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venerdì 28 settembre 2018

RECENSIONE | Il momento della scelta di Cecelia Ahern

Il momento della scelta di Cecelia Ahern
Flawed #2
DeAgostini (2018) | 384 pagine | 14,90 euro

La vita di Celestine è completamente cambiata da quando è stata marchiata come Fallata. In un attimo è passata da ragazza modello a fuggitiva ricercata e ha perso tutto, famiglia, fidanzato, amici, futuro. Dopo la sua fuga, la Gilda sta impiegando tutte le sue forze per ritrovarla. Quasi nessuno lo sa, ma Celestine ha in mano le prove che potrebbero portare allo scioglimento della Gilda stessa, le prove che il sistema non funziona e che perfino chi è ai vertici non può essere definito perfetto. Il giudice Crevan è pronto a tutto pur di metterla a tacere. Ma Celestine non è sola, anzi, scoprirà che tantissime persone sono pronte a sostenerla e ad aiutarla. In primis Carrick, che non l'ha mai abbandonata. Arrivati a questo punto la ragazza ha due scelte davanti a lei: vivere da fuggitiva o combattere a nome di tutti i Fallati per un futuro migliore, affrontando il sistema e il mostro che ha tenuto in scacco il Paese per troppo tempo.   
Recensione
Se mi seguite da un po' ormai saprete che Cecelia Ahern è una delle mie autrici preferite, una delle prime a cui io mi sia affezionata. Ho letto quasi tutti i suoi libri e l'ho seguita fedelmente fin da ragazzina. L'ho anche incontrata un paio di anni fa a Pordenone, è stato uno degli incontri più belli ed emozionanti per me. Negli anni si è dedicata a molti generi, dalle classiche storie d'amore strappalacrime, al realismo magico, fino a debuttare nel mondo young adult con la duologia distopica Flawed. Ricordo che quando era stato dato l'annuncio ero un po' titubante, perchè la trama non mi aveva convinto al 100%, ma in Cecelia ho sempre avuto fiducia, conoscendo bene il suo talento e la sua originalità, quindi non potevo non dare una possibilità a questa serie. Il responso era stato positivo per quanto riguarda il primo libro, e non vedevo l'ora di poter scoprire come finisse la storia di Celestine. 

Il secondo capitolo di Flawed, si apre subito dopo la fine del primo. Celestine è in fuga, braccata come una criminale. La Gilda la sta cercando con insolita ferocia e insistenza, una vera caccia all'uomo che non ti aspetteresti per una semplice ragazzina. Ma lei ormai non è più solo questo. É il simbolo di una rivoluzione, una voce che viene ascoltata dalle masse. Tutti hanno gli occhi puntati su di lei, aspettano la sua prossima mossa, ripongono in lei le loro speranze. In più Celestine ha qualcosa che Crevan vuole disperatamente, le riprese video dell'ultimo marchio che lui le ha impresso sulla pelle, un marchio che non doveva esserci, che le è stato inflitto illegalmente e con brutale violenza. Un video che se diventasse di dominio pubblico dimostrerebbe che anche il capo stesso della Gilda è un Fallato, mettendo in discussione tutto il sistema. Pur di coprire questo suo errore Crevan sta facendo sparire uno ad uno tutti i testimoni, le guardie, l'avvocato, perfino alcuni compagni di classe di Celestine che hanno inavvertitamente scoperto il suo segreto. Sono rimasti solo lei, Carrick e il video. Le ultime pedine da buttare giù per vincere la partita.

Nel primo libro abbiamo visto una Celestine processata e punita, che tentava di ricominciare a vivere la sua vita continuando a seguire le regole, subendo tutto a testa bassa. Stavolta la musica è un po' diversa. La crescita di questo personaggio mi ha colpito molto. All'inizio della serie l'abbiamo vista diventare un simbolo dei Fallati pur senza avere questo proposito, ora ha in qualche modo assunto volontariamente questo ruolo. Nel primo libro era molto passiva, si lasciava coinvolgere dagli eventi, dalle decisioni degli altri, dal caso. Era finita in mezzo ad un uragano e non sapeva come uscirne. Ora non ci sta più a farsi muovere come una pedina, è lei a condurre il gioco, pianifica piani, orde complotti e assume un ruolo più attivo. Basta seguire le regole. Il suo percorso mi ha ricordato un po' quello di un innocente che viene incarcerato ingiustamente e poi durante la detenzione finisce per diventare un criminale incallito sul serio. Celestine era una ragazza corretta, rispettosa delle regole, che credeva nella Gilda e in ciò che faceva, ma quei marchi hanno cambiato tutto. É uscita dalla bolla in cui viveva, ha iniziato a vedere il marcio. Nel mondo dei supereroi capita spesso che sia l'eroe stesso a dare vita al suo arci nemico, la Gilda ha fatto lo stesso: con le sue decisioni, ha dato il potere in mano a chi causerà la sua rovina. Come una novella Katniss, Celestine è pronta a distruggere il sistema. E lo fa con la testa, con l'intelligenza, con l'astuzia, senza mai usare la forza, senza mai inneggiare ad una rivolta violenta.

La trama è appassionante e ben costruita e mi ha molto coinvolta, soprattutto nella seconda parte. Ho trovato che fosse molto equilibrata, con scene adrenaliniche che si alternavano ad altre più riflessive, tenendo alta la tensione. I colpi di scena non sono mancati e sono rimasta più volte sorpresa dalla piega che stava prendendo la storia. La Ahern ha uno stile inconfondibile, si sa adattare a tutto con grande maestria. Di questa serie ho apprezzato in particolar modo il worldbuiling terrificante. L'idea di un mondo in cui chi commette errori etici venga punito, e in un modo più duro di un vero criminale, è inquietante e terribile. La capacità di imparare dei nostri errori è una delle cose che fa di noi esseri superiori (in teoria, la situazione ormai è tragica, lo so). Come facciamo a migliorarci e ad evolvere se non possiamo sbagliare ogni tanto? Come facciamo a crescere, a diventare adulti consapevoli, senza prima sbattere contro qualche muro lungo la strada? Per non parlare poi del clima di terrore che si respira. Quella messa in piedi dalla Gilda è una vera e propria dittatura. La gente non ha il coraggio di fare un passo fuori dal proprio cammino per paura di essere mal giudicato. Sono diventati tutti egoisti, perchè reagire, aiutare, ribellarsi porterebbe dritto in tribunale. E quindi testa bassa, vai per la tua strada, non reagire, non pensare. Agghiacciante da immaginare. 

Anche se ho apprezzato molto il libro non posso non riconoscere che ci sono anche alcuni problemi. Due cose mi hanno infastidito più di tutto. La prima è che si sia voluto inserire nuovamente Art, un po' inutilmente, solo per cavalcare l'onda del triangolo amoroso per qualche capitolo. Capisco che gli si volesse dare una sorta di conclusione, ma è chiaro che non è lui il love interest centrale della storia. La seconda è che il rapporto tra Celestine e Carrick sia stato costruito così malamente. Dalla Ahern, che è una maestra dei sentimenti e ha fatto piangere il mondo con le sue storie d'amore, mi aspettato qualcosa di meglio. Nel primo libro Carrick e Celestine si rivolgono a malapena la parola, è tutto un gioco di sguardi, di intesa. L'autrice era riuscita a creare tra loro un rapporto speciale e a dare vita ad un personaggio di importanza centrale senza quasi farlo parlare. Era una delle cose che mi erano più piaciute. Mi aveva incuriosita e non vedevo l'ora di vedere come avrebbe poi sviluppato il rapporto con Celestine. In questo sono rimasta molto delusa. Tutta la tensione, le aspettative, l'eccitazione si sono concentrate in una bolla che poi è esplosa. L'amore folle si scatena da un momento all'altro, promesse, belle parole, ma poche emozioni. Un insta love da manuale, che lascia poco al lettore.  Un vero peccato!

Nonostante qualche difetto, quello di Cecelia Ahern è stato un ottimo esordio nella letteratura per ragazzi, un po' carente sul lato sentimentale, ma molto appassionante e avvincente, che fa riflettere. C'è solo da sperare che continui così e che dedichi ancora la sua attenzione al mondo dei libri per ragazzi.
     
Bellissimo  

"Quando dici che sono impaziente, io dico che sto osando mettere in dubbio i tuoi giudizi, che non sono legge ma semplice morale della corte. Tu mi chiami ostinata, io dico determinata. Tu dici che voglio rendermi una martire, io dico che sto mostrando altruismo. Autocritica? Umiltà. Autodistruzione? Quello che ho fatto per Clayton Byrne sull'autobus non era un atto deliberato per rovinarmi la vita ma una decisione basata sulla convinzione che quello che stava accadendo fosse inumano. Quelli che tu vedi come imperfezioni, Giudice Crevan, io li vedo come punti di forza."

I sogni son desideri #43

Ciao a tutti! Oggi ho preparato per voi una bella carrellata di interessanti novità internazionali! Devo dire che è stato difficile scegliere perchè non c'è che l'imbarazzo della scelta. Gli editori si stanno tutti dando un gran da fare! Io ho messo gli occhi in particolare sul nuovo libro di Beth Revis (l'autrice di Across the universe, ricordate?), ma sono finiti tutti in wishlist. Noi lettori siamo persone deboli e non resistiamo proprio alle belle cose, ammettiamolo. E voi? Quali sono i libri finiti nelle vostre wishlist? ;)

The Deepest Roots di Miranda Asebedo
Autoconclusivo

Cottonwood Hollow, nel Kansas, è un posto strano. Nell'ultimo secolo ogni ragazza è nata con un talento speciale, come la capacità di aggiustare qualsiasi oggetto, curare qualsiasi ferita o trovare ciò che è stato smarrito. Le amiche Rome, Lux e Mercy hanno talenti simili, ma a loro queste abilità sembrano spesso una maledizione. Rome può anche essere in grado di aggiustare qualsiasi cosa tocchi, ma questo non aiuterà la madre a pagare l'affitto nè renderà più facile confidare a Lux e Mercy quello che succede a casa. E Rome non è l'unica. Lux nasconde segreti più grandi e pericolosi. Mentre Rome lotta per tenere le amiche vicino a sè, scopre la verità sulla vita a Cottonwood Hollow, scopre che gli amici sono più forti delle maledizioni, che la fiducia vale il rischio e che, a volte, quello che stai cercando è stato sotto i tuoi piedi tutto il tempo.

Analee, in Real Life di Janelle Milanes
Autoconclusivo

Da quando sua madre è morta tre anni fa, Analee Echevarria ha avuto problemi a parlare ad alta voce degli strani pensieri che le passavano per la testa. Con un migliore amico che la odia e un padre che sta per sposare un'appassionata di yoga che lei non sopporta, Analee trascorre la maggior parte del suo tempo ad evitare la realtà giocando di ruolo come Kiri, la cacciatrice di elfi notturni al centro del suo gioco online preferito. Attraverso Kiri, Analee è in grado di esprimere tutto ciò che nella vita reale non può: il suo coraggio, la sua forza, il suo guerriero interiore. L'unica cosa che non riesce a fare nè come Kiri nè come Analee è trovare il coraggio di confessare ciò che prova a Xolkar, alias un ragazzo adolescente di nome Harris che lri non ha mai effettivamente incontrato di persona. Così, quando il rubacuori del liceo Seb Matias chiede ad Analee di fingere di essere la sua ragazza, nel tentativo di rendere gelosa la sua ex, lei è d'accordo. Certo, Seb sembra un tipo odioso, ma potrebbe farle comodo fare un po' di pratica con la gente nella vita reale. In realtà, forse l'avrebbe perfino aiutata con Harris. Ma più Seb cerca di convincere Analee ad uscire dalla sua zona di comfort, più lei inizia a chiedersi se sia davvero pronta per il mondo reale. Riuscirà a capirlo senza perdere se stessa lungo la strada?

Give the Dark My Love di Beth Revis
Give the Dark My Love #1

Quando la diciassettenne Nedra Brysstain lascia la sua casa nelle settentrionali zone rurali di Lunar Island per frequentare la prestigiosa Yugen Academy, ha un solo obiettivo in mente: imparare l'alchimia dei medicinali. Essendo una studentessa con una borsa di studio in mezzo ai ragazzi delle famiglie più ricche e potenti di Lunar Island, Nedra non è del tutto in sintonia con gli altri ragazzi alla Yugen, che la guardano tutti dall'alto al basso. Tutti, tranne Greggori "Grey" Astor. Grey viene immediatamente catturato dalla brillante ed ostinata Nedra, che si dedica molto ai suoi studi. E per una buona ragione: un'epidemia mortale sta attraversando il nord, e si sta facendo strada verso le città. Prima che raggiunga la sua famiglia, e tutti i cittadini di Lunar Island, Nedra è determinata a trovare una cura. Grey e Nedra si avvicinano sempre di più, ma più la malattia si diffonde e più lei cerca disperatamente una cura. Presto, si ritrova immersa nei meandri più pericolosi dell'alchimia, e quando si rivolge alla pratica più proibita di tutte, la negromanzia, perfino Grey potrebbe non essere in grado di salvarla dall'oscurità.

Afterimage di Naomi Hughes
Autoconclusivo

Una terribile esplosione rade al suolo parte della città e Camryn Kingfisher è l'unica sopravvissuta. Tra polemiche, teorie cospirative e minacce da parte dei funzionari governativi, Camryn desidera ardentemente la verità, ma l'unica persona a cui può rivolgersi è un ragazzo trasparente in un camice da laboratorio di nome Quint. Incerta se lui sia un'allucinazione o un fantasma, quando entrambi finiscono invischiati in un complotto che è più grande di quanto entrambi si rendano conto, Camryn non ha scelta se non fidarsi di lui. In una corsa in cui è in gioco il tessuto del tempo e dello spazio, devono capire chi ha causato l'esplosione prima che il colpevole torni a finire Camryn e la sua città una volta per tutte.

A Blade So Black di L.L. McKinney
Autoconclusivo

La prima visita degli Incubi è quasi costata la vita ad Alice. Ora è addestrata a combattere creature mostruose nel regno dei sogni oscuri conosciuto come Paese delle Meraviglie, con armi magiche e abilità di combattimento. Ma anche i guerrieri hanno un coprifuoco. La vita nel mondo reale di Atlanta non è sempre così semplice, dato che Alice si destreggia tra una mamma iperprotettiva, una migliore amica che richiede molte attenzioni e un GPA in discesa libera. Tenere a bada gli Incubi sta diventando un lavoro a tempo pieno. Ma quando il misterioso e bellissimo mentore di Alice viene avvelenato, lei deve trovare l'antidoto avventurandosi nel Paese delle Meraviglie più a fondo di quanto non sia mai stata prima. E dovrà usare tutto ciò che ha imparato in entrambi i mondi per non perdere la testa ... letteralmente.

Nightingale di Amy Lukavics
Autoconclusivo 

A diciassette anni, June Hardie è tutto ciò che una giovane donna nel 1951 non dovrebbe essere: indipendente, ribelle, sognatrice. Desidera viaggiare, frequentare il college e scrivere le oscure storie di fantascienza che consumano le sue ore di veglia. Ma ai suoi genitori importa solo di renderla una donna migliore. La madre le insegna ad essere una piccola casalinga perfetta mentre il padre la spinge a sposare il prepotente figlio del suo socio in affari. Quando June si oppone, tutto il suo mondo va in frantumi: la periferia non è l'unica prigione per donne diverse... I genitori di June la affidano al Burrow Place Asylum, alias l'Istituzione. Con le sue condizioni disgustose, lo staff terrificante e le brutali "cure mediche", l'Istituzione prende di mira i segreti più oscuri di June e le sue più grandi paure. E non è da sola. L'Istituzione terrorizza anche la sua fragile compagna di stanza, Eleanor, e le altre donne rinchiuse all'interno delle sue mura fatiscenti. Coloro che osano alzare la voce scompaiono... o peggio. Intrappolata tra una realtà raccapricciante e allucinazioni sempre più sinistre, June non è sicura di dove i suoi incubi finiscano e la vita reale cominci. Ma sa una cosa: per sopravvivere, deve distruggere l'Istituzione prima che le rivendichi tutte.

giovedì 27 settembre 2018

Cover Battle #50: Darkest Minds di Alexandra Bracken

Ciao a tutti! Oggi per Cover Battle parliamo di un best seller mondiale arrivato recentemente in italia in occasione dell'uscita del film. Parlo ovviamente di Darkest Minds, il distopico di Alexandra Bracken che finalmente abbiamo avuto modo di trovare anche nelle nostre librerie dopo tanta attesa. Il libro è uscito in tantissimi paesi e non abbiamo che l'imbarazzo della scelta in quanto a copertine! Personalmente mi piacciono tantissimo la seconda edizione originale e le edizioni legate all'uscita del film, come quella italiana. Non sempre le apprezzo, dipende dalle locandine, ma in questo caso è stato fatto un buon lavoro. E poi Amandla Stenberg la trovo così carina! Quella che mi piace di meno invece è la francese, che mi fa un po' inquietudine lol E voi che ne dite? Qual è la vostra preferita? E quella che vi piace di meno? :)

Originali
 Italiana / Polacca
 Australiana / Francese / Indonesiana
 Olandese / Russa
 Serba / Spagnola / Tedesca

mercoledì 26 settembre 2018

RECENSIONE | Anna di Nicolò Ammaniti

Anna di Niccolò Ammaniti
Autoconclusivo
Einaudi (2015) | 276 pagine |13 euro

Dopo che il mondo è stato devastato da un virus mortale, la popolazione si è ridotta ai soli bambini, gli unici ad essere immuni. Tra loro c'è Anna, che dopo la morte dei genitori e la sparizione di tutti gli adulti è rimasta per quattro anni a vivere al riparo nella casa di famiglia con il fratellino Astor, seguendo le istruzioni che la mamma ha lasciato loro per sopravvivere. Per tutto quel tempo ha nascosto le verità più terribili al fratello, camuffando tutto dietro a storie di mostri terribili e gas velenosi per non farlo avventurare oltre i confini. Ma quando lui misteriosamente sparisce, la ragazza è costretta ad abbandonare l'unica casa che abbia mai conosciuto per mettersi alla sua disperata ricerca. E si ripromette una cosa: se mai riuscirà a trovarlo, insieme lasceranno la Sicilia e andranno nel continente, dove si racconta che ci siano ancora gli adulti, dove forse qualcuno potrebbe aver trovato il vaccino alla terribile 'rossa', dove forse c'è ancora una speranza..

Recensione
Mi ci sono voluti più o meno quindici anni, ma finalmente ho trovato un libro di Niccolò Ammaniti che mi è piaciuto. Io e lui non siamo mai andati d'accordo, fin dal nostro primo incontro con Io non ho paura, letto quando ero ancora una ragazzina. Per qualche strano motivo ho continuato a leggerlo nonostante quella prima esperienza negativa, e nonostante anche tutte le successive lo siano state. Nel corso degli anni mai nessuno dei suoi libri ha guadagnato la promozione da parte mia. Non saprei spiegarvi perchè io abbia continuato ad intestardirmi nel leggerlo. Di solito non lo faccio. Se un autore non mi piace lascio perdere e vado oltre. E lui non mi piaceva. Non mi piaceva come scriveva, come raccontava, il suo essere così schietto e brutale. Non faceva per me. Però le sue idee mi attiravano e quindi continuavo a dargli una possibilità dopo l'altra, con risultati terribili. E poi è arrivata Anna. 

Anna è un post apocalittico con protagonista una ragazzina che deve cavarsela in un mondo alla deriva. Da anni gli adulti sono spariti ed è tutto in mano ai bambini. A prima vista, la trama sa di già visto. Quanti libri ci sono simile a questo? Se siete abituati a leggere molti libri per ragazzi, distopici o post apocalittici, non batterete ciglio. Così ho fatto io all'inizio. In realtà Anna non ha niente di speciale rispetto agli altri libri che raccontano storie del genere. A livello di trama non potrei dire che è migliore di altri o più originale. Però ha una caratteristica in particolare che me lo ha fatto apprezzare. Ammaniti è noto per la crudezza della sua penna, è uno degli aspetti dei suoi romanzi che proprio non mi è mai piaciuto, ma stavolta è stata la sua marcia in più. Perchè non si limita a raccontare le avventure della sua piccola protagonista ma affronta ogni verità scomoda, ogni dettaglio scabroso di un mondo post apocalittico. Cose che di solito non vengono raccontate, su cui di solito non ci si sofferma. Racconta di appartamenti da saccheggiare girando intorno a cadaveri in decomposizione sul divano, della puzza di morte che aleggia ovunque, di fosse comuni, di ossa umane usate come armi o collane. Ed è sconvolgente vedere come per i ragazzi questa ormai sia la vita, la perfetta normalità, mentre noi proseguiamo la lettura inorriditi. Mi è piaciuto anche che abbia gestito il tutto in modo quanto più realistico, per esempio immaginando bande di bambini, i più piccoli, completamente analfabeti e che a malapena sanno parlare, essendo rimasti soli prima di poter imparare a farlo, oppure raccontandoci della prima mestruazione di Anna, un evento che raramente viene affrontato in questo genere di libri. Queste accortezze hanno reso la storia più vera. Meno simile ad un film hollywoodiano, e più ad un ipotetico futuro. Anche l'ambientazione tutta italiana ha contribuito. Di solito queste cose succedono sempre in un mondo lontano, in america o in qualche paese inventato. Stavolta la catastrofe è qui, a casa nostra, e ovunque.

La trama in sè, nonostante non sia particolarmente originale, ha saputo appassionarmi. Il viaggio di Anna è di ricerca e di crescita. Esce dalle sicure mura di casa per ritrovare il fratello, ma poi quel viaggio diventa qualcosa di più: la ricerca di una speranza, di un futuro. E inaspettatamente, quel viaggio le fa anche ritrovare la fiducia nel prossimo. Dopo aver passato tanti anni da sola, dopo tanti brutti incontri, finalmente si aprirà all'amore e all'amicizia. Dovrà imparare a fidarsi dei suoi compagni di viaggio, dovrà imparare ad abbassare la guardia, a farsi aiutare. Ad amare e a lasciarsi amare. Ad amare Coccolone, quell'assurdo cane che prima ha tentato di ucciderla e poi, dopo essere sopravvissuto all'impossibile, ha iniziato a seguirla, con gli occhi grandi e pieni di fiducia, diventando la sua ombra. Un cane che sembra avere sette vite, come i gatti, deciso a dedicare a lei l'ultima rimasta. Ad amare Pietro, quello sciocco ragazzino convinto che un paio di Adidas magiche potranno salvare le loro vite, con la sua fissa per le moto, il suo inspiegabile ottimismo. E gli occhi carichi di amore per lei. Quel genere di amore di cui neppure ti accorgi nemmeno, fino a che non senti il peso della sua assenza. 

Pietro è un personaggio fondamentale, che ho adorato. É arrivato nel momento in cui Anna aveva più bisogno, e in un modo o nell'altro è riuscito a farsi strada nel cuore della ragazzina, diventando indispensabile. Il capitolo dedicato al suo passato è molto duro, ma è sicuramente una delle parti migliori del libro. Ha visto cose terribili, ma nonostante tutto è rimasto un ragazzino solare e vivace, con la passione per la moto, come suo papà, e la testa piena di ricordi di una vita che non tornerà più e di sogni che difficilmente realizzerà. Anche Astor, il fratellino di Anna, è un comprimario adorabile. Guarda il mondo con occhi ingenui, pieni di meraviglia, davanti ad un viscido polipo sulla spiaggia come di fronte a qualche prelibatezza scovata da sua sorella. Nonostante tutto è rimasto un bambino, con i suoi capricci, i suoi desideri, le sue domande. Anna ha fatto di tutto per proteggerlo dal mondo, e questo gli ha permesso di vivere la sua infanzia ancora per un po'. Ma non si può sfuggire per sempre alla realtà e anche lui ad un certo punto è costretto a crescere. 

Il finale è brutale. Netto, improvviso, aperto. Nonostante l'ultima scena sia molto tenera, ho sentito che mi mancava qualcosa. Che ne sarà di Anna? Che ne sarà del mondo? I finali aperti sono una scelta comune a molti scrittori, ma proprio non mi capacito di come si possa lasciare una storia così. Non li sopporto, mi lasciano sempre con l'amaro in bocca e tante domande. Avrei voluto sapere di più, continuare a seguire Anna ancora un po'. A parte il finale in parte deludente, è stata una bella lettura. Appassionante, emozionante, commovente, dolorosa. Forse io e Ammaniti abbiamo fatto pace. Forse Anna ci ha fatto ritrovare. Non so se continuerà, o se presto torneremo a litigare... ma avremo sempre Anna.

 
½ Non male  

"Quando sei assetata non sperare che piova. Ragiona e cerca una soluzione. Chiediti: dove posso procurarmi dell’acqua potabile? È inutile sperare di trovare una bottiglia in un deserto. Le speranze lasciale ai disperati. Esistono le domande ed esistono le risposte. Gli esseri umani sono capaci di trasformare un problema in una soluzione."

martedì 25 settembre 2018

Chi ben comincia #30: Il malefico caso Alastor contro Redding di Alexandra Bracken

Ciao a tutti! Oggi in Italia esce uno dei libri che personalmente attendevo di più per questa stagione autunnale! Il battello a vapore continua a deliziarci con titoli interessanti e stavolta tocca al promettente libro fantasy middle grade firmato da Alexandra Bracken, autrice di The Darkest Minds. É già nelle vostre wishlist vero? Se non fosse così, basterà di certo l'incipit a convincervi a dargli una possibilità!

Il malefico caso Alastor contro Redding di Alexandra Bracken
Prosper Redding #1
Esce in Italia il 25 settembre con Il battello a vapore

Può esserci di peggio che ritrovarsi preda di un vendicativo spirito maligno che vuole distruggere tutta la tua stirpe. Lo sa bene Prosper Redding, pecora nera della sua illustre e blasonata famiglia, che da secoli vanta solo figure vincenti. A un soffio dai suoi tredici anni, scopre che l'incredibile fortuna dei Redding è legata al patto che il suo bis-bis-avolo stipulò - e poi ruppe - con un maleficente, uno spirito maligno che concesse splendore e successo in cambio di eterna servitù negli inferi. Sfortunatamente il demone Alastor non si rivela un tipo facile al perdono e, dopo tre secoli dall'incantesimo che avrebbe dovuto annientarlo, si risveglia dentro il corpo del ragazzo a reclamare vendetta. Prosper ha poco tempo per cacciare fuori di sé il malefico ospite, e deve riuscirci senza firmare nessun contratto. Perlomeno senza clausole di eterna servitù, se possibile.

 

Accendi una candela e avvicinati allo specchio. Il tempo sta scadendo, e non possiamo ritardare. In un altro tempo, in un altro mondo, non saresti valso neppure il mio più lieve battito di ciglia. Tuttavia, neppure io posso rompere i termini del nostro contratto. Quindi se ti consideri abbastanza incosciente da continuare, ci sono tre cose che devi sapere. Tre lezioni che devono essere ascoltate, rispettate, ricordate. Un giorno potrebbero rivelarsi cruciali per la tua sopravvivenza, umano. Che tu mi dia ascolto o no, è una tua scelta. Non ho mai avuto il tempo di sopportare gli sciocchi. La prima regola è che non ci si può mai fidare di un Redding. Quella famiglia sibila bugie tra i denti e poi chiede pietà fino a che le loro lingue non si stancano. Non cedere. Copriti le orecchie, gli occhi, e blocca la loro puzza di codardo. Sono il tipo di esseri umani che spezzano un contratto scritto con il sangue nel momento in cui temono per la loro fortuna. La loro tradizione è una sciocchezza. Non sono la tua famiglia. Ascoltami. Bada bene, perchè la luce si affievolisce e la nostra ora si avvicina. I Reddings ti diranno che sono stati trattati ingiustamente, che sono stati fraintesi. Ti diranno che sono un bugiardo, un imbroglione e un mascalzone. Ma non dimenticare che anche mentre dormivo, mi temevano. Come dovresti fare tu. La seconda cosa che devi capire è che la mia è una tradizione di vendetta. E la terza: qualsiasi cosa io ti do, posso riprendermela, e lo farò. Che, nel caso dei Redding, è tutto.

Traduzione di I libri sono un antidoto alla tristezza

Top Ten Tuesday #26:Ten Books By My Favorite Authors That I Still Haven’t Read

Ciao a tutti! Oggi è martedì quindi è tempo di Top Ten Tuesday! Il tema stavolta sono i libri che ancora non abbiamo letto tra quelli dei nostri autori preferiti. Sarebbe bello non avere arretrati, almeno tra i nostri autori del cuore, ma è decisamente un desiderio utopico. Soprattutto se seguite molti autori prolifici, come capita a me. Troppi libri, troppo poco tempo, troppi pochi soldi. Quando ci saranno giornate da 48 ore ne parliamo!

Iniziamo con quella che è una mia grandissima mancanza: non ho ancora letto la serie poliziesca firmata sotto pseudonimo dalla mia amata Rowling. Ho Il richiamo del cuculo che aspetta in libreria da una vita! Nel frattempo mi pare che ne siano usciti almeno altri tre. É anche vero che non è proprio il mio genere preferito, ma la curiosità c'è. Con i libri di Cecelia Ahern sono rimasta un po' indietro e ne ho da leggere ancora un paio. Quello che mi preme di più però è Lyrebird, che oltrettutto uscirà a breve anche in Italia. Pensate che l'avevo preordinato quando era uscito in inglese e poi è rimasto lì. Che vergogna. A.G. Howard sforna libri piuttosto velocemente, quindi sono rimasta indietro anche con lei. Roseblood è quello che voglio recuperare al più presto. Lo stesso vale per Sophie Kinsella. Mi mancano gli ultimi due o tre libri usciti e quello che mi ispira di più è La mia vita non proprio perfetta. Autori prolifici e dove trovarli.
L'anno scorso ho riletto tutta la serie del cimitero dei libri dimenticati di Zafòn, ma ne ho lasciato indietro uno, Il labirinto degli spiriti, scoraggiata dalla mole possente. Nonostante ami follemente la serie, ho finito per rimandare e ovviamente è ancora lì. Sono proprio una sciagurata. Ho seguito con costanza Glenn Cooper per parecchi anni, ma ad un certo punto mi sono persa per strada. Devo ancora finire la serie Dannati, e vorrei iniziare al più presto quella nuova che inizia con Il segno della croce. Eoin Colfer è un altro di quelli che scrive a macchinetta e ci sono un sacco di suoi libri, anche vecchi, che ancora non ho letto. Tra loro mi sono ripromessa di leggere in particolare la saga di T.E.M.P.O. di cui mi hanno parlato molto bene!  
Passando poi ai libri in inglese, dopo aver amato Invictus sono andata a controllare se ci fossero dei vecchi libri di Ryan Graudin ancora inediti da noi e ho scoperto che esiste una duologia sulle fate, All that Glows, che è finita dritta in wishlist. Anche per quanto riguarda Marissa Meyer ho alcuni libri ancora da leggere, tra cui Renegades, di cui uscirà presto il seconda capitolo oltretutto. Neppure la mia amata Meyer si è salvata. Ho letto tutti i libri di Sandy Hall usciti, anche quelli inediti in italia, mi manca però l'ultimo uscito, A Prom to Remember. Spero di mettermi a pari con tutte queste interessanti letture!  
E voi? Avete arretrati tra i libri dei vostri autori preferiti? :)

lunedì 24 settembre 2018

RECENSIONE | Persi di vista di Yaёl Hassan e Rachel Hausfater

Persi di vista di Yaёl Hassan e Rachel Hausfater
Autoconclusivo
Il battello a vapore (2018) | 13 euro | 185 pagine
Libro fornito dalla casa editrice

Per una volta Sofiane è felice di restare in città durante le vacanze estive. Anche la sua ragazza Anne-Sophie non ha in previsione vacanze e lui spera di passare un sacco di tempo insieme a lei prima dell'inizio della scuola. I suoi piani però vengono bruscamente sconvolti. Non solo Anne-Sophie parte all'improvviso per una lunga vacanza in Spagna, ma fa promettere al ragazzo di occuparsi del lavoretto estivo che si era trovata: leggere a voce alta per un'anziana signora ipovedente. Il primo incontro con Régine, solitaria e facoltosa, non è dei migliori, ma poi lei prende in simpatia quel ragazzino intelligente a cui la vita non ha mai offerto molte possibilità. Giorno dopo giorno, Sofiane è sempre più impaziente di tornare dalla sua nuova amica e passa con lei molto tempo, scoprendo la magia dei libri e ampliando i suoi orizzonti. Se da un lato lei lo spinge a studiare e a scoprire il mondo, dall'altro lui la sprona a riprendere i contatti con la famiglia, da cui si è allontanata da tanto tempo...
 Recensione
Prima di iniziare a parlare di questo libro, vorrei spendere qualche parola per elogiare la bella iniziativa a cui ha aderito Il battello a vapore con questo titolo. Dovete sapere che Persi di vista è un libro ad 'alta leggibilità', cioè è stato curato a livello di impaginazione e di grafica per adattarsi al meglio alla lettura da parte di chi ha disturbi dell'apprendimento come dislessia o disgrafia. Nello specifico, utilizza un font che si chiama leggimi, che è stato studiato appositamente dalla Sinnos editrice da un team di neuropsichiatri, insegnanti e logopedisti e oggi viene usato in questo genere di pubblicazioni. In più ci sono tutta una serie di accorgimenti, come interlinea e spaziatura più ampie, parole che non vengono mai divise per andare a capo, testo sempre allineato a sinistra e illustrazioni che non interrompono il testo, per permettere a chi ha questo genere di problemi di leggere con qualche difficoltà in meno. Penso che sia una grande iniziativa e spero che anche altre case editrici, soprattutto quelle che si occupano di ragazzi, seguano l'esempio di Il battello a vapore per aiutare i lettori affetti da questi disturbi.

Persi di vista racconta una storia molto delicata, quella dell'amicizia tra Sofiane, un ragazzino provenienti dai quartieri popolari, e Régine, un'anziana signora ipovedente. Due sconosciuti che si ritrovano, completamente per caso, uno sulla strada dell'altra, finendo per diventare inseparabili, sviluppando un rapporto che assomiglia tanto a quello tra una nonna e un nipote, che va a colmare un vuoto nelle rispettive vite. La loro amicizia non inizia proprio sotto una buona stella. A Sofiane non va per niente di passare tutta l'estate con una vecchia signora, per di più a leggere noiosi tomi polverosi. E poi lei parla complicato, usa parole che lui non ha mai nemmeno sentito e sembra giudicarlo ad ogni passo. E se qualche suo amico dovesse scoprirlo? Régine dal canto suo è decisamente indispettita quando alla sua porta si presenta un ragazzino dall'aria annoiata invece della deliziosa e studiosa ragazza con cui aveva preso accordi. E poi in fondo cosa ne capisce lei di giovani? Sempre concentrati sui loro cellulari e così poco consapevoli di tutte meraviglie che li circondano. Dopo un inizio tumultuoso però tra i due scatta una certa sintonia. Sofiane scopre che la vecchia signora non è così male, che leggere gli piace e che lei ha un sacco di storie da raccontargli e di cose da insegnargli. E poi lei gli sembra così sola. Allo stesso modo, Régine inizia ad aprirsi al mondo, uscendo dal guscio di solitudine in cui si era rinchiusa con l'arrivo della vecchiaia e della malattia. Sofiane riaccende in lei il desiderio di essere migliore, e lo stesso fa Régine con lui. Il rapporto bellissimo tra questi due scalda il cuore.

Quante volte sentiamo qualche vecchietto brontolare che i giovani d'oggi non capiscono niente? E quante altre succede l'esatto contrario? Ma sono solo punti di vista diversi. La verità è che abbiamo solo da imparare gli uni dagli altri. E questo è esattamente quello che succede a Sofiane e Régine. Due anime solitarie che si sono trovate, dandosi sollievo a vicenda. Da una parte un ragazzo proveniente da una famiglia a pezzi, genitori assenti, nessun affetto, nessun aiuto, dall'altra una donna anziana che ha lasciato che l'amore della sua famiglia le scivolasse via dalle mani, rifugiandosi tra i libri, l'arte e la carriera. Il loro incontro è voluto dal destino e li porta a fare una cosa che finora non avevano mai avuto il coraggio di fare: vivere davvero. Smettere di lasciare che la vita scorra loro davanti. Smettere di sperare che andrà meglio senza fare nulla. Smettere di crogiolarsi nella solitudine e ritrovare l'affetto e l'amore che manca loro da tanto tempo. Dovevano incontrarsi. Vedere negli occhi dell'altro la stessa solitudine e tristezza è stato ciò che ha fatto scattare il cambiamento, che ha dato ad entrambi la forza.   

La narrazione prosegue con un alternarsi di punti di vista molto fitto. Sofiane e Régine raccontano la loro storia con capitoli brevi che danno l'idea di una lunga discussione tra i due. Iniziano parlando di libri e si ritrovano ad esaminare le loro vite e a riflettere sulle loro scelte passate e future. Breve, si legge in un soffio e ti lascia la sensazione di avere appena avuto una bella conversazione con due amici. Delicato, affronta moltissimi temi in modo sensibile ed intelligente. É un libro per ragazzi che può dare spunti interessanti anche agli adulti, che spinge due diverse generazioni a mettersi a confronto.  


½ Non male

"Quel libro, mi consola un po'. Proprio me, a cui non è mai piaciuto nessun libro. Ma quello non è un libro... è un amico. Un po' come la signora Wiener. Non proprio, non un'amica, non esageriamo! Dopo tutto è solo un'anziana signora un po' stramba che mi paga perchè la aiuti a ingannare il tempo. In ogni caso, stranamente, mi manca un po'. Anche se me ne vado in giro con gli amici, vado a fare il bagno, gioco a calcio, guardo la tele, i miei pensieri tornano a lei."