L'universo nei tuoi occhi di Jennifer Niven
Autoconclusivo
DeAgostini (2017) | 416 pagine | 14,90 Euro
Sorridi a tutti. Sii affascinante. Sii popolare. Sii divertente. Sii l'anima della festa, ma non bere. Non rischiare di perdere il controllo. Stai attento. Queste sono le regole su cui si basa la vita di Jack. Queste sono le regole che deve seguire se vuole mantenere il suo segreto. Jack soffre di prosopagnosia: non riesce a
riconoscere il volto delle persone. Familiari, amici, per lui sono tutti degli sconosciuti. Non riconosce neppure il suo stesso volto. E' amico di tutti, ma in realtà nessuno lo conosce davvero. Non può permettere che accada. Almeno finchè non arriva Libby. Libby è diversa. Un passato doloroso, tanti chili di troppo e la forza di chi è caduto ma è riuscito a rialzarsi e ora cammina a testa alta. Quello che inizia come un gioco crudele, come uno scontro fisico e verbale che li mette entrambi nei guai, si trasforma poi in qualcosa di speciale, sorprendendo entrambi. Non potrebbero essere più diversi, eppure, più tempo passano insieme, meno si sentono soli.
Recensione
Dopo aver amato alla follia Raccontami di un giorno perfetto la domanda era solo una: Jennifer Niven riuscirà a scrivere qualcosa di altrettanto bello? Ho preso in mano questo suo ultimo libro con un misto di timore ed eccitazione. Timore che non mi piacesse altrettanto, timore che mi facesse soffrire altrettanto. Voglia di scoprirlo. Ho letto qualche pagina. Mi sono fermata un attimo. Un po' come quando vuoi entrare in acqua, ma non sai se entrare piano piano o buttarti. Alla fine, io mi sono buttata. L'ho letto in poche ore, incapace di abbandonarlo. E posso dirvi che personalmente l'ho amato perfino più di Raccontami di un giorno perfetto. Raramente nella vita mi era capitato che un libro mi lasciasse un segno tanto profondo dentro. Ma non mi ha solo colpito. Mi ha dato una scossa di energia, di ottimismo, di positività. Mi ha aiutato a volermi un po' più bene. E' stato il libro al giusto al momento giusto.
Libby e Jack sono due protagonisti straordinari. Diversi come il giorno e la notte, ma perfetti insieme. Libby ha perso la madre all'improvviso e in seguito a questo evento traumatico ha iniziato ad avere problemi di peso. Che poi sono diventati GROSSI problemi. Per anni non ha frequentato la scuola, ha studiato da casa, mentre si occupava della sua salute. Ha perso molti chili. Abbastanza da tornare ad avere una vita normale. E' ben lontana dall'essere magra e in realtà non le importa. Non vuole esserlo. Ciò che le importa è vivere, e soprattutto ballare. É una vera forza della natura. É musica, è ritmo, è energia, è positività. Se ne frega di prese in giro ed insulti, anzi, ha una filosofia tutta sua per cui il suo compito è insegnare la gentilezza a chi si comporta male con lei. Non si fa mettere i piedi in testa. Risponde a tono, sempre, e non si nasconde, mai. Ama se stessa e il suo corpo, ciccia compresa. Segue i suoi sogni e non permette a nessuno di dirle cosa può o non può fare. Credo che tutti dovremmo essere un po' come lei. Io vorrei esserlo. L'ho amata e soprattutto l'ho ammirata tantissimo. #LibbyForPresident
Jack invece è il classico ragazzo popolare. Carino, ben voluto, buono studente. Tutti lo salutano nei corridoi e lo invitano alle feste. Ha perfino una bellissima fidanzata, che tutti gli invidiano. Ma dietro questa apparente normalità, si nasconde un dolore profondo. Jack soffre di un deficit del sistema nervoso che si chiama prosopagnosia. In sostanza, non è in grado di riconoscere i volti. Nessun volto. Neppure quello di sua madre, di suo padre. Neppure il suo. Non ha mai rivelato questo segreto a nessuno. In parte perchè la sua famiglia ha già dei problemi e non vuole causare altre preoccupazioni, ma soprattutto perchè ha paura. E così si è chiuso in sè stesso. Amico di tutti, ma di nessuno. Il suo incontro con Libby sarà decisivo. Questi due insieme sono l'amore puro. Tra di loro inizia con il classico incontro/scontro, ma è chiaro fin da subito che Jack non è come gli altri bulli che tormentano Libby. A volte occorre fare cose stupide per farsi accettare o per impedire che succedano cose ancora peggiori, e Jack in questo è un maestro. Jack e Libby sono diversissimi, agli antipodi uno dall'altro, ma hanno una cosa in comune: la profonda solitudine che si sono creati intorno. E più si avvicinano, meno si sentono soli. Come se per tutta la vita non avessero fatto altro che aspettare di incontrarsi.
Come per il libro precedente, anche i personaggi di Jack e Libby sono in parte ispirati a storie reali. Anche se a vederla ora non si direbbe, Jennifer ha raccontato di aver avuto problemi di peso quando era giovane, e di avere subito bullismo, proprio come Libby. Jack invece è ispirato ad un suo cugino, affetto da prosopagnosia. Al centro di questo libro ci sono la diversità e l'amore verso se stessi, in contrapposizione con il bullismo. L'autrice dedica a questi temi la delicatezza per cui abbiamo imparato ad amarla. Infonde ottimismo, forza, coraggio e lancia un messaggio bellissimo. ''Voi siete desiderati. Voi siete amati.'' Questo è uno di quei libri che non vanno infilati in libreria, ma tenuti sempre sul comodino. E' uno di quei libri da leggere e rileggere nei giorni no, quando abbiamo bisogno di forza, di energia, di coraggio. E' uno di quei libri in cui cercare rifugio quando ci sentiamo soli. Quando ci guardiamo allo specchio e ci sentiamo brutti e grassi. E' il libro giusto per imparare ad amarci un pochino di più.

♥♥♥♥♥ Imperdibile!
"La vita è troppo breve per stare a giudicare gli altri. Non è il nostro lavoro dire a qualcuno come si sente o chi è. Perchè non passare del tempo con noi stessi invece? Non ti conosco, ma ti posso garantire che hai delle questioni su cui lavorare. E forse hai un corpo perfetto e un viso perfetto, ma scommetto che hai anche delle insicurezze, insicurezze che ti impedirebbero di indossare un bikini viola e posare di fronte a tutti. Ricordate tutti questo. VOI SIETE DESIDERATI. Grandi, piccoli, alti, bassi, carini, semplici, amichevoli, timidi. Non lasciate nessuno dire il contrario, neanche voi stessi. Soprattutto voi stessi."