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venerdì 4 giugno 2021

RECENSIONE | Il castello invisibile di Mizuki Tsujimura

Copertina Il castello invisibile di Mizuki Tsujimura

Il castello invisibile di Mizuki Tsujimura
DeA Planeta (2019) | 462 pagine | 18,50 euro

Da qualche tempo Kokoro, tredici anni, si rifiuta categoricamente di andare a scuola e passa le sue giornate solitarie chiusa in camera, sperando che tutti si dimentichino della sua esistenza. Sono successe cose brutte, cose che non ha il coraggio di affrontare. Ma poi un giorno accade un fatto straordinario: lo specchio della sua camera si illumina, la superficie diventa liquida e attraversandolo si trova in un magnifico castello. Ad accoglierla ci sono altri sei coetanei e una bambina che indossa sempre una sinistra maschera da lupo. La bambina rivela loro che sono stati scelti per un bizzarro gioco: hanno un anno di tempo per usare il castello a loro piacimento per cercare una chiave magica, che esaudirà un loro desiderio. Questo evento incredibile cambia la vita di Kokoro. Finalmente ha un motivo per alzarsi, ha degli amici, ha un obbiettivo. Non sa bene quale potrebbe essere il suo desiderio, ma si godrà ogni minuto nel castello. E forse capirà un po' più se stessa.

Recensione

Quando devo recensire un libro che mi è piaciuto tanto sono sempre un po' in difficoltà. Sicuramente è più semplice demolire, perchè le cose negative saltano all'occhio più facilmente e ti fanno pure un po' arrabbiare, mentre quelle positive spesso hanno bisogno di riflessione ed elaborazione, perchè è complicato elaborare i sentimenti. Per questo libro mi sono servite due letture prima di sentirmi pronta a parlarne ma ora posso senza ombra di dubbio dire che è uno dei migliori libri che ho letto negli ultimi anni. Non perfetto, a malincuore, ma sorprendente e inteso. Ho qualche sospetto che diventerà uno di quei libri che di tanto in tanto mi rileggo per farmi una coccola, o quando entro nel blocco del lettore. Un must have di I libri sono un antidoto alla tristezza. L'ho preso in prestito in biblioteca la prima volta, ma fortunatamente l'ho trovato usato su Libraccio e ora ho la mia copia, pronta per essere letta e riletta.

La protagonista è Kokoro, una ragazzina di tredici anni che da qualche tempo si rifiuta categoricamente di andare a scuola. Se ne sta rintanata in casa, non esce mai, si è liberata del cellulare e soffre di terribili attacchi di panico e di mal di pancia lancinanti. Qualcosa che va oltre il suo controllo. Ovviamente c'è un motivo: una brutta storia di bullismo. Ma la paura è così grande che non riesce a confessarlo nemmeno ai suoi genitori, che cercano con pazienza di trovare una soluzione adatta a lei. La spingono di parlare con i professori, le propongono di cambiare scuola o di frequentare un tipo di istituto pensato proprio per chi ha i suoi problemi, la invitano ad uscire anche solo per una passeggiata. Tutto per spingerla ad uscire dal suo isolamento. Ma nonostante tutti siano veramente gentili ed accomodanti con lei, trovano solo un muro. Tra i genitori e gli insegnanti e Kokoro si crea così una situazione complicata. Gli adulti non sanno più cosa fare, come reagire, come aiutarla, la ragazzina d'altra parte teme di averli delusi e si vergogna molto di se stessa, il che la spinge a chiudersi sempre di più in se stessa.

Non so se lo sapete ma in Giappone questo fenomeno in realtà è piuttosto comune. I giovani giapponesi sono sottoposti fin da molto piccoli a stress, aspettative, ansia. Fallire porta grande vergogna. A volte c'è chi non resiste alle pressioni e in seguito ad un brutto trauma o ad un fallimento o ad una qualsiasi situazione spiacevole reagisce isolandosi completamente per mesi o addirittura per anni. Rifiutano di andare a scuola o a lavoro, rifiutano di uscire, rifiutano qualsiasi contatto sociale. Vengono chiamati hikikomori. 

Nel libro ci vengono presentati alcuni personaggi uniti da questa problematica e nel corso del tempo ci viene raccontata la storia di ognuno di loro. Sono tutti diversi, per carattere, situazione sociale o familiare, e i motivi che li hanno spinti all'isolamento sono diversi. Questo a dimostrare che è un probema molto difficile da trattare e che non ha un fattore scatenante uguale per tutti. Ogni caso è a sè e deve essere trattato di conseguenza. Inizialmente Kokoro e i suoi compagni, nonostante si trovino davanti ad un castello, un mistero, una caccia al tesoro e la promessa di un desiderio, restano ancorati alla loro condizione. Usano il castello come un prolungamento della loro cameretta, spesso isolandosi dagli altri. Piano piano però le cose cambiano ed è un momento molto importate. Iniziano a socializzare, a cercarsi, a confrontarsi sulle proprie vite. A mettere da parte la vergogna, il senso di colpa. Diventano amici.
I personaggi, la loro evoluzione personale e il gruppo che si crea
, sono alcuni dei punti forti.

Ecco invece quello che per me è l'unico grande difetto : la prima parte è molto lenta. Nonostante la presenza di un castello misterioso da esplorare, la vita di Kokoro resta la stessa. Invece di chiudersi in casa, si chiude nella sua camera al castello. Il rapporto con gli altri ragazzi è un po' freddo e distaccato e ci vuole tempo prima che creino un legame. Mentre la lettura va avanti ti viene quasi voglia di prenderla per le spalle ed urlarle di darsi una mossa. C'è un castello! Un castello magico e misterioso! Una partenza lenta, ma vale la pena portare un po' di pazienza, perchè poi la trama che viene sviluppata è una vera bomba. Sarete ripagati. Ho arrancato qualche giorno all'inizio ma quando la storia è entrata nel vivo non sono più riuscita a staccarmi.

La trama è un intreccio meraviglioso, il punto forte del libro. Più cercavo di capire il mistero nascosto dietro al castello magico, meno riuscivo a prevedere i risvolti e gli sviluppi della storia. L'emblematica figura della bambina lupo mi ha regalato ancora più suspanse e un pizzico d'inquietudine. Un personaggio davvero difficile da interpretare. Buona? Cattiva? Sempre sfuggente, elusiva, sinistra. Amo questo genere di personaggi. Il finale per me è stato veramente sorprendente. Bello, poetico, commovente. Mi ha emozionato tantissimo. Ho pianto un sacco, Una svolta inaspettata che ha reso Il castello invisibile una piccola perla, garantendogli un posto nel mio cuore. Una storia di amicizia, accettazione di sè e dei propri limiti.
Non c'è vergogna nel fallimento, non c'è vergogna nel richiedere aiuto.
L'importante è affrontare sempre ciò che ci fa paura.

Bellissimo!
❤❤❤❤❤

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