Ricordati di me di Christopher Pike
Ricordati di me #1
Ricordati di me #1
Mondadori | 202 pagine | 10,50 Euro
Quando Shari si sveglia a casa sua la mattina dopo una festa con gli amici, capisce subito che c'è qualcosa che non va. I suoi genitori la ignorano, suo fratello non sembra vederla. Ma è la telefonata che arriva a casa poco dopo a confermare tutto: Shari è morta e il suo corpo attende la famiglia in obitorio. Tornando indietro emergono nella sua mente i momenti passati con gli amici, la gelosia per il suo ragazzo Daniel, la rabbia verso le spudorate mosse di Beth nei confronti di lui. E poi il terrazzo, la caduta, il cielo sopra di lei. L'ipotesi è di suicidio, ma Shari è sicura di non essersi buttata. Inizia così una caccia all'assassino. Se qualcuno l'ha spinta di sotto, è per forza uno dei suoi amici. Ad aiutarla ci sono un ostinato tenente, a capo delle indagini per il suo caso, e il fantasma di un ragazzo a lei già noto, morto qualche anno prima. Insieme cercheranno di scoprire la verità sulla sua morte, ma verranno a galla anche segreti più profondi, che coinvolgono molte delle persone intorno a lei.
RECENSIONE
Oggi vi parlo di un libro che da tempo aveva attirato la mia attenzione e che finalmente ho letto durante la mia maratona di Halloween: Ricordati di me di Christopher Pike. Uscito per la prima volta nel 1989, è stato pubblicato anche in Italia nei primi anni '90, nella collana Gialli Junior di Mondadori. So che riuscite a immaginare la bruttezza della copertina senza neanche che ve la mostri.
Io però l'ho notato solo un paio di anni fa, quando Mondadori ha sfornato una nuova edizione con una copertina notevole. Ho scoperto anche che si tratta del primo libro di una trilogia, pubblicata interamente all'epoca, con copertine ancora più terribili. La morte può attendere e Ancora tra noi non vengono ristampati dagli anni '90, ma, vi dico la verità, non mi ispirano un granché.
L'espediente del narratore fantasma mi è piaciuto molto. Se a narrare fosse stato uno degli amici o il fratello, il risultato sarebbe stato più banale. Dà l'idea di una voce esterna e distaccata, essendo morta, ma in realtà è ancora estremamente coinvolta, perché non ha ancora davvero elaborato il suo lutto. É arrabbiata, perché uno dei suoi amici è quasi sicuramente il suo assassino, è amareggiata perché la sua vita si è interrotta troppo presto. Non è assetata di vendetta, non è crudele, né cattiva, non è accecata dalla rabbia. Ma vuole scoprire la verità.
Io però l'ho notato solo un paio di anni fa, quando Mondadori ha sfornato una nuova edizione con una copertina notevole. Ho scoperto anche che si tratta del primo libro di una trilogia, pubblicata interamente all'epoca, con copertine ancora più terribili. La morte può attendere e Ancora tra noi non vengono ristampati dagli anni '90, ma, vi dico la verità, non mi ispirano un granché.
Un punto di vista spettrale
La storia ha per protagonista Shari, che fin dalle prime pagine ci fa una rivelazione piuttosto inaspettata: è morta. A narrare la storia è il suo fantasma. La sua morte è però avvolta nel mistero. C'è di mezzo una caduta dal balcone, ma mentre i suoi amici si sono convinti che si sia suicidata, così come la polizia e i giornali, lei è convinta di essere stata spinta, ma non ha fatto in tempo a scorgere il suo assassino prima di precipitare. Il libro è quindi un giallo in salsa paranormale, con tanto di indagini, prove, interrogatori, alibi e tutto ruota intorno a cinque sospetti, gli amici che erano con lei la notte in cui è morta.L'espediente del narratore fantasma mi è piaciuto molto. Se a narrare fosse stato uno degli amici o il fratello, il risultato sarebbe stato più banale. Dà l'idea di una voce esterna e distaccata, essendo morta, ma in realtà è ancora estremamente coinvolta, perché non ha ancora davvero elaborato il suo lutto. É arrabbiata, perché uno dei suoi amici è quasi sicuramente il suo assassino, è amareggiata perché la sua vita si è interrotta troppo presto. Non è assetata di vendetta, non è crudele, né cattiva, non è accecata dalla rabbia. Ma vuole scoprire la verità.