Paper Princess di Erin Watt
The Royals #1
Sperling & Kupfer (2017) | 354 pagine | 14,90 Euro
Ella non ha mai conosciuto suo padre e dalla morte della madre è rimasta sola al mondo, così ha dovuto imparare in fretta a cavarsela, senza contare su nessuno. L'unica cosa che vuole è raggiungere il diploma e poi andarsene, ma nel frattempo la sua unica possibilità per mantenersi è lavorare come spogliarellista. Finchè un giorno non compare nella sua vita Callum Royal, un uomo distinto e affascinante che le rivela di essere stato nominato come suo tutore da suo padre, da poco venuto a mancare. Ella non ha la minima intenzione di seguirlo, ma scopre presto di non avere molte alternative. Callum le offre una vita tranquilla, un'istruzione sicura e più soldi di quanti abbia mai visto. Tutto quello che deve fare è resistere fino alla fine del liceo. Quando accetta Ella non sa è che i suoi nuovi 'fratelli' le renderanno la vita tutt'altro che tranquilla. I Royals sono bellissimi, pericolosi, arroganti e credono di avere tutto il mondo ai loro piedi. Ma Ella non ha certo intenzione di farsi intimorire ed è decisa a lottare per quel futuro che le era sempre apparso lontano come un miraggio.
Recensione
Ormai mi conoscete, sapete che non sono una che spara a zero sui libri. Se un libro non mi piace tendo a trovare comunque qualche punto positivo. Magari i personaggi non mi hanno convinto, ma l'autore ha un buono stile, magari la storia non mi ha preso, ma ci sono delle belle descrizioni. Scrivo le mie recensioni con molta attenzione, cercando di fare solo critiche costruttive, senza infiammarmi troppo, non solo perchè odio le critiche fini a se stesse e gli insulti, ma anche perchè si tratta pur sempre del mio parere personale, quindi cose che a me non piacciono potrebbero essere apprezzate da altri lettori. Proprio per questo non mi capita praticamente mai di sconsigliare un libro, al massimo cerco di indirizzarlo verso il pubblico che secondo me è più adatto come fascia di età o interessi. Ma non stavolta. "Paper Princess" di Erin Watt ha sconvolto la blogosfera qualche mese fa, dividendo le blogger in un'aspra lotta. C'è chi l'ha amato alla follia e chi l'ha detestato. É stato al centro di discussioni davvero infiammate. Io? Devo ancora riprendermi da questa lettura. Credo sia uno dei libri più brutti e senza senso che abbia mai letto in vita mia. Ci ho messo ben venti giorni a finirlo, trascinandomi a fatica, riuscendo a leggere solo poche pagine alla volta prima di sentire l'impulso di lanciare tutto dalla finestra. Per la (credo) primissima volta mi sento di consigliarvi, da blogger e da lettrice, di starne alla larga e di usare meglio il vostro tempo. Non ho niente contro il genere o contro i libri frivoli, possono essere una piacevole evasione, ma evitate questo in particolare. Fate un favore a voi stessi. Non perchè contiene scene di sesso, sia chiaro. Non è quello il problema. Il sesso è ovunque e non è un demone. Il sesso è bellissimo ed è un argomento che può essere trattato in mille diversi modi. Il problema è che questo è un libro violento, sessista, osceno, in cui la figura della donna è sminuita e umiliata, in cui viene raccontato un amore deviato e malato, in cui si trattano argomenti molto delicati con una superficialità e una volgarità fuori da ogni logica. E non è un erotico o un dark romance, indirizzato agli adulti, ma un young adult, con protagonisti adolescenti.
Ci sono così tante cose sbagliate in questa storia che non saprei neppure da che parte cominciare a parlarne più nel dettaglio. Sorvoliamo sulla scarsa originalità della trama, sul fatto che le autrici ignorino il concetto base di realismo, sulla lentezza della narrazione e la totale mancanza di colpi di scena o avvenimenti degni di nota e ci resta ancora un bel po' di cui parlare. Sono rimasta perplessa fin dalle prime pagine, in cui ci viene presentata una giovane ragazza rimasta orfana e sola al mondo che incontra il suo tutore legale per la prima volta. Se avessi sottolineato tutti gli elementi poco realistici e assurdi contenuti in queste poche pagine iniziali avrei avuto un libro decisamente variopinto. Una minorenne che rimane orfana senza che i servizi sociali intervengano minimamente? Una minorenne che affitta appartamenti e si iscrive da sola a scuola falsificando firme della madre senza che sia mai richiesta la sua presenza? Una minorenne che lavora come spogliarellista spacciandosi per 34enne con il documento della madre senza che nessuno noti niente di strano? Certo. E siamo solo a pagina uno lol La nostra Ella comunque, a differenza di quello che vuole farci credere all'inizio, non è fessa, e quando capisce che il suo nuovo tutore è ricco sfondato accetta di dargli un po' di fiducia. Forse per via della promessa di una paghetta di diecimila (DIECIMILA) dollari al mese più un bonus a sei zeri dopo il diploma. Forse. Ma il problema non è Callum, nè la sua paghetta, nè i suoi ostinati sforzi per renderla parte della famiglia. Lui ci prova ed è in buona fede, vuole prendersi cura della figlia del suo caro amico e lo fa nel solo modo che conosce: tirando fuori il portafoglio. Il problema del libro sono i suoi figli. Cinque. Maschi. Uno peggio dell'altro.
Sono cinque piccoli omuncoli, arroganti e maschilisti. Personaggi talmente piatti e stereotipati che si fa fatica a distinguerli. Tutti alti, tutti bellissimi, tutti muniti di montagne di muscoli, pettorali e addominali. Non c'è niente che li caratterizzi, niente che li renda diversi uno dall'altro, ma neppure che li renda minimamente dei personaggi positivi. Ossessionati dal sesso, dal potere, dal loro status. Allo sbando completo. Tra rapporti occasionali e veri e propri raggiri, usano le donne a loro piacimento, come giocattoli di cui disfarsi non appena se ne stancano. Non ci pensano un attimo a venire alle mani in qualunque occasione, sono violenti, volgari, stupidi. I tipici maschi alpha, scimmioni che si battono i bugni sul petto facendo a gara a chi urla più forte. Fin dalla loro entrata in scena capiamo che l'unico dei fratelli che avrà una qualche importanza nella storia è Reed, mentre gli altri fanno semplicemente da spalle, intercambiabili come mattoncini Lego. Tra Reed e Ella si sviluppa un rapporto veramente malato. Durante il loro primo incontro lui le urla addosso e la minaccia, le mette le mani addosso facendola perfino cadere, e lei si eccita. Lui le da della zoccola, la insulta, le dice le peggiori cose che un uomo potrebbe dire e lei nel frattempo sbava e pensa a quanto sia figo. La bullizza a scuola, la insulta gratuitamente, le da ordini, la umilia. E lei subisce e non dice niente, anzi si eccita. Le cose evolvono in modo sempre più raccapricciante. Non c'è niente di romantico nel loro rapporto. Basti pensare alla celebre frase pronunciata da Reed, sicuramente sotto influsso della poetica di Dante e Petrarca: "Se ti devo scopare perché tu non rovini la mia famiglia, lo farò". Quanto amore. E sapete cos'è la cosa peggiore? Ella subisce molestie, violenze, bullismo, perfino un tentato stupro, e non dice nulla. Magari si vendica sì, ma per conto suo, usando la sua sessualità e il suo corpo. Che razza di messaggio è? Per non parlare della raccapricciante scena del tentato stupro. Perchè sì, parliamo di stupro. Se un ragazzo mi droga a mia insaputa e poi cerca di approfittarsi di me, quello è uno stupro. Ma per fortuna i suoi fratelli la salvano. Per fortuna? Non sarà stata stuprata, ma molestata sessualmente mentre era incapace di intendere e di volere sì. Perchè invece di portarla all'ospedale Reed si offre di 'aiutarla'. Solo a ripensare allo schifo che ho provato leggendo alcune scene di questo libro mi torna su il pranzo.
Le donne sono affamate di sesso, zoccole, puttane, stupide macchinette utili solo al piacere maschile, che possono aspirare solo a diventare mogli di qualche riccone che le mantenga. Gli uomini sono maiali arroganti, la cui vita gira intorno al sesso e al potere. Ecco un pratico riassunto di questo libro, che francamente non consiglierei neppure a qualcuno che mi sta molto antipatico. Non riesco a vederla neppure come una lettura trash o leggera. Va oltre ogni mia comprensione come abbia fatto a diventare un best seller o come sia potuto piacere. Ho letto tante recensioni positive cercando di capirlo, ma l'unica cosa che ho compreso è ognuno di noi vede le cose diversamente e va bene così. Personalmente, mi sento di sconsigliarvi questo libro. Non è una cosa che dico a cuor leggero, ma lo faccio senza timore, così non potrete rimpiangere le ore perse in compagnia dei Royal. Vi assicuro che vivrete una vita serena anche senza di loro.
♥ Carta straccia
"La
mela mi sta dondolando davanti, dolce e succosa, ma, come nelle fiabe,
Reed Royal è il cattivo travestito da principe azzurro. Assaggiarne un
morso sarebbe un grosso errore. E
sarò anche attratta da lui, ma non permetterò mai che la mia prima
volta sia con qualcuno che mi disprezza, che sta cercando di proteggere
dalla mia innocente distruzione il fratello perfettamente capace di
intendere e di volere."
Oh Vanessa, che recensione stupenda! Cercavo da tempo una recensione veramente chiara su questo libro, che non si limitasse a "ommiddio i Royals mi fanno impazzire"... ne ho lette molte critiche, ma questa finalmente mi ha chiarito una volta per tutte i dubbi. Questo romanzo non fa assolutamente per me, e ne starò bene alla larga! Meno male che ci sono i blog a evitarci di leggere carta straccia! ;)
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