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martedì 31 marzo 2015

RECENSIONE: Raccontami di un giorno perfetto - Jennifer Niven

Titolo: Raccontami di un giorno perfetto 
Titolo originale: All the Bright Place 
Autore: Jennifer Niven  
Editore: DeAgostini  
Pagine: 298       
Prezzo: 14,90 Euro     
Anno: 2015

Trama: È una gelida mattina d’inverno quella in cui Theodore Finch decide di salire sul tetto della scuola solo per capire che cosa si prova a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due animi fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi iniziano a provare la vertigine che li legherà nei mesi successivi. Una vertigine che per lei potrebbe essere un nuovo inizio, e per lui l’inizio della fine…

Recensione 
Finch e Violet si incontrano sulla torre campanaria della scuola, sul bordo del cornicione. Lei, brillante studentessa, aspirante scrittrice, piena di sogni e progetti, è oppressa dal senso di colpa per la morte della sorella, avvenuta in seguito ad un incidente a cui invece lei è sopravissuta. Un dolore talmente grande da averle portato via tutte le parole. Si barcamena in una vita che non sente più sua, una vita fatta di Circostanze Attenuanti e attesa. Lui, eccentrico, problematico, sempre in mezzo ai guai, abbandonato a sè stesso dalla famiglia, deriso e allontanato da tutti, è ossessionato dalla morte. Contro ogni previsione è lui a salvare lei, lassù, ma per proteggerla, finge sia il contrario. Inizia così, tra loro, sull'orlo del baratro. Un progetto scolastico poi fa il resto. Violet e Finch iniziano a visitare tutti i posti più particolari e stravaganti dell'Indiana. In ogni luogo lasciano qualcosa di loro, e ad ogni passo lasciano una piccola parte di se stessi nell'altro. Passo dopo passo Finch aiuta Violet a ricominciare a vivere. Passo dopo passo, Violet aiuta Finch a desiderare vivere. Ma sarà sufficiente?

Struggente come Colpa delle stelle, dolce come Per una volta nella vita, ma un gradino sopra ad entrambi: questo è Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven, una storia incredibilmente emozionante, che attraverso i suoi protagonisti tratta temi delicati quali il suicidio e le malattie mentali con intelligenza, con semplicità e dolcezza, senza mai esagerare. Una storia toccante, straziante, creata non per ferire, ma per dare speranza. Che trasforma il dolore in qualcosa di bello. Una storia che ti conquista a prescindere da ciò che ti piace leggere, che va oltre i generi, le etichette e le preferenze personali: colpisce dritto al cuore, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu legga. L'arma vincente del libro sono sicuramente i suoi protagonisti. Violet e Finch sono una di quelle coppie che ami, li ami e basta. Punto. Sono personaggi delineati con dolcezza e maestria, con tanto amore e cura. Lontanissimi dai clichè, difficilissimi da inquadrare o da etichettare. Lui, Finch, è un ragazzo dalle mille facce. E non solo per modo di dire. La sua personalità è in continua evoluzione, e con lui i suoi pensieri, il suo modo di vestire, la sua filosofia di vita. E' irrequieto, insoddisfatto di sè e del suo mondo: un attimo prima è euforico, il cuore a mille, quello dopo si spegne, svanisce nel nulla. Riempie il muro di parole, parole che vuole afferrare prima che scappino. Parole per le sue canzoni, per la sua musica. E' ossessionato dalla morte. E' oggi il giorno? E se non oggi quando? La morte per lui è un dato di fatto, qualcosa di scontato che prima o poi arriverà. La domanda non è se, ma quando, dove e soprattutto come. Raccoglie informazioni sui metodi di suicidarsi, statistiche, anedotti e storie sui personaggi famosi, un macabro diario che lo accompagna alla ricerca del metodo migliore per andarsene. Paradossalmente, nonostante tutti i discorsi sulla morte, Finch è quanto ciò di più vivo potrebbe esserci, è energia, fulmini e saette, vuole disperatamente vivere. Non vuole andare alla deriva, spegnersi, vuole restare acceso, restare sveglio. E' vita pura. Ma per lui è tutto una sfida. Il suo non è solo un malessere adolescenziale come tanti, Finch soffre di bipolarismo. Ma nessuno l'ha mai aiutato a capirlo. Nessuno si cura di lui. Chi lo conosce lo evita e lo deride. Finch lo schizzato. Finch il pazzo. Finch che sparisce per giorni, senza un perchè. Perfino i suoi amici più cari ormai non si fanno più domande. Ma Violet sì. Lei è la prima a voler entrare davvero nella sua testa, a volerlo davvero capire e aiutare. Violet è molto diversa da lui. All'inizio sembra facile da inquadrare: cheerleader, studentessa modello, popolare e brillante. La classica reginetta della scuola che tutti adorano. Che noia. Ma Violet è più di questo. Violet indossa gli orribili occhiali di sua sorella, per averla più vicina. Violet scrive e sogna. Violet vuole fare la differenza con le sue parole. Ma i suoi sogni ora sono bloccati, schiantati contro la vita cruda e dura, come la sua auto, la notte in cui la sua adorata sorella maggiore è morta. Ogni cosa la fa pensare a lei. E più di tutto scrivere. Violet ha messo i sogni in un cassetto e ha iniziato a contare i giorni che mancano al diploma, desiderosa di andarsene. Rimane sorpresa di trovare proprio lì qualcosa, o meglio, qualcuno, capace di farle dimenticare quell'eterno conto alla rovescia. Se presi singolarmente sono personaggi incredibili, insieme sono irresistibili. Impossibile non amarli. Oh Violet e Finch. *sospiro* Violet e Finch che si salvano la vita a vicenda sul bordo del baratro. Violet e Finch che si amano, si rincorrono, sbagliano strada, inciampano, si rialzano e sbattono la testa contro il muro, si fanno male ma continuano a lottare. Si amano come solo due anime disperatamente bisognose di una roccia a cui aggrapparsi sanno fare. Violet e Finch che sono sicuramente una delle coppie più dolci di cui mi abbia mai letto, perle preziose e rare che mi rimarranno nel cuore per molto tempo. Sono costruiti così bene da sembrare veri, e un po' lo sono. Questa è una storia d'amore, ma non solo. E' una storia di speranza, di diversità. E' luce e buio, vita e morte. Due lati della stessa medaglia. E' anche un grido di aiuto. Perchè problemi come il suicidio e le malattie mentali sono problemi veri, immensi, che tante volte passano silenziosamente sotto il naso di tutti fino a che non è troppo tardi, perchè è difficile chiedere aiuto, e lo è altrettanto capire quando qualcuno che abbiamo vicino ha davvero bisogno di una mano. Non è facile parlare di temi simili senza risultare grotteschi o indelicati. Jennifer Niven li tratta con dolcezza e tatto, ma soprattutto con grande intelligenza. E questo fa la differenza. Questo libro è un piccolo capolavoro, non lo si può definire altrimenti. Mi viene in mente quella scena di Harry Potter in cui Ron legge i fondi di tè ad Harry e prevede maldestramente 'Soffrirai, ma poi ne sarai felice, vedrai'. Non troppo azzeccata in quel caso, ma perfetta per noi. Leggete questo libro. Farà male, soffrirete da cani, ma poi ne sarete felici. Credetemi. Il vostro cuore ringrazierà di avergli fatto vivere un'esperienza così profonda e pura. E un altro consiglio: fate in modo che ogni giorno sia un giorno perfetto!        Valutazione: Imperdibile!

"Io per un po' resto impalata a leggere, poi scrivo: Smettere di aver paura. Smettere di pensare troppo. Riempire i vuoti lasciati. Ricominciare a guidare. Scrivere. Respirare. 
Finch resta alle mie spalle. E' talmente vicino che sento il suo fiato sul collo. Si fa avanti e aggiunge: Prima di morire voglio vivere un giorno perfetto. 
Fa un passo indietro, rilegge quello che ha scritto e si avvicina di nuovo al muro. E conoscere i Boy Parade. Senza darmi tempo di aprire bocca, scoppia a ridere, cancella l'ultima frase e scrive: 
E baciare Violet Markey."

lunedì 30 marzo 2015

Novità della settimana (30marzo/5aprile)

Ciao a tutti e buon inizio settimana! Una settimana pienissima di novità e cosine interessanti a partire dai nuovi libri in arrivo *_* Sinceramente, aspettavo questa settimana in particolare con ansia. Sembra quasi che le Case Editrici si siano messe d'accordo per fare uscire tutti insieme alcuni libri che desidero tantissimo *_* Raccontami di un giorno perfetto l'ho letto in anteprima ed è davvero stupendo, e se ve lo dice una che di solito non apprezza neanche particolarmente il genere, credeteci *_* Quindi compratelo, leggetelo e soffrite con me ç_ç Altro titolo attesissimo è Incantesimo, primo capitolo di Hex Hall, finalmente giunto da noi! Ho già letto la serie in inglese e ve la consiglio assolutamente *_* Poi una chicca, Il mondo secondo Bob, seguito del delizioso A spasso con Bob. Se amate le storie con gli animali, questo fa per voi. Sono molto intrigata anche dalla nuova serie di James Dashner (già autore di The Maze Runner). Voi che mi dite? Cosa vi piacerebbe leggere?*_*

Titolo: Raccontami di un giorno perfetto
Autore: Jennifer Niven
Editore: DeAgostini 
Prezzo: 14,90 Euro                  
Data d'uscita: 31 Marzo 2015

Trama: È una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d'altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d'incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.

Titolo: Il mondo secondo Bob (Bob the cat #2)
Autore: James Bowen
Editore: Sperling & Kupfer 
Prezzo: 15,90 Euro                  
Data d'uscita: 31 Marzo 2015
  
Trama: A volte un incontro può cambiarti la vita. Lo sa bene James, musicista di strada con un passato di droga e alcol, che ha raggiunto la popolarità grazie al suo amico Bob, un irresistibile gatto rosso che un giorno ha bussato alla sua porta e non ha più voluto andare via. Si dice infatti che siano i gatti a sceglierti e non viceversa. Correva l'anno 2007 e da allora i due non si sono mai più separati: due anime gemelle pronte ad aiutarsi per curare le ferite di una vita non sempre facile. James ha dato a Bob la sua amicizia, un posto caldo in cui dormire e lo ha nutrito. In cambio però ha ricevuto molto di più: una nuova speranza e un obiettivo nella vita. Il suo amico a quattro zampe gli ha infatti donato lealtà, amore, allegria e una voglia di andare avanti che James non aveva mai provato prima. Grazie a lui, si è fissato degli obiettivi da raggiungere ed è lentamente tornato a vivere.  

Titolo: Incantesimo (Hex Hall #1)
Autore: Rachel Hawkins
Editore: Newton Compton 
Prezzo: 9,90 Euro                  
Data d'uscita: 2 Aprile 2015

Trama: Sophie Mercer è una ragazza di sedici anni molto particolare. Tre anni fa, infatti, ha scoperto di essere una strega: un potere che ha ereditato dal padre e dalla nonna, ma che non sa ancora gestire. Dopo che il suo primo incantesimo, durante il ballo scolastico, ha causato dei danni e portato grande scompiglio, il padre ha deciso di spedirla in una scuola per ragazzi "speciali", il Prodigium. I suoi compagni sono streghe, fate, licantropi e vampiri. Eppure Sophie non riesce ad ambientarsi: le altre streghe come lei sono solo superficiali e viziate, ha una cotta non corrisposta per un giovane mago, un fantasma la perseguita e la sua nuova compagna di stanza è la ragazza più odiata, nonché l'unico vampiro, di tutta la scuola. E, come se non bastasse, una misteriosa creatura sta attaccando gli studenti, lasciando due piccoli fori sul collo delle sue vittime, e la prima a essere sospettata è ovviamente la sua amica Jenna. Ma per Sophie le minacce non sono finite: scoprirà ben presto che una setta segreta vuole uccidere tutti gli allievi del Prodigium. E lei è la prima della lista. 

Titolo: Un semplice gesto di tenerezza
Autore: Akli Tadjer
Editore: Garzanti
Prezzo: 14,90 Euro                  
Data d'uscita: 2 Aprile 2015

Trama: Ci sono mattine in cui ci si sveglia felici. Bastano poche cose, come un raggio di sole che solletica gli occhi e una tazza di caffè fumante che aspetta in cucina. Mattine in cui Adèle Reverdy adora girare per Parigi tra i vicoli stretti pieni di botteghe e bistrot. Eppure sente che nella sua vita c'è qualcosa che le manca. O meglio qualcuno. Qualcuno con cui passeggiare lungo la Senna abbracciati. Qualcuno con cui condividere tanta bellezza. Per lei non è mai stato facile trovare un fidanzato. Un po' perché è timida e imbranata e un po' perché il suo è un lavoro piuttosto imbarazzante: lavora nell'agenzia di pompe funebri della sua famiglia. Ma alla festa del suo trentesimo compleanno, mentre il tramonto incendia Montmartre, inaspettatamente incontra il sorriso di Léo. E si sente come se una luce nuova le avesse finalmente trapassato il cuore. Leo è un ex artista di strada che a causa di un incidente ha perso la vista. Ed è per questo che ha una sensibilità speciale, che va oltre la superficie dove si nascondono i sentimenti più profondi. Lui riesce a capirla come nessun altro. Ogni suo gesto, ogni sua carezza le raccontano qualcosa della sua anima e della tenerezza di un abbraccio. Con Léo, Adéle si sente forte come non lo è mai stata. Tanto forte da lottare per tutto quello che ha conquistato. Perché anche l'amore più vero e profondo deve superare degli ostacoli. Deve dimostrare al mondo la sua unicità. Deve essere protetto come la cosa più... 

Titolo: Il giocatore (Virtnet Runner #1)
Autore: James Dashner
Editore: Fanucci
Prezzo: 14,90 Euro                  
Data d'uscita: 2 Aprile 2015

Trama: Michael è un gamer, e come la maggior parte dei gamer, spende più tempo nella Virtnet che nel mondo reale. La Virtnet è una totale immersione nel mondo virtuale, e crea dipendenza. Chiunque abbia un bel po' di soldi può sperimentare mondi fantastici, e più si hanno doti da hacker, maggiore è il divertimento. Eppure la tecnologia può essere pericolosa, e anche in questo mondo esistono delle regole. Un gamer sconosciuto però è andato oltre ogni limite, tenendo in ostaggio altri gamer nella Virtnet. Gli effetti sono devastanti: tutti i gamer ostaggi finiscono per essere dichiarati cerebralmente morti. Ma perché lo sconosciuto sta agendo in questo modo? Tocca al governo scoprirlo. Per acciuffare un hacker ci vuole un hacker, e il prescelto è Michael, ma il rischio è enorme. Se accetta la sfida, Michael sa di dover andare oltre le regole della Virtnet e affrontare pericoli e predatori che una mente umana non riuscirebbe neanche a immaginare. E sa che il confine tra gioco e realtà potrebbe essere cancellato per sempre.

domenica 29 marzo 2015

Chi Ben Comincia #16: All the Bright Places di Jennifer Niven

Ciao a tutti! Come vi ho raccontato su facebook ieri ho partecipato all'incontro con Jennifer Niven organizzato dalla De Agostini nel quel di Milano ed è stata un'esperienza davvero bella, anche se mi sarebbe piaciuto avere più tempo per fare un giretto con calma xD Milano è caotica per una come me abituata a verdi prati e contadini annoiati lol L'incontro comunque è stato divertentissimo! Jennifer Niven è stata adorabile, molto molto simpatica. Ci ha parlato del suo libro e di sè e ci ha raccontato anche delle storielle davvero divertenti! In più ho avuto il piacere di incontrare molte blogger finalmente dal vivo e sono state tutte carinissime *abbraccio di gruppo* Spero ci sia un'altra occasione simile presto! Ma di tutte queste cose vi parlerò per bene presto, vi racconterò cosa ci ha detto Jennifer e vi mosterò tante foto! Intanto però..parliamo del suo attesissimo libro che uscirà da noi tra due giorni con il titolo Raccontami di un giorno perfetto! Gustatevi l'incipit e pazientate ancora un po'. Ne vale la pena! Amerete questo libro! :)

Titolo: All the Bright Places
Autore: Jennifer Niven
Editore: Knopf
Pagine: 388
Prezzo: 17,99 $
 

Anno: 2015 

Trama: Theodore Finch è affascinato dalla morte, e pensa costantemente ad un modo per suicidarsi. Ma ogni volta qualcosa di buono, non importa quanto piccolo, lo ferma. Violet Markey vive per il futuro, contando i giorni che mancano al diploma, quando fuggirà dalla piccola città dell'Indiana e dal dolore per la recente morte della sorella. Quando Finch e Violet si incontrano in cima alla torre campanaria della scuola, non è chiaro chi salva chi. E quando fanno coppia per un progetto scolastico che ha per tema le 'meraviglie' del loro stato, sia Finch che Violet fanno delle scoperte importanti: solo con Violet Finch si sente se stesso—un ragazzo strano, divertente ma che dopotutto non è poi così sfigato. E solo con Finch Violet dimentica di contare i giorni e inizia a viverli.  Ma mentre il mondo di Violet si espande, quello di Finch inizia ad affondare. 

Uscirà il 31 marzo per De Agostini con il titolo Raccontami di un giorno perfetto 

Oggi è un buon giorno per morire?
È quello che mi chiedo la mattina, quando mi sveglio. A scuola, quando mi sforzo di tenere gli occhi aperti mentre il professor Schroeder continua con la sua lagna. A tavola, mentre faccio passare il piatto coi fagiolini. La sera, a letto, quando non riesco a prendere sonno perché il mio cervello rifiuta di spegnersi per tutto quello su cui c’è da riflettere.
Oggi è il giorno?
E se non oggi, quando?

Me lo chiedo anche in questo momento, mentre sto in piedi su un cornicione a sei piani di altezza dal suolo. Sono così in alto che praticamente sono parte del cielo. Abbasso lo sguardo sull’asfalto di sotto e il mondo vacilla. Chiudo gli occhi, godendomi la sensazione di vertigine.
Questa volta lo faccio. Tuffarmi: lasciarmi portare via dall’aria. Sarà come fluttuare in una piscina, abbandonarsi fino a non sentire più nulla.
Non ricordo come sono arrivato quassù. A dire il vero non ricordo un granché di tutto quello che è successo prima di domenica, e pressapoco niente di quest’inverno. Succede sempre così: il vuoto, il risveglio. Mi sento come Rip Van Winkle, il vecchio con la barba lunga di quel racconto. Ora mi vedi, ora non più. Dovrei averci fatto l’abitudine, ormai, ma questa volta è stato peggio del solito perché non sono rimasto incosciente semplicemente per un paio di giorni o di settimane: ho dormito tutte le vacanze, dal giorno del Ringraziamento a Capodanno. Non saprei dire cosa ci fosse di diverso questa volta, so solo che al mio risveglio mi sono sentito più a pezzi che mai. Cosciente sì, ma completamente vuoto, come se qualcuno mi avesse succhiato via tutto il sangue dal corpo. Oggi è il sesto giorno da quando mi sono risvegliato e la mia prima settimana di scuola dal 14 novembre scorso.
Apro gli occhi: l’asfalto è sempre lì, duro e persistente. Sono in cima alla torre campanaria della scuola, sopra un cornicione non più profondo di una decina di centimetri. La torre è piuttosto stretta, con un pavimento di cemento largo poco meno di un metro che gira intorno alla campana e un sottile cornicione di pietra che ho raggiunto scavalcando il parapetto. Ogni tanto ci premo contro una gamba per ricordarmi che c’è.
Ho le braccia allargate come quelle di un pastore mentre pronuncia il suo sermone, e questa grigia, grigissima cittadina è la mia congregazione. «Signore e signori» urlo «questa è la mia morte!» Forse vi sareste aspettati che dicessi “vita”, per via della storia del risveglio eccetera; ma il fatto è che penso alla morte solo quando sono sveglio.
Declamo alla maniera di un predicatore vecchio stile: muovo la testa a scatti e scandisco enfaticamente ogni parola, con il rischio di perdere l’equilibrio.
Mi tengo stretto al parapetto dietro di me, ma per fortuna nessuno sembra averlo notato. Diciamolo: è difficile fare gli spavaldi quando ci si tiene aggrappati come mezze seghe.
«Io, Theodore Finch, nel completo vuoto delle mie facoltà mentali, nomino eredi universali di tutti i miei beni terreni Charlie Donahue, Brenda Shank-Kravitz e le mie sorelle. Tutti gli altri possono andare a fare in c***». In casa nostra, mia madre ci ha insegnato a non dire mai per intero questa parola (se proprio dobbiamo dirla) e così mi è rimasta l’abitudine.
Anche se è suonata la campanella, alcuni miei compagni di classe continuano a razzolare in cortile. È la prima settimana del secondo semestre dell’ultimo anno di superiori e si comportano come se avessero già il diploma in tasca. Uno di loro alza lo sguardo nella mia direzione, come se mi avesse sentito, ma è l’unico. Gli altri non sembrano fare caso a me, forse perché non mi hanno visto, oppure mi hanno visto e hanno pensato: Oh, è solo Finch lo Schizzato.
Poi il tizio allontana gli occhi da me, ma si mette a indicare in cielo. Lì per lì penso che stia puntando nella mia direzione, ma poi la vedo. È in piedi sul cornicione, dall’altra parte del campanile, capelli biondo scuro al vento e la gonna che si gonfia come un paracadute. È gennaio, qui nell’Indiana: indossa i collant ma è scalza, ha un paio di stivali in mano. Difficile dire se stia fissando i suoi piedi oppure l’asfalto. Sembra pietrificata.
Con un tono di voce normale, e non da predicatore, le dico, con estrema calma: «Credimi, è meglio evitare di guardare di sotto.»
Molto lentamente, gira la testa verso di me. La conosco, o per lo meno l’ho incrociata nei corridoi della scuola, e non resisto: «Ci vieni spesso, qui? Sai, è il mio posto preferito e non mi pare di averti mai vista prima».
Lei non ride e non batte ciglio, si limita a fissarmi attraverso un improbabile paio di occhiali, che le copre quasi tutta la faccia. Fa un passo indietro e sbatte il tallone contro il parapetto. La vedo vacillare e, prima che si faccia prendere dal panico, le dico: «Non so perché sei qui, ma io trovo che da quassù la città sembri più bella e anche le persone migliorino, persino i più stronzi sembrano quasi simpatici, fatta eccezione per Gabe Romero e Amanda Monk e la compagnia con cui di solito vai in giro».
Si chiama Violet Qualcosa ed è una cheerleader piuttosto popolare – una di quelle che non ti aspetteresti mai di trovare sopra un cornicione a sei piani d’altezza. È piuttosto carina, tolti quegli orrendi occhiali, e sembra una bambolina cinese: occhi grandi, viso a forma di cuore, la bocca che attende solo di piegarsi in un sorriso perfetto. Il tipo di ragazza che esce con una star del baseball come Ryan Cross e a mensa siede accanto ad Amanda Monk e alle altre reginette della scuola.
«Ma diciamocelo, non siamo venuti qui per ammirare il panorama. Violet, giusto?»

martedì 24 marzo 2015

Dal libro al film #15: Scrivimi Ancora

Ciao a tutti! Ieri sera finalmente ho visto un film che aspettavo di vedere da parecchio tempo, un film tratto da uno dei miei libri preferiti in assoluto: Scrivimi ancora. Ero preoccupata che la storia fosse poco fedele al libro e purtroppo ne sono rimasta parecchio delusa. Riassumendo il mio pensiero: è un buon film, ma una pessima trasposizione. Voi cosa ne pensate? Sono troppo severa? lol


Titolo: #ScrivimiAncora
Titolo originale: Love, Rosie 
Regista: Christian Ditter 
Anno: 2014 
Prodotto da: Canyon Creek Films, Constantin Film Produktion 
Durata: 102 min      
Incasso totale: 4,4 milioni di dollari  
Cast: Lily Collins, Sam Claflin 
Tratto da: Scrivimi ancora di Cecelia Ahern



Trama: Rosie e Alex sono migliori amici dall'età di 5 anni. Crescono sognando di viaggiare per il mondo e di lasciare la piccola cittadina in cui vivono per trasferirsi in America e frequentare insieme l'università. Nella realtà, quando si tratta di amore, vita e di fare le scelte giuste, i due ragazzi sono però i peggior nemici di loro stessi. Tra un imprevisto e un'opportunità mancata, il destino li spinge inesorabilmente in direzioni opposte, lontani l'una dall’altro. Solo una continua corrispondenza, fatta prima di lettere, poi di mail e sms, riesce a preservare il loro speciale legame. Ma può un'amicizia resistere al passare degli anni, alla distanza e a una serie infinita di relazioni disastrose, specialmente quando si capisce che forse è qualcosa di più?
 
Dal libro al film: similitudini e differenze
Scrivimi ancora è uno dei film che più ho atteso nel 2014. Per una serie di sfortunati eventi non sono riuscita a vederlo al cinema (dove è rimasto in sala pochissimo) e uno streaming decente in italiano sembra sia introvabile a meno di non registrarsi su mille siti. Così alla fine mi sono arresa ai sottotitoli. E via. Le mie aspettative erano alle stelle. Scrivimi ancora di Cecelia Ahern è forse uno dei miei libri preferiti in assoluto. Il libro, pubblicato nel 2005, è una romantica storia epistolare, che attraverso bigliettini, email, sms e chat ricostruisce la lunga storia di Alex e Rosie, due amici destinati a stare insieme, ma con un pessimo tempismo. Dai bigliettini pieni di errori di ortografia, alle partecipazioni di matrimonio, passando attraverso sms divertenti, email commoventi e lettere piene di paure e speranze. La mia copia è distrutta e logora da quante volte l'ho riletto. E forse proprio perchè le mie aspettative erano così alte, sono rimasta così delusa. Parliamoci chiaro, questo film è adorabile, non ha niente che non va. E' romantico, ma senza mai diventare smielato, divertente, con scene esilaranti e momenti epici, ma anche commovente. Ha tanti lati positivi, ed è assolutamente piacevole da vedere. Qual'è il problema allora? Il problema è che è un buon film, ma una pessima trasposizione. Le differenze con il mio amato libro sono tante, troppe. Se ve le elencassi tutte, credo che uscirebbe fuori il post più lungo della storia di questo blog lol Ma mi limiterò alle più importanti. Prima di questo però, qualche nota sul cast. Lily Collins non era la Rosie che sognavo, forse perchè non mi è mai stata troppo simpatica, ma alla fine devo dire che mi è piaciuta, è stata molto brava ed emozionante. Sam Claflin è Alex in carne e ossa. Uscito direttamente dal libro con quelle sue irresistibili fossette. E' sicuramente la cosa meglio riuscita di tutto il film. Insieme, sono adorabili. C'è una bella chimica tra di loro e mi sono davvero piaciuti. Promossi. Che dire degli altri. Suki Waterhouse  è riuscita a rendere Bethany, uno dei personaggi più irritanti di sempre, ancora più irritante. Ce ne voleva, è stata brava lol Non mi ha convinto allo stesso modo Tamsin Egerton nei panny di Sally. Christian Cooke poi, non ho ancora ben capito che ci facesse lì. Carino certo, ma non c'entrava assolutamente niente con il personaggio. Infine, l'esilarante Jaime Winstone nei panny di Ruby, mi è piaciuta, eccentrica e divertente, con una marcia in più. Ma ora fatemi parlare del film, devo sfogarmi lol Già dopo cinque minuti, ho iniziato a storcere il naso. Nel libro Alex si trasferisce in America per via del lavoro di suo padre e Rosie è costretta ad andare al ballo con un altro ragazzo, uno sfigato odioso trovato all'ultimo minuto, perchè Alex non riesce a tornare in tempo per andare con lei. Nel film vanno entrambi al ballo con qualcun'altro. L'atmosfera è totalmente stravolta. Rosie finisce a letto con Brian perchè lo odia a tal punto che per passare la serata con lui deve ubriacarsi, invece nel film è sobria e lui le piace.  Le piace! Quando poi Rosie scopre di essere incinta lo dice subito ad Alex e non prende mai in considerazione l'adozione, mentre nel film tiene tutto nascosto ad Alex perchè conta di dar via la bambina e raggiungerlo in seguito. Come può non avergli detto che era incinta? Avrei potuto capire se l'avesse tenuto segreto per qualche mese. Ma poi ha partorito, ha tenuto la piccola e ha iniziato la sua vita da mamma e comunque non gli ha detto nulla. Al suo migliore amico! Completamente stravolte anche le famiglie dei due protagonisti: Rosie ha due fratellini molto più piccoli di lei invece di avere una sorella più grande e un fratello minore, e Alex ha una sorella minore invece di un fratello maggiore. Phil, il saggio fratello di Alex, nel film è diventato il fratello sfigato di Sally, anche lei completamente stravolta. Nel libro è la prima moglie di Alex, insieme hanno un bambino. Nel film non si sposano mai, si lasciano perchè lei lo tradisce e il bimbo che lei aspetta non è suo, ma dal suo amante. Anche Ruby, la migliore amica di Rosie, è totalmente stravolta. Nel libro lei e Rosie si conoscono perchè lavorano insieme in ufficio (anche questo lavoro è stato eliminato) ed è una signora molto più grande di lei, con un figlio adolescente, mentre nel film sono coetanee e si conoscono perchè Ruby lavora nella farmacia dove lei compra il test di gravidanza. Ma il più stravolto è Greg. E qui mi sono incazzata sul serio.Nel libro Rosie ha la bambina da Brian, un compagno di scuola, che sparisce e torna solo quando lei è adolescente. Anche quando torna non si avvicina mai sentimentalmente a Rosie. L'uomo con cui si sposa è Greg, un rigoroso bancario. Nel film Brian e Greg sono un unico personaggio. Greg torna quando Katie ha cinque anni e lui e Rosie si riavvicinano e si sposano. Come se lei potesse davvero prendere in considerazione di stare con l'uomo che ha abbandonato lei e sua figlia. Ma scherziamo? Questo strano ibrido Brian-Greg poi, non c'entra nulla con nessuno dei due! Brian è il classico sfigato, Greg un serioso uomo d'affari. Chi cavolo è questo surfista? Questa è forse la differenza che più mi ha disturbato. Parliamo poi delle carriere di Alex e Rosie. Alex è andato fino in America per diventare dottore e poi..? Boh, non si sa. Non vengono più nominate nè la scuola, nè il suo sogno di diventare medico. E Rosie? Nel libro lavora in un ufficio e in seguito alla reception di un hotel, poi studia per laurearsi in gestione alberghiera e dopo una serie di disavventure lavorative trasforma la casa dei suoi genitori un piccolo B&B. Nel film lavora in hotel, prima come donna delle pulizie, poi alla reception, e infine compra un hotel con la sua parte di eredità del padre. Devono guadagnare bene i facchini a Dublino, se con una parte dell'eredità è riuscita a comprarcisi un hotel. Mmm. Un altro limite di questo film è il tempo. Tutto è stato velocizzato, comprimendo quelli che nel libro sono oltre quarant'anni in dieci o poco più. Tantissime cose sono state eliminate: il fatto che Rosie frequenti le chat per cuori solitari dopo il divorzio, la morte di sua madre, i problemi economici, il sogno di Katie di fare la DJ, i due figli che Alex ha da Sally e da Bethany. Insomma, faccio prima a dirvi cosa rimane della storia originale: Alex e Rosie si amano, ma mancano di tempismo. Ecco qui. Tutto è stato troppo TROPPO stravolto per i miei gusti. Non sono una persona particolarmente pignola, posso capire che vengano apportate delle modifiche, ma da qui a stravolgere tutto, è un altro discorso. Scrivimi ancora è un bellissimo film, una storia molto dolce, ma non era quello che mi aspettavo. Come trasposizione è sicuramente bocciata.

Curiosità
- Le riprese si sono svolte tra Toronto, in Canada, e Dublino.
- La storia copre 12 anni invece di 45.
- Il film è stato presentato al Festival di Roma e i protagonisti erano presenti sul red carpet