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venerdì 6 settembre 2024

RECENSIONE | Un pesce sull'albero di Lynda Mullaly Hunt

Un pesce sull'albero di Lynda Mullaly Hunt
Uovonero | 280 pagine | 14 Euro

Ally ha dodici anni, un talento per l'arte ed è molto sveglia, così sveglia da riuscire a nascondere a tutti un grande segreto: da sempre ha difficoltà a leggere e sospetta che in lei ci sia qualcosa che non va, ma teme il giudizio e le prese in giro al punto che preferisce passare per una ribelle, piuttosto che per una stupida. Ogni volta che si trasferisce riesce a ingannare gli insegnanti con astuti trucchi e nessuno ha mai sospettato di lei, fino a che non arriva il signor Daniels. Stavolta i trucchi di Ally non bastano. Lui vede la ragazza geniale che si nasconde dietro alla maschera e si rende conto della battaglia che sta combattendo da tutta la vita. Ally finalmente avrà un supporto, un aiuto, una spiegazione ai suoi problemi. Non è stupida, è solo dislessica e grazie al suo nuovo insegnante avrà finalmente i mezzi per affrontare la situazione. Anche i suoi nuovi amici saranno indispensabili in questo nuovo percorso. Dopo tanto scappare, Ally scoprirà cosa significa essere davvero se stessi ed essere apprezzati per quello che si è.

RECENSIONE

Lynda Mullaly Hunt ormai si è conquistata un posto nel mio cuore. L'ho conosciuta con Una per i Murphy, libro vincitore del Premio Strega ragazze e ragazzi nel 2020, e mi ha letteralmente spappolato il cuore. Siccome mi piace soffrire poi ho letto anche Non è colpa della pioggia, e dopo un altro pianterello ho pensato che visto che ormai ero arrivata fin lì tanto valeva leggere anche Un pesce sull'albero, libro vincitore del Premio Cento 2018. A differenza degli altri due libri, qui non ho pianto, i temi trattati sono un pochino più leggeri, ma non mancano comunque di profondità. É un autrice che consiglio tantissimo sia agli adulti che ai ragazzi, con la sua delicatezza saprà conquistare il vostro cuore (dopo averlo stritolato per un po')

La dislessia nascosta dietro alla maschera

Ally è un personaggio a cui è impossibile non volere bene.
 La sua evoluzione da ragazza insicura, che si sente sempre inadeguata, a giovane che trova la sua voce e il suo talento artistico, è il fulcro del romanzo. Intelligente e creativa, quanto scaltra, pur di non farsi notare per le sue mancanze si nasconde dietro alla maschera della ragazza difficile, della ribelle, recitando un ruolo fatto di silenzi e sotterfugi. Rendersi conto che in noi c'è qualcosa che non va, qualcosa di diverso, che non riusciamo a comprendere, è sempre molto complicato da affrontare. C'è chi trova il coraggio di chiedere aiuto, c'è chi si nasconde, sperando di cavarsela senza che nessuno si accorga mai di quella nota stonata.

Ally mi ha fatto ripensare tantissimo a me stessa ai tempi delle scuole medie. Il mio problema era solo una leggera miopia, ma sapevo che appena mi avessero beccato avrei dovuto mettere gli occhiali e che mi avrebbero preso tutti in giro, così ho fatto finta per un sacco di tempo e come Ally ho inventato mille trucchetti. Quando l'insegnante scriveva alla lavagna copiavo dal quaderno della mia compagna, fingendo di essere lenta e di non aver fatto in tempo a copiare tutto, e se mi veniva fatta una domanda, pur di non ammettere che non vedevo la lavagna, preferivo fingere di non sapere la risposta. Alla fine sono stata beccata dagli insegnanti e gli occhiali sono arrivati, ma quella è un'altra storia. Nonostante il problema di Ally fosse un po' più complicato, l'ho capita profondamente e sono stata veramente felice che finalmente un insegnante si sia accorto di lei, della sua mente vivace, della sua intelligenza soffocata e della sua invisibilità indossata come un mantello, solo per nascondersi.

L'insegnante che tutti vorrebbero

Il Signor Daniels è il ritratto dell'insegnante ideale, il tipo di persona che ci auguriamo di incontrare lungo il nostro percorso scolastico o che speriamo per i nostri figli. È un insegnante innovativo e incoraggiante, che si preoccupa sinceramente dei suoi studenti. La sua capacità di vedere oltre le difficoltà di Ally e di valorizzare il suo talento è fondamentale per la crescita della protagonista. Riesce ad aiutarla e ad aprirle gli occhi, senza farla sentire diversa o sbagliata. Toglie dalle sue spalle un peso enorme e lo fa con naturalezza e dolcezza.

Piano piano le mostra un modo nuovo di vedere le cose, le spiega tutto sulla dislessia e le insegna come mettere in ordine quello che il suo cervello scombina. Lui è riuscito a vederla, a vedere il suo talento, non si è lasciato ingannare dalla sua recita, dimostrando grande spirito d'osservazione e tanta dedizione per il suo lavoro e per i suoi ragazzi.

Quando una debolezza diventa un punto di forza

Il romanzo offre uno spaccato educativo sulla dislessia, evidenziando la difficoltà di apprendimento nel contesto scolastico e sociale. La dislessia è spesso malinterpretata, in tantissimi casi viene scambiata per pigrizia o poca attitudine allo studio, ma attraverso il personaggio di Ally, l'autrice riesce a sensibilizzare il lettore sull'importanza di riconoscere e comprendere questa condizione. Ally lotta per accettarsi e per capire che la dislessia non definisce il suo valore, impara anche a riconoscere e ad accettare le sue abilità uniche, trasformando le sue debolezze in punti di forza e uscendo finalmente dal guscio, o meglio, scendendo dall'albero.

Lo consiglierei?

Certo! Un pesce sull'albero è un romanzo che offre molto più di una semplice storia di crescita. Attraverso la lotta di Ally, Lynda Mullaly Hunt riesce a toccare temi universali di accettazione, resilienza e l'importanza dell'educazione inclusiva. Lo consiglio ai lettori di ogni età perché questo libro non solo intrattiene ma aiuta anche a promuovere la comprensione della dislessia e delle sfide che molti ragazzi affrontano ogni giorno. Lo amerete!
❤❤❤❤
Bellissimo!

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