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venerdì 28 aprile 2023

RECENSIONE | Io sono Ava di Erin Stewart

Io sono Ava di Erin Stewart
Garzanti | 336 pagine | 14 pagine

Ava ne ha passate tante. Troppe. E c'è una cosa di cui è sicura: non vuole mai più mettere piede a scuola. Immagina già le prese in giro, i commenti maligni, gli sguardi schifati, la pena. É sopravvissuta all'incendio che ha ucciso i suoi genitori e sua cugina, ma a caro prezzo. Il suo corpo è una costellazione di cicatrici. Il suo viso, le sue mani, ogni centimetro della sua pelle è devastato. Una come lei non sarà mai accettata. Una come lei non ha speranza di essere felice, di essere amata, di avere degli amici. Ma scopre ben presto di sbagliarsi. Quando finalmente prende il coraggio di tornare a scuola, non è sola. Al suo fianco ha un'amica preziosa, una ragazza che come lei ha affrontato tanto dolore e ne porta le cicatrici sul corpo e per questo è in grado di capirla e allo stesso tempo di darle la speranza che aveva perso da tempo. Fino a che c'è lei al suo fianco non le importa di quanti sguardi compassionevoli riceverà, di quante battute le faranno alle spalle. Con lei ha il coraggio di osare qualsiasi cosa. Perfino tornare a cantare su un palco, come faceva prima di quel maledetto incendio

Recensione

Di questo libro c'è solo una cosa che non mi è piaciuta: la copertina. A livello di marketing l'ho capita. La casa editrice ha scelto una grafica semplice, con copertina dai colori squillanti e l'intento è chiaro: vuole farci subito intuire che la storia è simile a Wonder di R.J. Palacio, grandissimo successo editoriale con cui condivide il target e molte tematiche. In effetti le due storie hanno molto in comune e la casa editrice ha cercato di sfruttarle per attirare il pubblico verso la propria pubblicazione, manovra molto frequente nel mondo editoriale. C'è però un grande ma: visivamente perde completamente personalità. Il titolo originale di questo libro è Scars like wings, poche parole, ma davvero evocative, che sanno trasmettere subito qualcosa della storia della sua protagonista. Il titolo nostrano è abbastanza scialbo. Anche graficamente ha perso tutta la sua potenza. Sulla copertina italiana fa mostra di se' un visetto grazioso con una piccola cicatrice sulla guancia che ben poco ha a che fare con la situazione della protagonista. Al contrario sulla copertina originale capeggia fiera una parrucca rosa, un simbolo molto importante della sua storia, una scelta decisamente più azzeccata. Semplice, minimal, ma potente. Un doppio errore che visivamente ha fatto perdere molto al libro. Fortunatamente non mi sono fermata alla copertina e ho deciso di dare comunque una possibilità a questa storia e ne sono davvero molto felice perché si è rivelata essere una piccola perla.

Fin dalle prime pagine veniamo trascinati nel dramma che è la vita della protagonista: è sopravvissuta a un terribile incendio che ha raso al suolo la sua casa, uccidendo i suoi genitori e  sua cugina. Ha perso tutto, non ha più una casa, nè una famiglia. Ed è sopravvissuta sì, ma a caro prezzo: il suo corpo e il suo viso sono completamente sfigurati e ha dovuto subire decine e decine di interventi per rendere le cose abbastanza funzionali da avere una vita 'normale'. Non ha più capelli, ciglia, palpebre, ha perso un orecchio, per salvarle una mano hanno dovuto trasferire lì un alluce del piede dando vita ad una grottesca chela, il suo viso e il suo corpo sembrano sciolti. Ma è viva. Dopo la dimissione dall'ospedale è stata accolta nella casa dei suoi zii, e ora dorme nella cameretta che era di sua cugina. Lei ha perso i suoi genitori, loro hanno perso una figlia, e cercano in qualche modo di far cicatrizzare quelle ferite così profonde, con la vicinanza reciproca. La situazione è così tragica e triste che nel giro di poche pagine ero già in una valle di lacrime.

Ava è un personaggio così umano. Non è forte o coraggiosa o un esempio da seguire, come tutti continuano a dirle. É una ragazza che ha perso tutto e ora deve scendere a patti con una vita che è molto diversa da quella che aveva immaginato. Ha visto ogni singolo sogno o progetto sgretolarsi davanti ai suoi occhi e ridursi letteralmente in un mucchietto di cenere. É addolorata, è completamente a pezzi e dopo l'incendio non ha fatto altro che allontanare tutti quelli che aveva intorno. Gli zii, gli amici, chiunque ha cercato di starle vicino si è trovato davanti a una barriera invalicabile. Il suo corpo è una costellazione di cicatrici, ma la ferita più grande è nel suo cuore e nessun intervento chirurgico può sistemarla. É ferita, è arrabbiata, è convinta che mai più nessuno le vorrà bene sul serio, ma che chiunque cerchi di starle vicino lo faccia solo per pietà

Proprio per questo l'incontro con Piper le salva la vita. Anche Piper ha avuto la sua buona dose di dolore e disperazione e un terribile incidente l'ha costretta sulla sedia a rotelle, ma non ha intenzione di smettere di vivere per questo. Le sue cicatrici sono nascoste sotto una guaina rosa e non fa niente per rendersi invisibile, anzi, è chiassosa, vivace, sempre al centro della mischia. Sarà lei a dare ad Ava la forza di affrontare la scuola, i bisbigli, le cattiverie, spingendola a tornare a fare ciò che più ama: calcare il palco. Un sogno che ormai pensava fosse sepolto sotto quel mucchio di cenere e invece scopre pronto a rinascere come una fenice.

É una storia dolorosa, difficile, piena di rabbia. Non è una favola dove tutto magicamente si risolve. 
É la vita vera. Ava non è un'eroina, è una ragazza che ormai si vedeva finita e invece ha imparato che può ancora essere amata, con le sue cicatrici e le sue ferite, e che intorno a lei ci sono tante persone che aspettano solo che lei gli permetta di farlo. Veramente un libro potente, commovente e forte. Mi ha emozionata. Ve lo consiglio di cuore!

♥♥♥♥1/2
Bellissimo!

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