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lunedì 25 marzo 2019

Dal libro al film #16: Ogni giorno

Dopo un secolo, riprendo in mano la rubrica dedicata ai film! E visto che recentemente ho finalmente terminato la serie di Levithan Ogni giorno ho pensato di ricominciare proprio parlandovi del film che ne è stato tratto, che per me è stato uno dei più attesi del 2018! In realtà non gli è stata data molta attenzione, nè in patria, dove ha incassato appena 6 milioni, nè tantomeno da noi, dove non ha neanche sfiorato il mezzo milione. Ne ho sentito parlare davvero poco, ed è un peccato. Anche se rispetto al libro ha sicuramente i suoi difetti e ha subito numerosi cambiamenti, contribuisce a lanciare un bel messaggio e a mostrare l'amore come qualcosa che va oltre l'orientamento sessuale e il corpo.  L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU LIBRI E FILM!

Ogni giorno (Every Day) | 2018
Diretto da Michael Sucsy 
Prodotto da FilmWave, Likely Story, Metro-Goldwyn-Mayer
Durata 97 minuti
Tratto da Ogni giorno di David Levithan 

Ogni giorno racconta la storia di Rhiannon, una ragazza di 16 anni innamorata di “A”, l’anima gemella che ogni giorno abita un corpo differente. Grazie alla loro sintonia, Rhiannon e A si incontrano tutti i giorni, senza sapere cosa o chi avranno di fronte il giorno successivo. Col crescere del loro sentimento, realizzare di dover amare una persona differente ogni 24 ore diventa sempre più impegnativo, fino a quando saranno costretti a prendere una decisione che cambierà le loro vite per sempre.  


Ho atteso con molta ansia questo film. Il trailer faceva ben sperare e il risultato finale è stato soddisfacente. La lacrimuccia è arrivata puntuale e questo è sempre un buon segno. Se non piango, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Di differenze con il libro ce ne sono molte, ma me lo sono proprio goduto senza pensarci, anche se alcune mi hanno infastidito più di altre. Inizio dicendo che il cast è approvato. Angourie Rice (Spiderman Homecoming) nei panni di Rhiannon è adorabile. Non ricordo descrizioni specifiche, ma me la sono sempre immaginata piccola, minuta e bella come una bambola, una di quelle di porcellana che puoi rompere in un attimo. Lei è riuscita molto bene a trasmettere la fragilità del suo personaggio, una ragazza che si sottomette ad una relazione sbagliata pur di aggrapparsi a pochi attimi di felicità, ma che dentro sta per esplodere, tanta è la sua voglia di vivere. Anche Justin è stata una scelta molto azzeccata. Justice Smith (Jurassic World, Detective Pikachu) è riuscito a dargli quell'espressione di annoiato menefreghismo che avevo immaginato per lui. Nathan interpretato da Lucas Jade Zumann (Chiamatemi Anna) è una delle cose più belle del film e avrebbe meritato più spazio. Da segnalare che Lui, Justice e Angourie hanno dovuto affrontare una doppia prova: interpretare il loro personaggio e poi A. Non è facile far arrivare al pubblico un cambiamento del genere, che non tocca l'aspetto fisico, ma solo la personalità, ma loro sono stati molto bravi in questo! Non mi ha particolarmente fatto impazzire Debby Ryan (Insatiable) nel ruolo della sorella di Rhiannon. C'è da dire però che visto che nel libro non la vediamo mai, non avevo una base su cui appoggiarmi.  Per la prima volta nella storia del cinema abbiamo avuto un protagonista interpretato da una quindicina di attori diversi e la cosa mi ha divertito un sacco. Come nel libro, i ragazzi e le ragazze di cui A prende in prestito la vita sono molto diversi tra loro, per sesso, colore della pelle, taglia. Credo abbiano scelto una bella gamma di attori. Essendo uno dei punti centrali della storia, tenevo molto a questo aspetto e non sono stata delusa. Oltretutto credo sia stata per loro una bella prova, visto che sono tutti giovanissimi e alle prime armi. Tra i nomi più noti forse avrete riconosciuto Jacob Batalon, che recita al fianco di Tom Holland nel più recente Spiderman, o Ian Alexander, che è uno dei protagonisti della famosa serie The OA.

E ora approfondiamo un po' le differenze tra libro e film. Una cosa che salta molto all'occhio è che mentre il libro segue solo il punto di vista di A e vediamo Rhiannon solo quando è in sua compagnia, nell'adattamento i loro pov sono alternati. Li seguiamo entrambi e ci vengono mostrate le loro vite anche quando sono lontani uno dall'altro. Questa scelta ha dato una panoramica più ampia alla storia. Oltretutto visto che esiste anche un libro che racconta la vicenda dal punto di vista di lei, è stata una buona idea sfruttarlo per coinvolgerci il più possibile. Rispetto al libro, il film si concentra molto più sul lato romantico, trascurando un po' la componente fantastica. Questo dipende soprattutto dal fatto che il personaggio del reverendo Poole, l'antagonista della storia, è stato eliminato, e con lui gran parte della tensione. Nel libro Poole aiuta Nathan dopo la sua 'possessione', lo usa per cercare di avvicinarsi ad A perchè ha capito chi è. Perchè è come lui. Un colpo di scena non indifferente, di cui ho sentito un po' la mancanza. Questa scelta non mi ha resa molto felice, dico la verità, ma credo di comprenderne il motivo. Nel primo libro della serie Poole ha un ruolo marginale, è presente ma solo alla fine si svela. Per tutta la vita A si è chiesto se ci fossero altri come lui e la risposta che ottiene è la spinta che poi tiene in piedi la trama del seguito. Credo che il film sia sempre stato pensato come un autoconclusivo, e inserire Poole voleva dire mettere le basi per un seguito che non ci sarebbe stato. Per cui risultava superfluo. Mi sarebbe piaciuto vederlo all'opera, ma comprendo la scelta.   

Sullo schermo abbiamo conosciuto molto meglio la famiglia di Rhiannon. Nel libro sua sorella è già al college, mentre nel film vanno alla stessa scuola e hanno un legame molto forte. É lei l'unica a cui Rhiannon cerca di raccontare di A, anche se con pessimi risultati. Nel libro i suoi genitori sono molto marginali e li vediamo raramente, al contrario nel film vengono esposte le loro dinamiche familiari in modo più chiaro, e vengono approfonditi i rapporti tra loro, in particolare quello tra Rhiannon e il padre. Era una lacuna del libro che è stata sanata, una modifica a fin di bene. Dare alla protagonista un contesto familiare più definito è stata una buona mossa. Parlando di modifiche, ce n'è stata una che invece non mi è proprio andata giù: la questione, molto spinosa, della permanenza nei corpi altrui. Nel libro A non può rimanere più di un giorno e anche se potesse non lo farebbe, perchè sarebbe come rubare la vita al suo legittimo proprietario. É un problema che nel libro viene trattato abbondantemente, soprattutto dopo l'entrata in scena di Poole, che al contrario non si fa scrupoli nel fare tutto ciò che vuole. L'ultimo libro è proprio incentrato sulla contrapposizione tra A e Poole e il loro modo di rapportarsi con i loro 'ospiti'.  Nel film, al contrario, A rimane nel corpo di un ospite per ben due volte, anche se titubante. La prima in quello di Kelsea, una ragazza aspirante suicida. Per aiutarla, si obbliga a restare nel suo corpo un giorno in più, per poter chiedere aiuto al padre al suo ritorno dal turno di notte. La seconda in quello di Alexander (che nel libro è un ragazzo qualunque, mentre nel film è uno degli amici di Rhiannon), in cui rimane per diverso tempo, illudendosi di poter avere una vita normale. Totalmente fuori dal personaggio. A non l'avrebbe mai fatto, neanche per poco. Va contro tutto ciò che lui è. Questo è sicuramente il cambiamento che mi ha fatto più storcere il naso. Non ho apprezzato neppure l'idea che A abbia un account instagram in cui carica un selfie ogni giorno, vita dopo vita. Non è proprio da lui, visto che nel libro sta sempre attento, in modo quasi maniacale, a non lasciare nessuna traccia. Ha una casella mail a cui si collega quando ne ha modo dai computer o cellulari altrui, ma sempre facendo attenzione a fare log out alla fine, ma un account instagram del genere potrebbe essere davvero compromettente. Ultima differenza su cui mi soffermo: la rottura tra Justin e Rhiannon. Sulla carta è veramente terribile. Lei inizia a frequentare A in segreto e viene beccata a baciarlo proprio da Justin, che non la prende molto bene e inizia a parlare male di lei, raccontando a tutti del suo tradimento. A scuola per un po' tutti la guardano storto, le urlano volgarità e le fanno subire la classica gamma di angherie da scuola americana. Nel film, Rhiannon si allontana da Justin quando inizia ad avere dei dubbi su di lui e la cosa si risolve abbastanza pacificamente. Hanno reso tutto meno pesante e drammatico.  

Nonostante le differenze, sono felice che lo spirito del libro sia arrivato sul grande schermo intatto. É la cosa che conta di più. Il film, come il libro, dipinge una serie di personaggi diversi ed unici. A prende in prestito il corpo di ragazzi e ragazze di ogni tipo, diversi nell'aspetto, nell'etnia, nell'orientamento sessuale. Le loro vite sono diverse, i loro corpi sono diversi. Desiderano uomini, donne, a volte entrambi, a volte nessuno. Hanno problemi emotivi o psicologici, disabilità. La loro diversità li rende speciali, ma allo stesso tempo tutti uguali, con gli stessi diritti di essere felici e di amare. Ogni giorno ci mostra l'evoluzione di un amore che è completamente slegato da etichette. A non pensa a se stesso come uomo o donna, e lentamente Rhiannon inizia a fare lo stesso. Questa storia è un inno alla diversità ed era importante che il film portasse con sè questo messaggio. Sono uscita del cinema contenta, nonostante qualche modifica mi abbia fatto arricciare il naso. Qualcuna l'ho approvata, qualcuna no, ma tirando le somme i pregi vincono sui difetti e il risultato è un film piacevole, romantico, che intrattiene e fa riflettere su molte questioni. Sono felice che abbia raggiunto un pubblico più ampio!   

Curiosità
- Justice Smith, l'attore che interpreta Justin, sarà il protagonista della trasposizione cinematografica di Raccontami di un giorno perfetto.
- La sceneggiatura del film è stata curata da Jess Andrews, autore del libro Quel fantastico peggior anno della mia vita (Einaudi, 2015) diventato poi anch'esso un film!
- Il film è stato girato a Toronto.
- La canzone portante della colonna sonora è What about us di P!nk.
- Sono 15 gli attori che interpretano A nel corso del film.

2 commenti:

  1. Sebbene la trama ricordi un po' una situazione già vista parecchie volte - la protagonista che ogni giorno si sveglia in un corpo diverso - devo ammettere che Ogni giorno sembra aver risolto bene tale spunto! Non ho ancora avuto l'occasione di leggere il libro o guardare il film, ma sicuramente recupererò entrambi il prima possibile!

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    1. E' una storia decisamente originale! Ti consiglio di leggere prima il libro comunque, è sempre meglio *_*

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Grazie per aver letto il mio post ❤
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