Logo-blog-6

martedì 24 maggio 2022

RECENSIONE | Dragon Pearl di Yoon Ha Lee

Dragon Pearl di Yoon Ha Lee
Dragon Pearl #1
Giunti (2020) | 336 pagine | 16 Euro

All'apparenza sembra una ragazza come molte altre, ma nel sangue della tredicenne Min in realtà scorre potente la magia delle volpi, creature sovrannaturali capaci di cambiare aspetto. Lei e i suoi simili non sono però visti di buon occhio, così nascondo le loro doti, fingendosi persone ordinarie. Min non sopporta di essere costretta a nascondersi, non vede l'ora di andare via di casa e allontanarsi dalla sua oppressiva famiglia, per arruolarsi nelle Froze Speciali e viaggiare per i Mille Mondi, proprio come suo fratello maggiore Jun. Ma quando le arriva notizia che il fratello è scomparso ed è ricercato in quanto disertore, lei capisce che non può ritardare ancora la sua partenza. Armata solo dei suoi poteri e di tanta determinazione, riuscirà a imbarcarsi e a infiltrarsi nelle Forze Speciali, prendendo le sembianze di un cadetto morto e alleandosi con il suo fantasma per portare a termine le rispettive missioni. Riuscirà a trovare Jun?

Recensione

Ho deciso di leggere questo libro per tre motivi. Uno. Anche se non sono una grande fan della fantascienza, spesso i libri per ragazzi di questo genere mi piacciono. Due. É stato uno dei libri che abbiamo scelto di leggere con il mio gruppo di lettura. Tre. Ha avuto la santa benedizione di Rick Riordan in persona. Si tratta infatti di uno dei libri pubblicati per la collana Rick Riordan Presents, che seleziona middle grade a tema mitologico e dal suo lancio nel 2018 ha già una trentina di titoli all'attivo. Ad oggi questo è l'unico arrivato in italia, tra parentesi. Vogliamo fare qualcosa?? Purtroppo, devo ammetterlo: questa volta Rick mi ha tradito. Il libro è stata una cocente delusione.

Dragon Pearl è uno sci-fi middle grade ispirato alla mitologia coreana. La protagonista è Min, una spumeggiante tredicenne che appartiene ad una famiglia molto numerosa e... misteriosa. Sono volpi, creature dotate di grandi poteri. In una galassia sconfinata, in cui la presenza di varie creature sovrannaturali è la normalità, loro si ritrovano comunque a doversi nascondere perchè i loro poteri influenzano l'aspetto e la percezione, rendendole, secondo i più, creature inaffidabili e truffaldine. Quindi divieto assoluto di usare i poteri o trasformarsi. Divieto che ovviamente non viene seguito neanche per sbaglio dalla nostra Min, che è molto fiera di ciò che è e di ciò che sa fare ed è assolutamente contraria a nascondersi. Ma appena avrà l'età giusta si allontanerà da tutto questo e seguirà il fratello nelle Forze Speciali, viaggerà per tutta la galassia e sarà libera. Tutto molto bello, certo. Finchè il fratello non sparisce nel nulla, portando con sè un'accusa di tradimento che fa di lui un disertore. Da quel momento Min finirà in una sequenza di avventure improbabili, nella speranza di salvare il fratello e riabilitare il nome della famiglia. 

Dico la verità, alcune scene sono veramente senza senso e ci sono delle scelte narrative davvero traballanti. Un esempio dalle primissime pagine. Min e la sua famiglia ricevono la visita di un ufficiale delle Forze Speciali, venuto a portare delle comunicazioni. Min, che deve mantenere segreti i suoi poteri, cosa per cui la madre si raccomanda fino alla nausea, si trasforma in un tavolo per ascoltare la conversazione, si arrabbia a causa di ciò che sente e torna umana davanti a lui, facendo sgamare tutta la sua famiglia. Ha senso? No. Min è un personaggio che si butta a capofitto in ogni situazione, sperando di cavarsela solo grazie ai suoi poteri, senza riflettere o pianificare, ma quasi sempre se la cava solo per pura fortuna o deve essere aiutata. Si lascia dietro una scia di distruzione non indifferente. Come personaggio non mi è proprio piaciuta e le sue scelte sono veramente una più azzardata dell'altra. La trama è molto forzata e piena di buchi narrativi. É tutto troppo semplice. Le serve una navetta? Servita su un piatto d'argento. Deve fuggire? Risolto. Deve scoprire una certa cosa? Tac, eccola qui. Le cade tutto dal cielo.

Un punto di forza è sicuramente il mix di fantascienza e mitologia. Le creature sovrannaturali e le storie folkloristiche a prima vista potrebbero essere una nota stonata in una storia sci-fi, invece si amalgamano bene, creano un worldbuiling molto interessante, anche se un po' scarno. Avrei voluto saperne di più, soprattutto per quanto riguarda le varie creature sovrannaturali e i loro poteri. Mi è sembrato tutto troppo superficiale, solo abbozzato. Ho riscontrato lo stesso problema anche nei personaggi secondari: interessanti, ma poco approfonditi. Anche l'antagonista è piuttosto scialbo e le rivelazioni finali erano piuttosto prevedibili. Lo stile non è dei più scorrevoli. Ho fatto parecchia fatica a finire il libro e me lo sono trascinata dietro per un po' perchè mi stava annoiando terribilmente. Ho trovato la narrazione un po' fredda e piatta. Non ho sentito emozioni, neppure in momenti che volevano essere molto toccanti e delicati. E io sono una che piange anche guardando le pubblicità.

Nato come autoconclusivo, è stato poi arricchito di un sequel/companion novel: Tiger Honor. La storia prosegue, ma ora a raccontarla c'è Sebin, il nipote dell'antagonista. Non sono ancora sicura di volerlo leggere, credo che non sia essenziale, ma sono curiosa di vedere se il worldbuilding viene ampliato. C'era del buon materiale di partenza, ma ne è uscito un libro mediocre. Un vero peccato!


Così così

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver letto il mio post ❤
Lascia un commento se ti va!