Middlegame di Seanan McGuire
Middlegame #1
Mondadori (2020) | 528 pagine | 22 euro
Libro fornito dalla casa editrice
Per Roger le parole sono molto più di semplici suoni o segni su di un foglio. Sono qualcosa di profondo e radicato nella sua anima, qualcosa a cui è intimamente legato, e su cui ha completo controllo. Così è per Dodger con la matematica. I numeri danzano nella sua mente, perfettamente ordinati. I numeri hanno sempre senso, anche quando tutto il resto non ce l'ha. I due ragazzi ancora non lo sanno, ma sono fratelli gemelli, venuti al mondo in un laboratorio e separati affinché il loro potenziale si sviluppasse a pieno, creati per seguire il piano folle di un alchimista. Ancora non lo sanno, ma ogni loro passo è stato calcolato e controllato, ogni loro azione è stata programmata con anni di anticipo. Quando saranno pronti, accoglieranno un grande potere. In caso contrario, saranno l'ennesimo fallimento. Verranno eliminati e altri gemelli prenderanno il loro posto. Ma questo ancora non lo sanno.
Recensione
Di Middlegame si è parlato parecchio ultimamente. Ha vinto un sacco di premi, tra cui il premio Hugo, e ha raccolto recensioni positive e pareri entusiasti ovunque. Quando l'ho preso in mano, le mie aspettative erano alte, anche se non sapevo bene cosa mi sarei trovata davanti. Middlegame
è uno sci-fi dedicato ad un pubblico adulto. Anche se era stato lanciato
come autoconclusivo, è di questi giorni la notizia che l'autrice
scriverà un seguito, cosa che mi intriga parecchio. L'ho affrontato piena di curiosità e di entusiasmo e a libro finito posso dire che è stata una stranissima lettura. Bizzarra, ma appassionante. Confesso che ad un certo punto sono dovuta tornare indietro e ricominciare da capo perchè mi ero completamente persa. É un libro che va letto con molta concentrazione, senza distrazioni a portata di mano, perchè ha una trama complessa ed articolata e segue numerosi punti di vista e linee temporali. Ma nonostante l'impaccio iniziale, questo mio primo incontro con Seanan McGuire ha lasciato il segno.
La cosa che mi ha più colpito è stata sicuramente la trama. Io adoro le trame complesse e articolate, quando trovo una storia di questo genere mi entusiasmo un sacco e non riesco più a staccare gli occhi dalle pagine, me la sogno perfino di notte! Se poi ci sono di mezzo viaggi temporali è la fine. Mi esplode proprio la testa. Middlegame ha tutte le carte in regola per piacere a tutti gli appassionati del genere. Scienza e magia si mescolano, dando vita ad una storia originale e bizzarra, che non saprei associare a nessun altro libro che ho letto. Tra laboratori ed alchimisti, la narrazione segue punti di vista multipli e alterna varie linee temporali. All'inizio è piuttosto complicato stargli dietro, se avete qualche difficoltà e vi sembra di non capire nulla non preoccupatevi, è tutto normale. Dategli tempo di ingranare. Appena inizierete ad entrare nella storia, non riuscirete più ad abbandonarla. Ci ho messo una settimana a leggere il primo 20% e poi mi sono divorata il restante 80% in un giorno. Appassionante, ben costruito, entusiasmante.
Un altro punto forte della storia sono sicuramente i suoi personaggi, tratteggiati molto bene e caratterizzati splendidamente. L'autrice ha fatto un ottimo lavoro. I protagonisti, come già accennato, sono i gemelli Roger e Dodger. Quando li conosciamo sono solo due bambini, ma la storia segue la loro crescita fino all'età adulta. Da una parte abbiamo Roger, amante dei libri, della letteratura, delle lingue, dall'altra Dodger, appassionata di numeri, matematica, calcoli. Due metà della stessa mela. Entrambi incredibilmente intelligenti e brillanti, ma in campi diversi. Si completano a vicenda. Il loro rapporto è complesso e doloroso ma indistruttibile. Nel corso della storia di perdono e si ritrovano numerose volte, si allontanano per poi riavvicinarsi sempre, ignari di tutto ciò che rappresentano, di ciò per cui sono stati creati. Stare vicini è un casino, ma non smettono mai di volersi bene. Crescendo emergono altri aspetti delle loro personalità, oltre a numeri e parole. Dodger è più solitaria, un genio che scrive infiniti calcoli sui muri, Roger più aperto alle amicizie e alle relazioni, anche se i libri rimangono la sua compagnia preferita. Dodger è più fragile, più incline ad autocommiserarsi, Roger una roccia solida, che sa sempre cosa fare anche nelle situazioni più assurde.