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martedì 21 marzo 2017

RECENSIONE: L'universo nei tuoi occhi - Jennifer Niven

L'universo nei tuoi occhi di Jennifer Niven
Autoconclusivo
DeAgostini (2017) | 416 pagine | 14,90 Euro

Sorridi a tutti. Sii affascinante. Sii popolare. Sii divertente. Sii l'anima della festa, ma non bere. Non rischiare di perdere il controllo. Stai attento. Queste sono le regole su cui si basa la vita di Jack. Queste sono le regole che deve seguire se vuole mantenere il suo segreto. Jack soffre di prosopagnosia: non riesce a riconoscere il volto delle persone. Familiari, amici, per lui sono tutti degli sconosciuti. Non riconosce neppure il suo stesso volto. E' amico di tutti, ma in realtà nessuno lo conosce davvero. Non può permettere che accada. Almeno finchè non arriva Libby. Libby è diversa. Un passato doloroso, tanti chili di troppo e la forza di chi è caduto ma è riuscito a rialzarsi e ora cammina a testa alta.  Quello che inizia come un gioco crudele, come uno scontro fisico e verbale che li mette entrambi nei guai, si trasforma poi in qualcosa di speciale, sorprendendo entrambi. Non potrebbero essere più diversi, eppure, più tempo passano insieme, meno si sentono soli.     
 
Recensione 
Dopo aver amato alla follia Raccontami di un giorno perfetto la domanda era solo una: Jennifer Niven riuscirà a scrivere qualcosa di altrettanto bello? Ho preso in mano questo suo ultimo libro con un misto di timore ed eccitazione. Timore che non mi piacesse altrettanto, timore che mi facesse soffrire altrettanto. Voglia di scoprirlo. Ho letto qualche pagina. Mi sono fermata un attimo. Un po' come quando vuoi entrare in acqua, ma non sai se entrare piano piano o buttarti. Alla fine, io mi sono buttata. L'ho letto in poche ore, incapace di abbandonarlo. E posso dirvi che personalmente l'ho amato perfino più di Raccontami di un giorno perfetto. Raramente nella vita mi era capitato che un libro mi lasciasse un segno tanto profondo dentro. Ma non mi ha solo colpito. Mi ha dato una scossa di energia, di ottimismo, di positività. Mi ha aiutato a volermi un po' più bene. E' stato il libro al giusto al momento giusto. 
 
Libby e Jack sono due protagonisti straordinari. Diversi come il giorno e la notte, ma perfetti insieme. Libby ha perso la madre all'improvviso e in seguito a questo evento traumatico ha iniziato ad avere problemi di peso. Che poi sono diventati GROSSI problemi. Per anni non ha frequentato la scuola, ha studiato da casa, mentre si occupava della sua salute. Ha perso molti chili. Abbastanza da tornare ad avere una vita normale. E' ben lontana dall'essere magra e in realtà non le importa. Non vuole esserlo. Ciò che le importa è vivere, e soprattutto ballare. É una vera forza della natura. É musica, è ritmo, è energia, è positività. Se ne frega di prese in giro ed insulti, anzi, ha una filosofia tutta sua per cui il suo compito è insegnare la gentilezza a chi si comporta male con lei. Non si fa mettere i piedi in testa. Risponde a tono, sempre, e non si nasconde, mai. Ama se stessa e il suo corpo, ciccia compresa. Segue i suoi sogni e non permette a nessuno di dirle cosa può o non può fare. Credo che tutti dovremmo essere un po' come lei. Io vorrei esserlo. L'ho amata e soprattutto l'ho ammirata tantissimo. #LibbyForPresident   
 
Jack invece è il classico ragazzo popolare. Carino, ben voluto, buono studente. Tutti lo salutano nei corridoi e lo invitano alle feste. Ha perfino una bellissima fidanzata, che tutti gli invidiano. Ma dietro questa apparente normalità, si nasconde un dolore profondo. Jack soffre di un deficit del sistema nervoso che si chiama prosopagnosia. In sostanza, non è in grado di riconoscere i volti. Nessun volto. Neppure quello di sua madre, di suo padre. Neppure il suo. Non ha mai rivelato questo segreto a nessuno. In parte perchè la sua famiglia ha già dei problemi e non vuole causare altre preoccupazioni, ma soprattutto perchè ha paura. E così si è chiuso in sè stesso. Amico di tutti, ma di nessuno. Il suo incontro con Libby sarà decisivo. Questi due insieme sono l'amore puro. Tra di loro inizia con il classico incontro/scontro, ma è chiaro fin da subito che Jack non è come gli altri bulli che tormentano Libby. A volte occorre fare cose stupide per farsi accettare o per impedire che succedano cose ancora peggiori, e Jack in questo è un maestro. Jack e Libby sono diversissimi, agli antipodi uno dall'altro, ma hanno una cosa in comune: la profonda solitudine che si sono creati intorno. E più si avvicinano, meno si sentono soli. Come se per tutta la vita non avessero fatto altro che aspettare di incontrarsi.

Come per il libro precedente, anche i personaggi di Jack e Libby sono in parte ispirati a storie reali. Anche se a vederla ora non si direbbe, Jennifer ha raccontato di aver avuto problemi di peso quando era giovane, e di avere subito bullismo, proprio come Libby. Jack invece è ispirato ad un suo cugino, affetto da prosopagnosia. Al centro di questo libro ci sono la diversità e l'amore verso se stessi, in contrapposizione con il bullismo. L'autrice dedica a questi temi la delicatezza per cui abbiamo imparato ad amarla. Infonde ottimismo, forza, coraggio e lancia un messaggio bellissimo. ''Voi siete desiderati. Voi siete amati.'' Questo è uno di quei libri che non vanno infilati in libreria, ma tenuti sempre sul comodino. E' uno di quei libri da leggere e rileggere nei giorni no, quando abbiamo bisogno di forza, di energia, di coraggio. E' uno di quei libri in cui cercare rifugio quando ci sentiamo soli. Quando ci guardiamo allo specchio e ci sentiamo brutti e grassi. E' il libro giusto per imparare ad amarci un pochino di più.
      
Imperdibile!
 
"La vita è troppo breve per stare a giudicare gli altri. Non è il nostro lavoro dire a qualcuno come si sente o chi è. Perchè non passare del tempo con noi stessi invece? Non ti conosco, ma ti posso garantire che hai delle questioni su cui lavorare. E forse hai un corpo perfetto e un viso perfetto, ma scommetto che hai anche delle insicurezze, insicurezze che ti impedirebbero di indossare un bikini viola e posare di fronte a tutti. Ricordate tutti questo. VOI SIETE DESIDERATI. Grandi, piccoli, alti, bassi, carini, semplici, amichevoli, timidi. Non lasciate nessuno dire il contrario, neanche voi stessi. Soprattutto voi stessi."

martedì 31 marzo 2015

RECENSIONE: Raccontami di un giorno perfetto - Jennifer Niven

Titolo: Raccontami di un giorno perfetto 
Titolo originale: All the Bright Place 
Autore: Jennifer Niven  
Editore: DeAgostini  
Pagine: 298       
Prezzo: 14,90 Euro     
Anno: 2015

Trama: È una gelida mattina d’inverno quella in cui Theodore Finch decide di salire sul tetto della scuola solo per capire che cosa si prova a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due animi fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi iniziano a provare la vertigine che li legherà nei mesi successivi. Una vertigine che per lei potrebbe essere un nuovo inizio, e per lui l’inizio della fine…

Recensione 
Finch e Violet si incontrano sulla torre campanaria della scuola, sul bordo del cornicione. Lei, brillante studentessa, aspirante scrittrice, piena di sogni e progetti, è oppressa dal senso di colpa per la morte della sorella, avvenuta in seguito ad un incidente a cui invece lei è sopravissuta. Un dolore talmente grande da averle portato via tutte le parole. Si barcamena in una vita che non sente più sua, una vita fatta di Circostanze Attenuanti e attesa. Lui, eccentrico, problematico, sempre in mezzo ai guai, abbandonato a sè stesso dalla famiglia, deriso e allontanato da tutti, è ossessionato dalla morte. Contro ogni previsione è lui a salvare lei, lassù, ma per proteggerla, finge sia il contrario. Inizia così, tra loro, sull'orlo del baratro. Un progetto scolastico poi fa il resto. Violet e Finch iniziano a visitare tutti i posti più particolari e stravaganti dell'Indiana. In ogni luogo lasciano qualcosa di loro, e ad ogni passo lasciano una piccola parte di se stessi nell'altro. Passo dopo passo Finch aiuta Violet a ricominciare a vivere. Passo dopo passo, Violet aiuta Finch a desiderare vivere. Ma sarà sufficiente?

Struggente come Colpa delle stelle, dolce come Per una volta nella vita, ma un gradino sopra ad entrambi: questo è Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven, una storia incredibilmente emozionante, che attraverso i suoi protagonisti tratta temi delicati quali il suicidio e le malattie mentali con intelligenza, con semplicità e dolcezza, senza mai esagerare. Una storia toccante, straziante, creata non per ferire, ma per dare speranza. Che trasforma il dolore in qualcosa di bello. Una storia che ti conquista a prescindere da ciò che ti piace leggere, che va oltre i generi, le etichette e le preferenze personali: colpisce dritto al cuore, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu legga. L'arma vincente del libro sono sicuramente i suoi protagonisti. Violet e Finch sono una di quelle coppie che ami, li ami e basta. Punto. Sono personaggi delineati con dolcezza e maestria, con tanto amore e cura. Lontanissimi dai clichè, difficilissimi da inquadrare o da etichettare. Lui, Finch, è un ragazzo dalle mille facce. E non solo per modo di dire. La sua personalità è in continua evoluzione, e con lui i suoi pensieri, il suo modo di vestire, la sua filosofia di vita. E' irrequieto, insoddisfatto di sè e del suo mondo: un attimo prima è euforico, il cuore a mille, quello dopo si spegne, svanisce nel nulla. Riempie il muro di parole, parole che vuole afferrare prima che scappino. Parole per le sue canzoni, per la sua musica. E' ossessionato dalla morte. E' oggi il giorno? E se non oggi quando? La morte per lui è un dato di fatto, qualcosa di scontato che prima o poi arriverà. La domanda non è se, ma quando, dove e soprattutto come. Raccoglie informazioni sui metodi di suicidarsi, statistiche, anedotti e storie sui personaggi famosi, un macabro diario che lo accompagna alla ricerca del metodo migliore per andarsene. Paradossalmente, nonostante tutti i discorsi sulla morte, Finch è quanto ciò di più vivo potrebbe esserci, è energia, fulmini e saette, vuole disperatamente vivere. Non vuole andare alla deriva, spegnersi, vuole restare acceso, restare sveglio. E' vita pura. Ma per lui è tutto una sfida. Il suo non è solo un malessere adolescenziale come tanti, Finch soffre di bipolarismo. Ma nessuno l'ha mai aiutato a capirlo. Nessuno si cura di lui. Chi lo conosce lo evita e lo deride. Finch lo schizzato. Finch il pazzo. Finch che sparisce per giorni, senza un perchè. Perfino i suoi amici più cari ormai non si fanno più domande. Ma Violet sì. Lei è la prima a voler entrare davvero nella sua testa, a volerlo davvero capire e aiutare. Violet è molto diversa da lui. All'inizio sembra facile da inquadrare: cheerleader, studentessa modello, popolare e brillante. La classica reginetta della scuola che tutti adorano. Che noia. Ma Violet è più di questo. Violet indossa gli orribili occhiali di sua sorella, per averla più vicina. Violet scrive e sogna. Violet vuole fare la differenza con le sue parole. Ma i suoi sogni ora sono bloccati, schiantati contro la vita cruda e dura, come la sua auto, la notte in cui la sua adorata sorella maggiore è morta. Ogni cosa la fa pensare a lei. E più di tutto scrivere. Violet ha messo i sogni in un cassetto e ha iniziato a contare i giorni che mancano al diploma, desiderosa di andarsene. Rimane sorpresa di trovare proprio lì qualcosa, o meglio, qualcuno, capace di farle dimenticare quell'eterno conto alla rovescia. Se presi singolarmente sono personaggi incredibili, insieme sono irresistibili. Impossibile non amarli. Oh Violet e Finch. *sospiro* Violet e Finch che si salvano la vita a vicenda sul bordo del baratro. Violet e Finch che si amano, si rincorrono, sbagliano strada, inciampano, si rialzano e sbattono la testa contro il muro, si fanno male ma continuano a lottare. Si amano come solo due anime disperatamente bisognose di una roccia a cui aggrapparsi sanno fare. Violet e Finch che sono sicuramente una delle coppie più dolci di cui mi abbia mai letto, perle preziose e rare che mi rimarranno nel cuore per molto tempo. Sono costruiti così bene da sembrare veri, e un po' lo sono. Questa è una storia d'amore, ma non solo. E' una storia di speranza, di diversità. E' luce e buio, vita e morte. Due lati della stessa medaglia. E' anche un grido di aiuto. Perchè problemi come il suicidio e le malattie mentali sono problemi veri, immensi, che tante volte passano silenziosamente sotto il naso di tutti fino a che non è troppo tardi, perchè è difficile chiedere aiuto, e lo è altrettanto capire quando qualcuno che abbiamo vicino ha davvero bisogno di una mano. Non è facile parlare di temi simili senza risultare grotteschi o indelicati. Jennifer Niven li tratta con dolcezza e tatto, ma soprattutto con grande intelligenza. E questo fa la differenza. Questo libro è un piccolo capolavoro, non lo si può definire altrimenti. Mi viene in mente quella scena di Harry Potter in cui Ron legge i fondi di tè ad Harry e prevede maldestramente 'Soffrirai, ma poi ne sarai felice, vedrai'. Non troppo azzeccata in quel caso, ma perfetta per noi. Leggete questo libro. Farà male, soffrirete da cani, ma poi ne sarete felici. Credetemi. Il vostro cuore ringrazierà di avergli fatto vivere un'esperienza così profonda e pura. E un altro consiglio: fate in modo che ogni giorno sia un giorno perfetto!        Valutazione: Imperdibile!

"Io per un po' resto impalata a leggere, poi scrivo: Smettere di aver paura. Smettere di pensare troppo. Riempire i vuoti lasciati. Ricominciare a guidare. Scrivere. Respirare. 
Finch resta alle mie spalle. E' talmente vicino che sento il suo fiato sul collo. Si fa avanti e aggiunge: Prima di morire voglio vivere un giorno perfetto. 
Fa un passo indietro, rilegge quello che ha scritto e si avvicina di nuovo al muro. E conoscere i Boy Parade. Senza darmi tempo di aprire bocca, scoppia a ridere, cancella l'ultima frase e scrive: 
E baciare Violet Markey."