Gli ottimisti muoiono prima di Susin Nielsen
Il Castoro | 262 pagine | 15, 50 Euro
La morte si nasconde dietro ogni angolo e Petula cerca accuratamente di evitarla. Ha imparato a sue spese che qualsiasi piccola distrazione può essere fatale, per questo non abbassa mai la guardia e non lascia niente al caso studiando sempre il modo più sicuro di fare ogni passo. Ma non è sempre stata così paranoica e cinica. Un grosso trauma le appesantisce il cuore. Per aiutarla a superare i suoi problemi la scuola decide di inserirla in un gruppo di arteterapia per ragazzi in difficoltà. Nonostante il suo rifiuto iniziale, ben presto scopre in quei ragazzi 'fuori di testa' degli amici veri, una piccola famiglia disadattata piena di problemi, ma capace di supportarsi a vicenda con grande coraggio. Ma il supporto più grande arriva da Jacob, un ragazzo pieno di voglia di vivere e ironia, con una protesi al braccio e molti segreti nascosti in fondo al cuore. La loro amicizia (o forse qualcosa di più?) potrebbe salvarli entrambi, ma prima devono essere sinceri l'uno con l'altro. Riusciranno ad affrontare i fantasmi del loro passato?
Recensione
Oggi vi parlo di uno di quei libri che mi piace definire 'libri coccola'. Tenerello, adorabile, delizioso. La lettura perfetta per un momento no. Un toccasana per il cuore. Di Susin Nielsen ho letto anche un altro titolo carinissimo 'Siamo tutti fatti di molecole', e come autrice si sta piano piano facendo strada nel mio cuore, guadagnandosi la mia fiducia. Per ora però questo è il mio preferito e sono davvero felice di essermici imbattuta perché con la sua dolcezza mi ha toccato nel profondo.La protagonista è una ragazza di nome Petula che, lo capiamo subito, sta passando un momento estremamente negativo della sua vita. Ha subito un grande trauma e da quel momento è diventata paranoica a livelli preoccupanti, tanto da sfociare nel disturbo ossessivo compulsivo. La sua vita ruota intorno alla sicurezza, ai pericoli da evitare, alle morti più bizzarre e sfortunate, di cui conserva ritagli di giornale in un album. A sentire lei, la morte l'aspetta dietro ad ogni angolo e perfino fare una passeggiata può essere letale. I suoi genitori non se la cavano tanto meglio con l'elaborazione del trauma. Il padre non fa altro che lavorare, trascurando la famiglia, e la madre porta a casa gattini randagi di continuo, estremizzando il suo bisogno di prendersi cura di qualcuno. La scuola però, stranamente, decide di agire per aiutarla e la inserisce in un gruppo di arteterapia per ragazzi in difficoltà. Petula è molto scettica, non crede che i suoi problemi possano essere risolti da un po' di art attack, soprattutto in compagnia di qualche pazzo, ma ben presto si ricrede.