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giovedì 29 settembre 2016

RECENSIONE: Been Here All Along - Sandy Hall

Been Here All Along di Sandy Hall
Autoconclusivo
Swoon Reads (2016) | 224 pagine | 9,22 Euro


Non è così impossibile prendersi una cotta per Kyle. E' bello, alto, atletico, è il popolare capitano della squadra di basket, è gentile e divertente. Anzi, è decisamente fin troppo facile prendersi una cotta per lui. Il problema è che Gideon non si aspettava minimamente che gli succedesse. Oltre che vicini di casa e compagni di scuola, lui e Kyle sono amici da una vita, praticamente come fratelli. Anche se sono molto diversi, insieme sono una squadra perfetta e conoscono tutto l'uno dell'altro. Insieme giocano ai videogiochi e organizzano interminabili maratone de Il signore degli anelli. Insieme discutono di argomenti con cui non riuscirebbero a parlare con nessun'altro, facendo volare la fantasia. I sentimenti che Gideon si accorge di provare non sono facili da gestire, lo prendono di sorpresa e lo sconvolgono, spingendolo a guardarsi dentro. Cosa fare? Di certo Kyle non ha mai pensato a lui in quel senso, soprattutto perchè è già fidanzato, con la bellissima e popolare cheerleader Ruby.  

Recensione 
Sandy Hall è diventata rapidamente una delle autrici romance che preferisco. Se non perfino la mia preferita in assoluto. I suoi libri sono talmente adorabili che è impossibile non amarli. Io di romance non ne leggo molti, lo sapete, ad un certo punto hanno iniziato tutti a farmi venire l'orticaria. Ma lei è diversa! Al solo sentirla nominare inizio ad avere visioni di gattini che giocano insieme su un prato di marshmallow. (E io amo i marshmallow. E i gattini. Ecco un po' tipo così. Solo coi gattini. Awww!) Sono davvero felice di averla scoperta e spero tantissimo che dopo il suo l'esordio in Italia Newton Compton (o chi per lei) continui a portare da noi i libri di questa brava autrice. Dopo la coppia di dolci imbranati di A little something different e i due amici di vecchia data che si ritrovano di Signs Point to Yes, con Been Here All Along (che ho letto in anteprima con mia grande gioia) è il turno di una coppia di migliori amici che scopre l'amoreI protagonisti sono Gideon e Kyle, amici da sempre, dirimpettai e grandissimi appassionati del Signore degli Anelli, tanto che, da veri nerd al quadrato, hanno perfino imparato a scrivere e parlare in Elfico. Sono due protagonisti piuttosto agli antipodi. Gideon è un ragazzo molto serio, studioso, intelligente, uno studente modello con grandi progetti. E' quel tipo di persona che ha sempre tutto sotto controllo, fa mille liste, pianifica e non fa mai nulla dettato dall'istinto. E' piuttosto solitario e poco popolare, ma non gli importa. Kyle al contrario è molto popolare, grazie al suo ruolo di capitano della squadra di basket e al suo status di fidanzato della bella capo cheerleader Ruby, è allegro e spensierato, prende un po' le cose come vengono giorno dopo giorno, senza stare tanto a preoccuparsi. Questo loro essere così diversi in qualche modo li rende indispensabili l'uno per l'altro, si compensano a vicenda. Quando li conosciamo troviamo entrambi alle prese con sentimenti un po' contrastanti. Kyle è bisessuale, ma lo sanno solo pochi intimi. Non l'ha mai confessato a Ruby, con cui sta da sei mesi, e sente che dirglielo è la cosa giusta da fare ora, ma teme che la prenderà male e che questo cambierà le cose tra loro. Gideon gli sta vicino e cerca di consigliarlo al meglio, ma dentro di sè prova sentimenti che lo spiazzano: quasi spera che tra Kyle e Ruby le cose vadano male percdopo lunghe elucubrazioni e accurate liste di pregi e difetti, pro e contro, capisce di essere cotto del suo amico. Inizialmente rifiuta di accettare i suoi stessi sentimenti. Si ripete che Kyle è fidanzato e anche se non lo fosse di certo non si metterebbe con lui, visto che non assomiglia neanche lontanamente a Chris Evans (per cui Kyle ha una cotta lol). Gideon è assolutamente adorabile nella sua insicurezza e imbranataggine. La storia prosegue narrata da quattro punti di vista, grazie ai quali possiamo assistere a tutto tondo allo sbocciare di questo amore: quelli di Gideon e Kyle, ovviamente, quello di Ruby e quello di Ezra, il fratello di Gideon. Amo i POV multipli, ma probabilmente l'unico difetto di questo libro è il POV di Ezra, che non ho trovato particolarmente interessante o indispensabile, anche perchè non gli viene dato molto spazio. Ho apprezzato invece quello di Ruby, non tanto per il personaggio in sè, ma perchè è giusto vedere la storia dal punto di vista di ogni persona coinvolta. Certo, Ruby non è propriamente il personaggio più simpatico dell'universo, anzi non vedevo l'ora che si levasse dai piedi, ma è giusto che abbiano avuto spazio anche i suoi pensieri. Shippare Gideon e Kyle è praticamente inevitabile. Sono così dolci!  Il tema dell'omosessualità è trattato in modo sereno e delicato, senza grandi drammi. Normalità è la parola d'ordine. Il focus non è sull'omosessualità in sè, ma sull'amore. Certo non è tutto rose e fiori, gli imbecilli ci sono e le prese in giro varie ed eventuali si sprecano. Non è facile venire allo scoperto. Non viene banalizzato il disagio di chi si ritrova in una situazione simile, piuttosto viene trasmesso il messaggio che non c'è nulla di sbagliato o strano in questo. La positività regna sovrana in queste pagine. E dà speranza. Quando Gideon capisce di essere gay, è come se per lui tutto arrivasse ad avere un senso. I suoi pensieri sono confusi e spaventati, ma è più preoccupato di rovinare il suo rapporto con Kyle, che di accettare quella che è la sua natura. Che, appunto, è natura. Non puoi certo sceglierla. Una volta raggiunta la consapevolezza, tutti i pezzi sembrano andare a posto dentro la testa di Gideon. Un tema delicato trattato con tanta dolcezza e serenità. Lo stesso vale per il tema dei disturbi di apprendimento, che affliggono uno dei personaggi, e che troppo spesso non vengono diagnosticati, scambiati per pigrizia o stupidità, un problema sottovalutato e trattato con molto tatto. Insomma, dove Sandy Hall mette mano, sparge dolcezza. Un'autrice adorabile, fautrice di storie che sciolgono il cuore. Attenta, sensibile, dolcissima. Leggetela. Punto.  

♥  Bellissimo! 

Rileggo quello che ho scritto, ed è imbarazzante. Oh cielo, così imbarazzante. Inizio ad arrossire, da solo, nel bel mezzo del mio soggiorno, solo pensando a quanto mi piace. E' così ridicolo da parte mia metterlo su un piedistallo così alto, perchè se qualcuno è consapevole di quanto Kyle non sia perfetto, quello sono io. Ho visto il meglio di lui, ma anche il peggio. Ho - mi odio perfino mentre penso questa parola - una cotta. Ho una cotta per il mio migliore amico. Sono diventato un clichè di adolescente da commedia romantica. Non c'è speranza per me.  

mercoledì 28 settembre 2016

RECENSIONE: La principessa sbagliata - Ester Trasforini

La principessa sbagliata di Ester Trasforini
Autoconclusivo
Gainsworth Publishing (2016) | 250 pagine | 16,50 Euro

C'era una volta.. una principessa da salvare, un drago che le fa da guardiano, un re che offre al coraggioso che la salverà ricchezze e potere.. ma chi l'ha detto che deve farsi avanti per forza un uomo? Gemma è cresciuta nei boschi con il nonno ed è quanto più lontana potrebbe essere dalla fanciulla beneducata e di classe che la società vorrebbe che lei fosse. E' forte e coraggiosa, nulla la spaventa, ha dalla sua un'ascia affilata e un pizzico di magia, ed è decisa a salvare la bella principessa per incassare la ricompensa e poter vivere una bella vita senza ritrovarsi incastrata con mariti e figli. Semplice? E' quello che pensa lei prima di ritrovarsi in fuga insieme ad una principessa ben poco avezza all'avventura e ad un bizzarro zombie, diretti al castello, attraverso foreste, fiumi, vallate, braccati dal drago che li insegue senza tregua. Durante il viaggio Gemma impara molte cose su se stessa, ma soprattutto capisce che nulla è come sembra, neppure in una favola. 

 Recensione
Che libro assolutamente delizioso! L'autrice è riuscita a dare vita a qualcosa di davvero originale e particolare, una sorta di favola al contrario in cui non accade nulla di quello che potremmo aspettarci. Avete presente principi, principesse, eroici salvataggi? Dimenticate tutto! L'eroe di questa storia è una ragazza, Gemma, cresciuta tra i boschi e piuttosto mascolina sia nei modi che nell'apparenze. Veste pantaloni e stivali, va in giro armata d'ascia, è scorbutica e scontrosa e odia tutto ciò che è tradizionalmente 'femminile'. Rifugge l'idea di essere incastrata per sempre come moglie e madre e sogna invece una vita di avventure. Il motivo per cui decide di partire per salvare la principessa non è, come nel caso dei classici principi, l'amore o il desiderio di mettersi alla prova o la cavalleria, ma qualcosa di molto più venale: la ricompensa. Si può dire che la principessa sia ugualmente atipica, anche se non posso rivelarvi troppo. Al contrario di Gemma è super femminile, questo sì, di rosa vestita, con il viso incorniciato da boccoli biondi, usa un linguaggio forbito ed è bene educata e molto rispettosa. Non ha mai conosciuto il mondo reale, perchè è sempre vissuta al sicuro tra le mura del suo castello da bambina, e imprigionata nella torre in seguito, quindi non è particolarmente avventurosa o intraprendente. Ma vi riserverà parecchie sorprese. Uno degli aspetti più curiosi è la sua allergia ai clichè, dei piccoli fiori gialli che infestano un po' tutto il regno, e appaiono curiosamente ogni volta che i nostri eroi dicono o fanno qualcosa che ricade nei classici clichè delle favole, facendola starnutire con sonori etciù. Un espediente davvero carino e divertente. Ho apprezzato molto che quest'idea di capovolgere un po' tutto il concetto di favola classica sia stata applicata accuratamente ad ogni elemento, dai personaggi fino alla struttura stessa della trama, che è stata letteralmente capovolta. Di solito la storia è incentrata principalmente sul viaggio d'andata, arduo, lungo e pieno di pericoli e prove, e si conclude con la battaglia e il salvataggio della donzella, che viene riportata a casa in breve tempo. Qui invece è tutto il contrario. Il viaggio d'andata è veloce, Gemma non incontra grandi ostacoli, ma la vera avventura inizia con il salvataggio della principessa e la fuga. E' il viaggio di ritorno quello davvero arduo! Anche perchè sono inseguiti da un drago. Che non è cosa da poco. In questa fase a loro si unisce anche un altro personaggio, Fiorenzo, uno zombie, ben diverso dai terribili non morti a cui siamo abituati. E' un po' un pensionato zombie a dirla tutta. Non fa che inveire a lamentarsi della gioventù di oggi, rivangando i bei vecchi tempi e usando tutte le tipiche frasi che usano i nostri nonni. E' davvero divertentissimo! Una delle cose che più ho apprezzato sono stati i tantissimi i riferimenti al mondo nerd in generale, con citazioni che toccano saghe letterarie, film e cartoni Disney. Se ne trovano un po' ovunque, nei titoli dei capitoli e all'interno della storia stessa. La parte divertente è trovarli tutti e riconoscerli! Ne siete capaci? Anche se si tratta di una storia molto semplice e fiabesca, per bambini ad un primo sguardo, la sua profondità lo rende adatto anche ai lettori più adulti. Sono molte le riflessioni che possono partire da questa lettura, ma le più importanti riguardano sicuramente l'identità femminile e sessuale in generale. Gemma è lontana anni luce da quello che la società vuole essere il prototipo perfetto di figura femminile, si veste da uomo, combatte, cerca l'avventura e vede come una condanna all'infelicità l'idea di sistemarsi e avere una famiglia. Insomma, non sarebbe proprio la testimonial adatta per il prossimo Fertility Day lol La questione poi non riguarda solo lei in particolare, ma non posso approfondire di più perchè se no cadrei nello spoiler. In ogni caso trovo che la questione sia stata trattata in modo interessante e intelligente. Questo libro insegna anche che non ci si deve fidare delle apparenze, un clichè lui stesso forse, ma molto vero. I nostri protagonisti hanno tutti una storia difficile alle spalle, perfino il drago, e non possiamo giudicarli davvero senza conoscere tutto ciò che hanno passato. I loro trascorsi, le loro esperienze, li hanno formati e fatti diventare come sono oggi. Ho trovato questo libro davvero piacevole, divertente e originale. Molto particolare! Di sicuro non è facile catalogarlo o paragonarlo ad altre letture! Un ottimo esordio per questa autrice italiana, che è sicuramente da tenere d'occhio! (La storia del drago però no, non te la perdono T.T)

Bellissimo! 

Stando alle chiacchiere del villaggio, il drago aveva rapito la principessa poco più che bambina, quattro anni prima e, da allora, la teneva reclusa in cima alla torre. Si diceva anche che tutti i cavalieri più coraggiosi si fossero recati a Sud del regno nel tentativo di liberarla e che il re, seguendo scrupolosamente il Manuale della principessa rapita per impediti, avesse promesso la mano della figlia a chiunque l'avrebbe riportata indietro. La maggior parte degli uomini, tuttavia, non era mai tornata.

lunedì 26 settembre 2016

Novità della settimana (26settembre/2ottobre)

Ciao a tutti! Vi porto le novità della settimana, che sono finite tutte inevitabilmente sulla mia interminabile e lunghissima wishlist, sempre più lunga e sempre più interminabile. Sono contenta soprattutto dell'arrivo del nuovo libro della serie di Alessia Gazzola, che tra l'altro domani debutta in tv con la fiction ispirata. Sono davvero curiosa di vederla, anche se di solito snobbo completamente le serie tv italiane! Spero che sia all'altezza! E voi che mi dite, qualcuno di questi libri vi ispira? :)

Titolo: Un po' di follia in primavera (L'Allieva #5)
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Prezzo: 16,90 Euro
Data d'uscita: 26 Settembre 2016

Trama: Quella di Ruggero D’Armento non è una morte qualunque. Perché non capita tutti i giorni che un uomo venga ritrovato assassinato con un’arma del delitto particolarmente insolita. E anche perché Ruggero D’Armento non è un uomo qualunque. Psichiatra molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica, personalità carismatica e affascinante.. Alice Allevi se lo ricorda bene, dagli anni di studio e dai seminari che ha frequentato con grande interesse, catturata dal magnetismo di quell’uomo all’apparenza rude ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. E con le sue parole. L’indagine su questo omicidio è impervia, per Alice, ma per fortuna non lo è più la sua vita sentimentale. Ebbene sì, Alice ha fatto una scelta… Ma sarà quella giusta?

Titolo: Mia nonna saluta e chiede scusa
Autore: Frederik Backman
Editore: Mondadori
Prezzo: 19,50 Euro
Data d'uscita: 27 Settembre 2016
 
Trama: Elsa ha sette anni, ma non le riesce granché bene avere sette anni. A scuola dicono che è "molto matura per la sua età" e lei sa che significa "parecchio disturbata per la sua età". Sua nonna ha settantasette anni, e neanche a lei riesce granché bene avere la sua età. Dicono che è "arzilla", ma Elsa sa che vogliono dire "pazza". La nonna è anche il suo miglior amico, il solo, e insieme loro due hanno inventato un mondo alternativo dove non ci sono genitori che si separano, compagni di classe che fanno scherzi cattivi, un luogo dove tutti possono essere diversi e non c'è bisogno di essere normali. Ma un rivolgimento del destino sorprende Elsa lasciandola da sola con una lunga serie di lettere in cui la nonna chiede scusa a molte persone della sua vita. Elsa ha un compito, consegnare ciascuna lettera al suo destinatario. È l'inizio di una grande avventura: lettera dopo lettera, facendo la conoscenza di vicini di casa alcolizzati e vecchietti innamorati e cani isterici, Elsa conoscerà la vera (e sorprendente) vita di sua nonna
 
Titolo: Fedoro 
Autore: Katherine Applegate
Editore: Il Castoro
Prezzo: 13,50 Euro
Data d'uscita: 29 Settembre 2016
 
Trama: Jackson ha 9 anni, da grande vorrebbe fare lo zoologo e crede che ci sia sempre una spiegazione logica per ogni cosa. Ci deve essere un motivo logico anche per spiegare perché il gatto Fedoro, l’amico immaginario che aveva inventato quando era piccolo, è tornato proprio ora. Ora che la famiglia di Jackson sta attraversando un momento difficile. Ora che il padre ha perso il lavoro. E non ci sono soldi per pagare l’affitto, né per la spesa. Ora che è così difficile per Jackson farsi degli amici reali. Fedoro è un gatto speciale. Ma cosa può fare un amico immaginario nella realtà? Forse non potrà trovare un lavoro a papà, ma Fedoro insegnerà a Jackson a credere un pizzico nella magia e che un amico, vero o immaginario che sia, ti sarà sempre accanto quando ne avrai bisogno.  
 
Titolo: La morbidezza degli spigoli
Autore: Keith Stuart
Editore: Corbaccio
Prezzo: 18,60 Euro
Data d'uscita: 29 Settembre 2016
 
Trama: Sam, un ragazzino di otto anni, è sempre stato diverso: bellissimo, sorprendente e autistico. Per amore suo e della sua famiglia, il papà Alex ha sempre cercato un modo per intendersi con Sam e lo sforzo, quotidiano e sfibrante, porta a una crisi matrimoniale che sembra irreversibile. Alex decide di allontanarsi dalla moglie e va ad abitare a casa di Dan, il suo migliore amico felicemente scapolo e irresponsabile, ma da una scomodissima branda per gli ospiti medita su come fare per riconquistare moglie e figlio. Mentre Alex naviga a vista nella sua nuova vita da single fra segreti di famiglia rimasti a lungo sepolti e gli impegni di padre part-time, Sam incomincia a giocare a Minecraft, rivelando uno spazio in cui lui e suo padre riescono a comunicare e a tessere un legame...

venerdì 23 settembre 2016

RECENSIONE: Harry Potter e la maledizione dell'erede - J.K. Rowling, John Tiffany & Jack Thorne

Harry Potter e la maledizione dell'erede di J.K. Rowling, John Tiffany & Jack Thorne
Harry Potter #8
Salani (2016) | 368 pagine | 19,89 Euro

Sono passati oltre vent'anni dalla sconfitta di Voldemort. Il mondo è un posto migliore. Harry Potter ora è un uomo. E' sposato, è padre di tre figli, lavora per il Ministero della Magia. Ed è considerato un eroe. Tutto è andato per il meglio, ma i problemi non sono certo finiti. Il passato continua a tormentarlo. Lo stesso vale per Albus, il suo secondogenito, che si ritrova a frequentare Hogwarts con sulle spalle un'eredità scomoda. E' dura emergere dall'ombra di un padre come il suo. Quando Amos Diggory si presente alla porta dei Potter per supplicare Harry di riportare indietro suo figlio Cedric, attribuendogli la colpa della sua morte, Harry non può far altro che ignorare la sua assurda richiesta. Lo stesso non si può dire di Albus, che si imbarca in un'avventura rischiosissima per dimostrare di essere degno erede di suo padre. Ma è pericoloso giocare con il tempo..  
 Recensione
Premettiamo che questo non è un libro vero e proprio, ma una sceneggiatura teatrale, e quindi manca di descrizioni, approfondimenti, toni, riflessioni, elucubrazioni varie. E' semplice e puro dialogo e deve essere letto per quello che è. Premettiamo anche che non è opera di J.K Rowling. Lei ha ideato la storia con John Tiffany e Jack Thorne, ma non ha scritto nulla personalmente. In ogni caso, è da considerarsi a tutti gli effetti il seguito ufficiale. Tutto ciò che viene raccontato è canon. Detto questo, è molto difficile per me scrivere questa recensione. Aspettavo questo libro con eccitazione e allo stesso tempo molta paura. Quella di Harry Potter è una serie intoccabile e non volevo che questo cosiddetto seguito rovinasse la sua magia. Il risultato? Mi ha lasciato abbastanza perplessa per molti molti motivi. Da dove iniziare. La trama. Ho un debole per i viaggi nel tempo ed ho trovato interessante affrontare tutta la faccenda del 'what if' esplorando linee temporali diverse. Ma, diciamolo, il problema è proprio alla base: qualunque idiota sa che tornare indietro nel tempo per modificarlo (soprattutto se parliamo di un salto di 20 anni) può causare un disastro epocale. Nessuno sarebbe DAVVERO così stupido. Ricorderete che ne Il prigioniero di Azkaban tornavano indietro nel tempo solo di poche ore e già era un grosso rischio. La costruzione di ciò che c'è dietro a questi viaggi temporali poi, fa acqua da tutte le parti: dall'esistenza stessa di una Giratempo (non erano state tutte distrutte?), al suo funzionamento, dal modo in cui Albus ne entra in possesso, alle motivazioni di questa avventura. Ecco parliamone, perchè davvero non sono riuscita a capirlo. Per quale motivo Albus dovrebbe tornare indietro nel tempo rischiando una catastrofe per salvare Cedric? Un tizio sconosciuto che andava a scuola con suo padre quando erano ragazzi, morto oltre vent'anni prima. Cosa rappresenta per lui? Cosa lo spinge? PERCHE'? Perchè Cedric? Con tutti i personaggi molto più importanti che sono morti durante la serie? Lui vorrebbe rimediare all'errore di Harry. PERCHE'? PERCHE'? Non è un gesto altruistico, è un gesto da folle e scriteriato! Parliamo di lui già che ci siamo, Albus. Lui per me è stato uno dei più grandi difetti del libro. L'avrei preso a calci da Hogwarts fino a Londra. Un ragazzo davvero insopportabile. Non fa altro che fare la vittima tutto il tempo, lamentarsi della sua vita, della sua famiglia e del mondo intero. Ma intanto non è cresciuto in uno sgabuzzino, lui. Ha avuto un'infanzia tranquilla e serena, in una famiglia normale che gli vuole bene, in un mondo pacifico senza maghi oscuri che cercano di fargli il culo. Ma no, a lui non va bene nulla. E' un ragazzino viziato, lamentoso ed egoista. Non fa altro che urlare contro tutti e lamentarsi di tutto. Cosa dire poi del resto della 'seconda generazione'? Abbiamo fantasticato così tanto su questi ragazzi, questo libro era l'occasione per vivere un'avventura con loro, per conoscerli! Ma no, esiste solo Albus. Rose, la figlia di Ron ed Hermione, appare all'inizio e per poche pagine, e si dimostra una vera arpia, odiosa, con la puzza sotto al naso. Suo fratello Hugo non ci è pervenuto. Lily e James vengono nominati all'inizio e poi spariscono nel nulla. Tutto ciò nonostante vadano tutti a scuola insieme. L'unico ad avere un ruolo di rilievo è Scorpius, il figlio di Draco Malfoy, che diventa migliore amico di Albus. Scorpius, paradossalmente, è il personaggio che mi è piaciuto di più. Non ha assolutamente nulla del padre. E' carino e coccoloso! Divertente, leale, adorabile! Non ha sinceramente senso che lui sia finito a Serpeverde! L'avrei visto meglio a Tassorosso magari. E i vecchi personaggi? Neanche loro ne escono troppo bene. Sono stati tutti stravolti. Harry è un po' esasperante, e a volte si comporta in modo davvero propotente. Si permette perfino di urlare contro la McGranitt e questo non lo posso tollerare. Ron fa continuamente la figura dell'idiota. Hermione, con tutta la sua bravura e intelligenza, non riesce nemmeno a mettere in piedi delle misure di sicurezza che impediscano a due ragazzini, e sottolineo ragazzini, di entrare nel suo ufficio a rubare la Giratempo. Proprio lei che da ragazzina usava la Polisucco per ogni evenienza, dovrebbe sapere come difendersi. Ginny è l'unica che è rimasta un po' fedele a se stessa. Lei mi è sempre piaciuta. Draco è completamente un'altra persona e fa discorsi più sensati degli altri tre messi insieme. Non parliamo poi delle loro 'versioni alternative'. Un'altra cosa che non mi ha fatto impazzire è stato il fatto di prendere e sfruttare tutta una serie di elementi iconici della serie. Certo, la nostalgia c'è, leggendo alcune scene la nostra mente torna ai libri passati con un sorriso, ma sarebbe stato bello trovare qualcosa di nuovo! Nuove magie, nuove pozioni, nuovi incantesimi, nuovi luoghi del mondo magico! Invece no, rimaniamo più o meno sempre lì. Dalla già citata Polisucco, alla Giratempo, dal Tornei Tremaghi, a Godric's Hollow. C'è tanta rielaborazione e nulla di davvero nuovo e brillante. Non c'è quella vena di genialità a cui siamo abituati. Non c'è quel rimanere a bocca aperta chiedendosi come sia possibile che qualcuno sia riuscito a costruire una trama così complessa facendo incastrare tutti i pezzi del puzzle alla perfezione. Nessuno può togliermi dalla testa l'idea che questa storia sembri una fanfiction. Tra i rimandi ai vecchi libri e il fan service dilagante. Non posso dire di aver assistito a veri colpi di scena sorprendenti. Tutto è parecchio scontato e prevedibile, costruito su uno schema preciso ad imitare i libri passati. Ma sì, è stato bello tornare. Ritrovare i vecchi personaggi, Hogwarts e il mondo magico. E' stato un po' come tornare a casa dopo tanto tempo. Lo so che finora ho sparato a zero su tutto il libro. Le sensazioni durante la lettura sono state altalenanti e contrastanti. Ma se chiudo gli occhi e penso al momento in cui ho chiuso il libro, ciò che riassume il mio pensiero è: pensavo peggio. Ed è così. Pensavo molto peggio. Questo libro ha sicuramente un mare di difetti, alcuni imperdonabili, ma in fin dei conti è stato abbastanza sopportabile. Ci sono state anche delle cose positive. La lettura è veloce e scorrevole, e se riesci a combattere il rifiuto per gli aspetti che ho elencato qui sopra, perfino abbastanza avvincente. Esplorare le realtà alternative mi è piaciuto molto. L'amicizia tra Albus e Scorpius è molto bella. Alcune scene tra loro sono davvero adorabili. Gli manca giusto quella presenza femminile che impedisca loro di fare cazzate come quelle che hanno fatto lol Anche il rapporto tra Harry e Albus è interessante quanto burrascoso e alla fine troverà una risoluzione. Dico la verità, il fattore nostalgia ha fatto tanto. Potrà avere tutti i difetti del mondo, ma è sempre Harry Potter. E' sempre casa. Durante la lettura ero irritata da molti aspetti di questo libro, ma non nego di essermi emozionata comunque. Se lo considero davvero il seguito di Harry Potter? No. Per me tutto finisce con il settimo. Se potevano evitarselo? Decisamente sì. Sicuramente al teatro è molto più bello, in ogni caso. Se sono pentita di averlo letto? Tutto sommato no, se è servito a riportarmi a casa per qualche ora. Hogwarts mi era mancata.



Non male

"L'amore rende ciechi. Abbiamo entrambi tentato di dare ai nostri figli non quello di cui avevano bisogno loro, ma quello di cui avevamo bisogno noi. Siamo stati così impegnati a cercare di riscrivere il nostro passato che abbiamo rovinato il loro presente."