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domenica 29 settembre 2024

Guida alla Lettura: Come ispirare i giovani lettori

Leggere è una di quelle cose fondamentali che ci fanno crescere, non solo nella mente ma anche nel cuore e nelle relazioni con gli altri. Eppure, nonostante tutti i vantaggi che i libri portano, ci sono tanti ragazzi che sembrano non trovare molto entusiasmo per la lettura. Qui entrano in gioco i genitori e gli insegnanti: possono davvero fare la differenza! Vediamo insieme come il loro esempio può coinvolgere i più i giovani e come possiamo far partire una vera e propria cultura della lettura in famiglia e a scuola.

La Lettura: Un’Avventura da Condividere

Genitori leggono con un libro al figlioGenitori e figli leggono insieme

La lettura non è solo una faccenda da scrivania: è un superpotere! Aiuta a migliorare le abilità linguistiche, l’intelligenza critica e fa crescere il vocabolario. Essere lettori accaniti fin da piccoli porta a risultati scolastici migliori e prepara ad affrontare meglio le sfide sociali ed emotive. Inoltre, i libri sono come porte magiche: aprono la mente, stimolano la creatività e ci permettono di viaggiare in mondi lontani. Le storie aiutano a capire gli altri e a sviluppare empatia.

Genitori e insegnanti: i modelli da seguire

I genitori e gli educatori sono i modelli principali per i ragazzi. Se i giovani vedono i loro genitori e insegnanti immersi nella lettura, sono più propensi a voler imitare quel comportamento, o è più probabile che siano incuriositi da questa attività e che decidano di provare a loro volta. É importante non obbligare i ragazzi a leggere, minacce o ultimatum serviranno solo ad allontanarli, a farli sentire stupidi o sbagliati, piuttosto è utile stuzzicare la loro curiosità mostrando entusiasmo e interesse nei confronti della lettura. Nonostante io sia sempre stata un'appassionata lettrice a volte ci sono stati episodi, soprattutto legati alla scuola, che mi hanno fatto vacillare. E se perfino io, amante dei libri fin dalla culla, ho trovato sgradevoli certi compiti, figurarci qualcuno che alla lettura proprio non è interessato!

Come coinvolgere i ragazzi?

1. Leggere Insieme
Leggere ad alta voce non è solo un modo per introdurre i libri, è anche un momento speciale da condividere. Rende tutto più intimo e crea curiosità. Si può iniziare già in fase prescolare, scegliendo favole o storie semplici, ancora meglio se arricchite da illustrazioni colorate, ma è un'attività che può essere portata avanti nel tempo, passando a testi sempre più articolati man mano che le capacità del bambino evolvono. E non è detto che non si possa più fare dopo che avrà imparato a leggere da solo. Potrebbe essere una piacevole tradizione da portare avanti, un bel momento in famiglia, per stare insieme lontano da schermi e cellulari, passando del tempo di qualità. Inoltre questa attività portata avanti fin dalla prima infanzia contribuisce a migliorare il linguaggio e a incrementare la capacità di concentrazione. Li aiuta anche a esercitare una cosa importantissima: la fantasia. E, non meno importante, crea dei ricordi, momenti speciali e insostituibili.

2. Parlare di Libri
Condividere le proprie letture e discutere le opinioni aiuta i ragazzi a pensare con la propria testa. In questo modo, capiscono che leggere non è solo un compito, ma un’attività stimolante. Non deve essere un obbligo, un compito, una scocciatura, ma qualcosa a cui il bambino si approccia in modo autonomo, manifestando spontaneamente curiosità. Leggere gli stessi libri a cui si interessa il proprio figlio può essere un'idea utile per due motivi: uno, controllare che sia un contenuto adatto alla sua età e con insegnamenti positivi, due, parlare insieme della storia, condividendo opinioni e riflessioni, ma anche le scene più buffe e divertenti. Mostrando interesse per i libri che legge, renderai la sua esperienza ancora più speciale.

3. Rendere la lettura un gioco
Ci sono molti modi in cui la lettura può diventare più piacevole e divertente. Giocare con challenge e obiettivi può essere molto appagante per alcuni ragazzi: liste da spuntare, caselle da colorare, obiettivi da portare a termine, un diario delle letture da completare, le possibilità sono infinite. Per i più competitivi può essere divertente una serata quiz in stile trivial pursuit, con tante domande ispirate al libro appena letto, così da stracciare mamma e papà. E ancora, immaginate di leggere un libro e poi visitare con la famiglia la città in cui è ambientato, vedendo con i propri occhi tutti i luoghi descritti! Ci sono tantissime possibilità per portare la storia fuori dalle pagine dei libri

venerdì 27 settembre 2024

10 curiosità su... Peter Pan di J.M. Barrie

Torniamo a parlare di classici con uno dei personaggi più famosi della letteratura britannica: Peter Pan, simbolo per eccellenza di innocenza infantile. Come molti, il mio primo approccio con Peter è arrivato tramite il film Disney, che è solo una delle tante trasposizioni cinematografiche di questa storia, per cui ero piuttosto curiosa. Ammetto di non averlo amato particolarmente, ma ha sicuramente molti pregi e soprattutto è un bellissimo inno alla fantasia. Siete curiosi di scoprire qualcosa in più su Peter e il suo autore? Non vi resta che leggere l'articolo fino in fondo!



10 curiosità su Peter Pan

#1. Peter Pan compare per la prima volta nel romanzo L'uccellino bianco nel 1902
La genesi di Peter Pan è piuttosto articolata. Nella sua prima apparizione facciamo la conoscenza con un bambino che non vuole crescere e che a pochi giorni di vita scappa nei Giardini di Kensington, dove fa amicizia con animali e creature fatate vivendo mille avventure. Questo personaggio è così affascinante da meritare un'opera teatrale tutta sua, che debutta nel 1904. É solo nel 1911 che approda in libreria, con un libro che è la fedele trasposizione dell'opera teatrale. 

#2. Al teatro Campanellino era interpretata da... una luce!
Quando la storia di Peter Pan ha fatto il suo debutto al teatro, Campanellino non era interpretata da un'attrice. Per creare l'idea di una creaturina svolazzante e scintillante, il suo personaggio è stato reso solo con una luce, il riflesso di un piccolo specchio, mosso fuori dal palco, che rifletteva la luce proveniente da una lampada nascosta dietro le quinte. In più non era presente una vera e propria voce, quando Campanellino 'parlava' venivano fatte suonare alcune campanelle. Un metodo sicuramente molto creativo di dare vita alla piccola fatina.

#3. La storia di Peter Pan è ispirata all'amicizia tra l'autore e i bambini della famiglia Llewelyn Davies
Solerte frequentatore dei Kensington Gardens, Barrie conosce per caso cinque fratellini, figli di Sylvia e Arthur Davies: George, Jack, Peter, Michael e Nicholas. L'autore stringe un forte legame con la famiglia e passa molto tempo con i piccoli, tanto da ospitarli anche nel suo cottage fuori città, dove giocano ai pirati, inventando insieme incredibili avventure che lo ispireranno alla creazione dei Bambini Perduti. Ha un rapporto molto stretto soprattutto con Michael e George, per cui inventa storie e avventure fantastiche. I due bambini sono stati, in parte, ispirazione per la creazione del personaggio di Peter Pan. Questa grande amicizia ha portato Barrie a diventare tutore dei ragazzi alla morte dei loro genitori. Purtroppo i suoi prediletti muoiono entrambi precocemente, George in trincea a soli 21 anni, Michael annegato in un tragico incidente quando ne ha appena 20. La storia dell'autore e della sua amicizia con la famiglia Llewelyn Davies, ovviamente un po' romanzata, è stata raccontata nel film Neverland, con Johnny Depp e Kate Winslet

#4. La famosa statua di Peter Pan ai Kensington Gardens doveva somigliare a Michael
Barrie commissionò a George Frampton una statua di Peter Pan: fu eretta, ovviamente, nei Kensington Gardens, e apparve a sorpresa durante la notte del 30 aprile 1912. Dallo stesso stampo in seguito sono state fuse altre sei statue, esposte poi in tutto il mondo. Barrie però è stato deluso del risultato. La statua doveva essere modellata sulle vecchie fotografie di Michael vestito come il personaggio, ma lo scultore ha utilizzato un altro bambino come modello.

#5. Barrie ha fondato una squadra di cricket con altri celebri autori
La squadra dei Allahakbarries è stata attiva tra il 1890 e il 1913 e comprendeva moltissimi celebri autori del periodo, come Rudyard Kipling, H. G. Wells e Arthur Conan Doyle. Non giocavano per vincere, ma per divertirsi, quindi non badavano molto ai risultati che ottenevano.

mercoledì 25 settembre 2024

RECENSIONE | L'imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart

L'imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart
Giralangolo | 400 pagine | 16 Euro
Coyote Sunrise #1

Coyote Sunrise ha solo dodici anni, ma ha passato buona parte della sua vita on the road. Vive su un vecchio scuolabus da cinque anni e lei e suo padre Rodeo sono sempre in viaggio per il Paese, senza un vero scopo, senza una meta finale. Il loro non è un viaggio, è una fuga, lontano dai ricordi e dal dolore. Ma quando Coyote scopre che il parco della città in cui è cresciuta sta per essere distrutto, capisce che quel girovagare deve finire. Devono tornare a casa. In quel parco è custodito qualcosa di troppo importante e lei deve fare tutto il possibile per salvarlo. Ma sa bene che suo padre non sarà mai d'accordo, così architetta un piano che li porterà piano piano verso casa, senza che lui se ne renda conto. Lungo la strada si uniranno a loro nuovi amici che renderanno il loro viaggio ancora più imprevedibile. Un viaggio fatto di avventure, risate, segreti, ma anche tanto dolore. Ma insieme, forse, sarà un po' più facile affrontarlo.

RECENSIONE

Signori e signore, preparate i fazzoletti, qui si piange. Credo che questo libro possa tranquillamente vincere il primo premio come libro più lacrimoso degli ultimi anni. Ho sofferto da cani. Ho singhiozzato, ho pianto e pianto per interi minuti dopo aver chiuso il libro e alla fine per tirarmi un po' su ho dovuto tirare fuori l'artiglieria pesante: i video di gattini su TikTok. É stato un viaggio straziante, ma bellissimo. Mi ha spezzato il cuore ma allo stesso tempo ha guarito qualcosa dentro di me. Anche il semplice atto di scrivere questa recensione ha risvegliato in me ricordi e sentimenti tanto profondi che mi sono trovata a piangere sulla tastiera, di nuovo.

Un dolore nascosto dietro al sorriso

Coyote è una ragazzina all'apparenza spensierata e felice. Fa una vita libera e un po' selvaggia, vive su uno scuolabus e viaggia per tutto il Paese in compagnia del padre. Sembra tutto bellissimo. Coyote e Rodeo viaggiano senza meta, senza obiettivi, se non visitare posti bizzarri o assaggiare qualche famoso cibo locale. Hanno visitato gli Stati Uniti in lungo e in largo, vivendo incredibili esperienze. Sono liberi di fare qualsiasi cosa vogliano, non hanno legami, né responsabilità. Bastano poche pagine a capire che dietro a questa facciata si nasconde qualcosa di molto oscuro. Il loro viaggio è una continua fuga, una corsa perenne lontano, sempre più lontano, senza fermarsi mai abbastanza a lungo da avere tempo di pensare, di ricordare. Si sono convinti che se si muoveranno abbastanza velocemente, il ricordo straziante che li tormenta non li prenderà mai, e riusciranno a essere felici. 

Coyote è solo una ragazzina e questo grande dolore non l'ha mai davvero elaborato, perché l'unico consiglio pratico che le è arrivato dal padre è stato quello di non pensarci, di ignorare il dolore, di vivere mille avventure fino a che quella tristezza sarebbe sparita. Ovviamente, non funziona. Coyote tiene tutto dentro di sé perché il padre è in totale negazione, vuole dimenticare, cancellare, non parlarne mai. Sa che davanti a lui non può fare nessun accenno alla loro vita passata, la vita prima dello scuolabus, quando avevano una casa ed erano una famiglia come tutte le altre. Tiene il suo dolore in fondo al cuore, mostrandosi sempre forte e sorridente, consapevole di essere una roccia per suo padre, perfino più di quanto lui lo sia per lei. Proteggendo lui e perdendo un po' il suo diritto di bambina di essere protetta.