a cui si interessa il proprio figlio può essere un'idea utile per due motivi: uno, controllare che sia un contenuto adatto alla sua età e con insegnamenti positivi, due, parlare insieme della storia, condividendo opinioni e riflessioni, ma anche le scene più buffe e divertenti. Mostrando interesse per i libri che legge, renderai la sua esperienza ancora più speciale.

3. Rendere la lettura un gioco
Ci sono molti modi in cui la lettura può diventare più piacevole e divertente. Giocare con challenge e obiettivi può essere molto appagante per alcuni ragazzi: liste da spuntare, caselle da colorare, obiettivi da portare a termine, un diario delle letture da completare, le possibilità sono infinite. Per i più competitivi può essere divertente una serata quiz in stile trivial pursuit, con tante domande ispirate al libro appena letto, così da stracciare mamma e papà. E ancora, immaginate di leggere un libro e poi visitare con la famiglia la città in cui è ambientato, vedendo con i propri occhi tutti i luoghi descritti! Ci sono tantissime possibilità per portare la storia fuori dalle pagine dei libri

venerdì 27 settembre 2024

10 curiosità su... Peter Pan di J.M. Barrie

Torniamo a parlare di classici con uno dei personaggi più famosi della letteratura britannica: Peter Pan, simbolo per eccellenza di innocenza infantile. Come molti, il mio primo approccio con Peter è arrivato tramite il film Disney, che è solo una delle tante trasposizioni cinematografiche di questa storia, per cui ero piuttosto curiosa. Ammetto di non averlo amato particolarmente, ma ha sicuramente molti pregi e soprattutto è un bellissimo inno alla fantasia. Siete curiosi di scoprire qualcosa in più su Peter e il suo autore? Non vi resta che leggere l'articolo fino in fondo!



10 curiosità su Peter Pan

#1. Peter Pan compare per la prima volta nel romanzo L'uccellino bianco nel 1902
La genesi di Peter Pan è piuttosto articolata. Nella sua prima apparizione facciamo la conoscenza con un bambino che non vuole crescere e che a pochi giorni di vita scappa nei Giardini di Kensington, dove fa amicizia con animali e creature fatate vivendo mille avventure. Questo personaggio è così affascinante da meritare un'opera teatrale tutta sua, che debutta nel 1904. É solo nel 1911 che approda in libreria, con un libro che è la fedele trasposizione dell'opera teatrale. 

#2. Al teatro Campanellino era interpretata da... una luce!
Quando la storia di Peter Pan ha fatto il suo debutto al teatro, Campanellino non era interpretata da un'attrice. Per creare l'idea di una creaturina svolazzante e scintillante, il suo personaggio è stato reso solo con una luce, il riflesso di un piccolo specchio, mosso fuori dal palco, che rifletteva la luce proveniente da una lampada nascosta dietro le quinte. In più non era presente una vera e propria voce, quando Campanellino 'parlava' venivano fatte suonare alcune campanelle. Un metodo sicuramente molto creativo di dare vita alla piccola fatina.

#3. La storia di Peter Pan è ispirata all'amicizia tra l'autore e i bambini della famiglia Llewelyn Davies
Solerte frequentatore dei Kensington Gardens, Barrie conosce per caso cinque fratellini, figli di Sylvia e Arthur Davies: George, Jack, Peter, Michael e Nicholas. L'autore stringe un forte legame con la famiglia e passa molto tempo con i piccoli, tanto da ospitarli anche nel suo cottage fuori città, dove giocano ai pirati, inventando insieme incredibili avventure che lo ispireranno alla creazione dei Bambini Perduti. Ha un rapporto molto stretto soprattutto con Michael e George, per cui inventa storie e avventure fantastiche. I due bambini sono stati, in parte, ispirazione per la creazione del personaggio di Peter Pan. Questa grande amicizia ha portato Barrie a diventare tutore dei ragazzi alla morte dei loro genitori. Purtroppo i suoi prediletti muoiono entrambi precocemente, George in trincea a soli 21 anni, Michael annegato in un tragico incidente quando ne ha appena 20. La storia dell'autore e della sua amicizia con la famiglia Llewelyn Davies, ovviamente un po' romanzata, è stata raccontata nel film Neverland, con Johnny Depp e Kate Winslet

#4. La famosa statua di Peter Pan ai Kensington Gardens doveva somigliare a Michael
Barrie commissionò a George Frampton una statua di Peter Pan: fu eretta, ovviamente, nei Kensington Gardens, e apparve a sorpresa durante la notte del 30 aprile 1912. Dallo stesso stampo in seguito sono state fuse altre sei statue, esposte poi in tutto il mondo. Barrie però è stato deluso del risultato. La statua doveva essere modellata sulle vecchie fotografie di Michael vestito come il personaggio, ma lo scultore ha utilizzato un altro bambino come modello.

#5. Barrie ha fondato una squadra di cricket con altri celebri autori
La squadra dei Allahakbarries è stata attiva tra il 1890 e il 1913 e comprendeva moltissimi celebri autori del periodo, come Rudyard Kipling, H. G. Wells e Arthur Conan Doyle. Non giocavano per vincere, ma per divertirsi, quindi non badavano molto ai risultati che ottenevano.

mercoledì 25 settembre 2024

RECENSIONE | L'imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart

L'imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart
Giralangolo | 400 pagine | 16 Euro
Coyote Sunrise #1

Coyote Sunrise ha solo dodici anni, ma ha passato buona parte della sua vita on the road. Vive su un vecchio scuolabus da cinque anni e lei e suo padre Rodeo sono sempre in viaggio per il Paese, senza un vero scopo, senza una meta finale. Il loro non è un viaggio, è una fuga, lontano dai ricordi e dal dolore. Ma quando Coyote scopre che il parco della città in cui è cresciuta sta per essere distrutto, capisce che quel girovagare deve finire. Devono tornare a casa. In quel parco è custodito qualcosa di troppo importante e lei deve fare tutto il possibile per salvarlo. Ma sa bene che suo padre non sarà mai d'accordo, così architetta un piano che li porterà piano piano verso casa, senza che lui se ne renda conto. Lungo la strada si uniranno a loro nuovi amici che renderanno il loro viaggio ancora più imprevedibile. Un viaggio fatto di avventure, risate, segreti, ma anche tanto dolore. Ma insieme, forse, sarà un po' più facile affrontarlo.

RECENSIONE

Signori e signore, preparate i fazzoletti, qui si piange. Credo che questo libro possa tranquillamente vincere il primo premio come libro più lacrimoso degli ultimi anni. Ho sofferto da cani. Ho singhiozzato, ho pianto e pianto per interi minuti dopo aver chiuso il libro e alla fine per tirarmi un po' su ho dovuto tirare fuori l'artiglieria pesante: i video di gattini su TikTok. É stato un viaggio straziante, ma bellissimo. Mi ha spezzato il cuore ma allo stesso tempo ha guarito qualcosa dentro di me. Anche il semplice atto di scrivere questa recensione ha risvegliato in me ricordi e sentimenti tanto profondi che mi sono trovata a piangere sulla tastiera, di nuovo.

Un dolore nascosto dietro al sorriso

Coyote è una ragazzina all'apparenza spensierata e felice. Fa una vita libera e un po' selvaggia, vive su uno scuolabus e viaggia per tutto il Paese in compagnia del padre. Sembra tutto bellissimo. Coyote e Rodeo viaggiano senza meta, senza obiettivi, se non visitare posti bizzarri o assaggiare qualche famoso cibo locale. Hanno visitato gli Stati Uniti in lungo e in largo, vivendo incredibili esperienze. Sono liberi di fare qualsiasi cosa vogliano, non hanno legami, né responsabilità. Bastano poche pagine a capire che dietro a questa facciata si nasconde qualcosa di molto oscuro. Il loro viaggio è una continua fuga, una corsa perenne lontano, sempre più lontano, senza fermarsi mai abbastanza a lungo da avere tempo di pensare, di ricordare. Si sono convinti che se si muoveranno abbastanza velocemente, il ricordo straziante che li tormenta non li prenderà mai, e riusciranno a essere felici. 

Coyote è solo una ragazzina e questo grande dolore non l'ha mai davvero elaborato, perché l'unico consiglio pratico che le è arrivato dal padre è stato quello di non pensarci, di ignorare il dolore, di vivere mille avventure fino a che quella tristezza sarebbe sparita. Ovviamente, non funziona. Coyote tiene tutto dentro di sé perché il padre è in totale negazione, vuole dimenticare, cancellare, non parlarne mai. Sa che davanti a lui non può fare nessun accenno alla loro vita passata, la vita prima dello scuolabus, quando avevano una casa ed erano una famiglia come tutte le altre. Tiene il suo dolore in fondo al cuore, mostrandosi sempre forte e sorridente, consapevole di essere una roccia per suo padre, perfino più di quanto lui lo sia per lei. Proteggendo lui e perdendo un po' il suo diritto di bambina di essere protetta.

martedì 10 settembre 2024

RECENSIONE | Divisa in due di Sharon M. Draper

Divisa in due di Sharon M. Draper
Feltrinelli | 256 pagine | 14 Euro

Da quando i suoi genitori si sono separati, Izzy si sente come un pacco postale. Una settimana con mamma, una con papà, due zaini, due camere, due stili di vita diversi. Ogni settimana deve ricominciare tutto da capo. Con un papà di origini africane e una mamma bianca, i dubbi sulla sua identità non tardano ad arrivare. Chi è davvero lei? Qual è il suo posto? Mentre i suoi genitori vanno avanti con le loro vite trovando nuovi compagni e guadagnandosi finalmente la felicità, lei rimane ferma, bloccata, confusa. L'unica cosa che non vacilla mai è il suo amore per il pianoforte. Ed è proprio mentre si sta recando a un concerto importantissimo, per cui si è preparata tantissimo, che viene coinvolta in un grave episodio di razzismo insieme al suo fratellastro. Un momento che cambierà la sua vita per sempre. Ma sarà proprio quel momento così tragico ad aiutarla a tirare i fili della sua vita, aiutandola a trovare un equilibrio e il suo posto nel mondo.

RECENSIONE


Il libro più famoso di Sharon Draper è sicuramente Melody, la storia di una bambina disabile che non può parlare né camminare ed è costretta in silenzio sulla sua sedia a rotelle, un libro che ho amato profondamente, tanto che qualche anno fa mi sono avventurata a Mare di Libri per incontrare l'autrice. Divisa in Due promette di trattare con la stessa delicatezza temi come il razzismo, la discriminazione e il complesso mondo emotivo di una ragazza che deve affrontare il divorzio dei genitori, sentendosi non solo divisa tra due persone che ama, ma tra due diverse culture. La storia è narrata attraverso la voce di Izzy, che con una mamma bianca e un papà afroamericano si trova a crescere in un contesto sociale profondamente segnato dalle divisioni razziali e familiari. Conoscendo l'autrice, sapevo fin dall'inizio che mi sarebbe piaciuto!

Una lotta continua contro il razzismo

Izzy vive in un quartiere dove le tensioni razziali sono all'ordine del giorno. É testimone in prima persona di situazioni molto problematiche che accadono a lei e alle persone che le sono care, e finirà per essere vittima di un episodio molto drammatico che coinvolge le forze dell'ordine. Il tempo passa, ma il razzismo non muore mai, ed è importante continuare a parlarne, per poter cambiare le cose per le generazioni future. É straziante pensare che un genitore debba crescere il proprio figlio insegnandogli a non farsi notare o a cosa fare in caso venga avvicinato dalla polizia, soppesando ogni piccolo gesto che può essere frainteso. Ci sono ancora così tante vittime ogni giorno. Vittime che a volte ricevono ferite fisiche, in alcuni casi fatali, ma anche vittime che vengono danneggiate profondamente nella psiche, dovendo convivere con paure e traumi dolorosi che li accompagnano spesso per tutta la vita.

Nel 2024 è assurdo pensare che ci sia ancora bisogno di dirlo, di sottolineare che siamo tutti uguali, e invece è assolutamente necessario. Ogni giorno siamo testimoni di episodi che ci mettono bene in chiaro che la discriminazione verso chi è 'diverso' non è ancora morta, anzi, purtroppo è viva e gode di ottima salute. 

domenica 8 settembre 2024

10 consigli per avvicinare i ragazzi alla lettura

Perché è importante avvicinare i ragazzi alla lettura? Favorire l'amore per i libri in giovane età può avere un impatto duraturo sul loro sviluppo personale e accademico. Sempre meno persone leggono e i ragazzi, che statisticamente sono quelli che leggono di più, spesso perdono quest'abitudine per strada crescendo, a causa di un errato approccio di genitori e insegnanti negli anni dello sviluppo. La lettura viene vista come un peso, una noia, un compito. Anche a me è successa la stessa cosa. Solo la mia grande passione per i libri mi ha salvato da certi periodi in cui la scuola stava uccidendo qualsiasi entusiasmo in me. Ma la lettura è un hobby così bello che è un peccato non esplorare questo immenso mondo, ricco di positività, creatività e insegnamenti. Se avete a che fare con un bambino che si approccia alla lettura per la prima volta o che proprio non ne vuole sapere, in questo articolo, esploreremo 10 strategie efficaci per far avvicinare i ragazzi alla lettura, partendo dalle graphic novel e arrivando a esperienze pratiche che trasformano la lettura in un'attività divertente e stimolante. 

10 consigli per avvicinare i ragazzi alla lettura

Bambini che leggonoLeggere insieme ai bambini


1. Per iniziare proponi graphic novel, fumetti o libri illustrati

Si leggono in poco tempo, sono ricchi di immagini e colori e stimolano molto la fantasia.  Anche se il testo è limitato, la combinazione di immagini e parole può aiutare a comprendere meglio il linguaggio e arricchire il vocabolario. Possono essere un buon trampolino di lancio per sviluppare un interesse per la lettura! Sul mercato poi sono disponibili tantissimi titoli tra cui scegliere, dai classici da edicola come Topolino, ai coloratissimi libri illustrati per lettori di ogni età fino alle gettonatissime graphic novel. L'importante è approcciarsi in modo leggero e divertente, scacciando la noia. Io per esempio ho ampliato tantissimo il mio vocabolario grazie a Topolino, che è famoso per usare parole bizzarre e desuete.

2. Lascialo libero di scegliere, senza giudicare

Non è necessario che legga per forza il classico o il libro impegnato, lascialo libero di seguire il suo istinto. Anche se il libro in questione ti sembra sciocco, non ostacolarlo, potrebbe essere solo il primo di tantissimi che leggerà nella sua vita. Un buon punto di partenza possono essere i libri legati agli hobby e alle passioni, tramite i suoi interessi puoi trovare un ponte che lo condurrà nel mondo della letteratura. Se è appassionato di tennis possiamo proporre un libro in cui il protagonista pratica questo sport o la biografia di uno dei suoi campioni del cuore. Se ha l'animo scientifico possiamo consigliare storie vere di grandi scienziati. Se è affascinato dalla mitologia greca, una bella avventura in stile Percy Jackson lo conquisterà. I suoi interessi sono la chiave per farlo avvicinare di sua spontanea volontà ai libri, senza obblighi o forzature, solo curiosità e divertimento.  

3. Leggete insieme

Creare un momento di lettura in famiglia o tra amici può rendere l'attività più divertente e meno solitaria. Potete leggere lo stesso libro, condividendo le vostre citazioni preferite e discutere dei colpi di scena, oppure organizzare una piccola challenge di lettura casalinga, con obiettivi e tempistiche da rispettare e un piccolo premio per il vincitore. Per esempio leggere 5 libri nel corso dell'estate, leggere un libro ogni mese per tutto l'anno e così via. Potrebbe essere un modo divertente di motivare e coinvolgere il novello lettore. Io adoro le challenge, le trovo molto motivanti e da bambina mi sarei fomentata tantissimo se avessi ricevuto delle sfide di questo tipo!

Una famiglia che legge insiemeUna mamma che legge con i propri bambini

venerdì 6 settembre 2024

RECENSIONE | Un pesce sull'albero di Lynda Mullaly Hunt

Un pesce sull'albero di Lynda Mullaly Hunt
Uovonero | 280 pagine | 14 Euro

Ally ha dodici anni, un talento per l'arte ed è molto sveglia, così sveglia da riuscire a nascondere a tutti un grande segreto: da sempre ha difficoltà a leggere e sospetta che in lei ci sia qualcosa che non va, ma teme il giudizio e le prese in giro al punto che preferisce passare per una ribelle, piuttosto che per una stupida. Ogni volta che si trasferisce riesce a ingannare gli insegnanti con astuti trucchi e nessuno ha mai sospettato di lei, fino a che non arriva il signor Daniels. Stavolta i trucchi di Ally non bastano. Lui vede la ragazza geniale che si nasconde dietro alla maschera e si rende conto della battaglia che sta combattendo da tutta la vita. Ally finalmente avrà un supporto, un aiuto, una spiegazione ai suoi problemi. Non è stupida, è solo dislessica e grazie al suo nuovo insegnante avrà finalmente i mezzi per affrontare la situazione. Anche i suoi nuovi amici saranno indispensabili in questo nuovo percorso. Dopo tanto scappare, Ally scoprirà cosa significa essere davvero se stessi ed essere apprezzati per quello che si è.

RECENSIONE

Lynda Mullaly Hunt ormai si è conquistata un posto nel mio cuore. L'ho conosciuta con Una per i Murphy, libro vincitore del Premio Strega ragazze e ragazzi nel 2020, e mi ha letteralmente spappolato il cuore. Siccome mi piace soffrire poi ho letto anche Non è colpa della pioggia, e dopo un altro pianterello ho pensato che visto che ormai ero arrivata fin lì tanto valeva leggere anche Un pesce sull'albero, libro vincitore del Premio Cento 2018. A differenza degli altri due libri, qui non ho pianto, i temi trattati sono un pochino più leggeri, ma non mancano comunque di profondità. É un autrice che consiglio tantissimo sia agli adulti che ai ragazzi, con la sua delicatezza saprà conquistare il vostro cuore (dopo averlo stritolato per un po')

La dislessia nascosta dietro alla maschera

Ally è un personaggio a cui è impossibile non volere bene.
 La sua evoluzione da ragazza insicura, che si sente sempre inadeguata, a giovane che trova la sua voce e il suo talento artistico, è il fulcro del romanzo. Intelligente e creativa, quanto scaltra, pur di non farsi notare per le sue mancanze si nasconde dietro alla maschera della ragazza difficile, della ribelle, recitando un ruolo fatto di silenzi e sotterfugi. Rendersi conto che in noi c'è qualcosa che non va, qualcosa di diverso, che non riusciamo a comprendere, è sempre molto complicato da affrontare. C'è chi trova il coraggio di chiedere aiuto, c'è chi si nasconde, sperando di cavarsela senza che nessuno si accorga mai di quella nota stonata.

Ally mi ha fatto ripensare tantissimo a me stessa ai tempi delle scuole medie. Il mio problema era solo una leggera miopia, ma sapevo che appena mi avessero beccato avrei dovuto mettere gli occhiali e che mi avrebbero preso tutti in giro, così ho fatto finta per un sacco di tempo e come Ally ho inventato mille trucchetti. Quando l'insegnante scriveva alla lavagna copiavo dal quaderno della mia compagna, fingendo di essere lenta e di non aver fatto in tempo a copiare tutto, e se mi veniva fatta una domanda, pur di non ammettere che non vedevo la lavagna, preferivo fingere di non sapere la risposta. Alla fine sono stata beccata dagli insegnanti e gli occhiali sono arrivati, ma quella è un'altra storia. Nonostante il problema di Ally fosse un po' più complicato, l'ho capita profondamente e sono stata veramente felice che finalmente un insegnante si sia accorto di lei, della sua mente vivace, della sua intelligenza soffocata e della sua invisibilità indossata come un mantello, solo per nascondersi.

mercoledì 4 settembre 2024

RECENSIONE | Alex e i cattivi pensieri di Andrea Biscaro

Alex e i cattivi pensieri
Alex e i cattivi pensieri di Andrea Biscaro
Giunti | 204 pagine | 9,90 Euro
Copia digitale fornita dall'autore

Alessandra, per gli amici Alex, vive sperduta nella pianura padana, tra nebbia e umidità, ma c'è una cosa che riesce sempre a farla sentire viva: la sua musica. É la leader della band punk-rock 'Alex e i cattivi pensieri' e quando stringe la sua fidata chitarra tra le mani si sente invincibile. Il gruppo però non ha ancora fatto il suo debutto ufficiale, trovare l'ultimo membro si è rivelato più difficile del previsto. Quando Jack si candida per il posto vacante, le loro preghiere sembrano finalmente essere state esaudite: è bravo, carismatico, propositivo ed entusiasta (e non guasta che sia anche molto carino). Finalmente sono pronti! Ma mentre si preparano per il loro primo concerto, il nuovo chitarrista rivela un lato misterioso e inquietante nascosto dietro al fascino magnetico. Alex finirà per indagare,  affascinata e allo stesso tempo spaventata da questo misterioso ragazzo. Ma non ha idea di quello che sta per scoprire...

RECENSIONE

Abitando in un posto abbastanza sperduto mi capita molto di rado di leggere libri ambientati dalle mie parti, con riferimenti a luoghi fisici che conosco o che mi sono familiari, quindi quando Andrea Biscaro mi ha proposto il suo libro non ho proprio potuto dirgli di no. Alex e i cattivi pensieri infatti è ambientato a Pontelagoscuro, una ridente cittadina vicino a Ferrara, quindi a due passi da casa mia. Come suggerisce il nome poetico, si trova vicino a un ponte molto importante, che permette di attraversare il Po, lasciando il Veneto in direzione Emilia Romagna. Impossibile quindi non empatizzare con Alex, oppressa dalla noia e dalla nebbia, proprio come ero io da adolescente.

Una ragazza e il suo sogno

Alex nonostante la nebbia è una ragazzina molto entusiasta e grintosa con un grande sogno: sfondare con la sua band. Devo dire che anche se non sono un'appassionata di musica, mi piacciono molto le vibes che mandano storie come questa. Sarà che sono cresciuta guardando un sacco di film e serie TV per ragazzi con giovani aspiranti cantanti alla Camp Rock, ma la grinta che ci mettono i musicisti per inseguire i propri sogni è a un altro livello. Vedere un gruppo di adolescenti che si danno da fare per raggiungere un sogno, impegnando il loro tempo in modo creativo, è qualcosa di molto positivo, sopratutto quando al telegiornale non si sentono altro che storie di adolescenti che si accoltellano. Avere un sogno così puro è bellissimo e inseguirlo con tanta tenacia è un grande esempio per i giovani lettori, che possono essere stimolati e motivati a fare altrettanto con i propri sogni, in barba a qualsiasi ostacolo.

Alex, come quasi ogni adolescente, si sente diversa, si sente fuori posto e sta cercando il suo posto in un mondo in cui tutti gli altri sembrano sbiadite fotocopie l'uno dell'altro. Chioma scarmigliata e chitarra sempre in spalla, non ne vuole sapere di essere come tutte le altre. Con la sua bicicletta scorrazza per il paese, girando al largo da feste e discoteche, totalmente disinteressata a trucco e vestitini. Preferisce chiudersi a riccio, un po' malinconica, e creare le sue canzoni. Un personaggio interessante, che però scade un po' troppo nella drammaticità e che nel tentativo di essere originale e diversa finisce invece per rientrare un po' troppo nei tipici cliché della protagonista unica e speciale.

Utilizzando questo sito si accettano e si autorizzano i cookies necessari+InfoOK