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lunedì 20 marzo 2023

RECENSIONE | La mamma tatuata di Jacqueline Wilson

La mamma tatuata di Jacqueline Wilson
La mamma tatuata
di Jacqueline Wilson
Salani | 251 pagine | 9,50 Euro

Delfina adora sua madre. Ha bellissimi capelli rossi, una risata contagiosa e la pelle ricoperta da tatuaggi colorati e chiassosi, proprio come è lei. Creativa, intraprendente, selvaggia. Per lei è la mamma migliore del mondo. La ama anche quando si comporta da irresponsabile, quando perde il lavoro, quando spende i loro pochi soldi in sciocchezze, quando le porge una ciotola di gelato invece di cucinarle una cena vera, quando sparisce una notte intera senza avvisare. Sua sorella Stella invece ormai è stanca delle sue bizzarrie. Vuole una vita più stabile, vuole essere libera di fare l'adolescente. Così quando per caso nelle loro vite rientra Micky, padre di Stella, ma non di Delfina, e grande amore mai dimenticato della mamma, la ragazzina ne approfitta per lasciarsi alle spalle quella vita caotica e ricomincia da capo con il padre, lontano da tutto. In quel momento, rifiutata e respinta, la salute mentale già fragile della donna va completamente in frantumi e Delfina si ritrova ad affrontare una situazione troppo grande per lei. 

Recensione

Da bambina ho letto qualche libro di Jacqueline Wilson e l'ho molto apprezzata, ma solo negli ultimi anni mi sono finalmente decisa a recuperare tutte le sue opere. Finora è stata un'esperienza più che positiva e ho adorato ogni singolo libro. Questa autrice è dotata di una penna delicata e onesta ed è in grado di parlare ai ragazzi degli argomenti più complicati senza perdere mai la dolcezza e la sensibilità che la rappresentano. Anche questo libro, pubblicato per la volta da Salani nel lontano 2001, ha mantenuto le sue premesse, raccontando una complicata relazione madre/figlia.

Chi conosce anche solo un po' le opere di Jacqueline Wilson nota subito che questo è uno degli argomenti che le sta più a cuore. Nei suoi libri c'è pieno di genitori assenti o molto complicati. Su sua stessa confessione non ha avuto un'infanzia felice. É cresciuta in una famiglia disfunzionale, con un padre che aveva problemi di depressione e una madre con manie di controllo. I due litigavano ogni giorno ma non divorziavano perché era 'sconveniente'. I libri sono stati un'evidente valvola di sfogo per lei e un modo di elaborare i suoi problemi con le figure genitoriali e parte del suo successo probabilmente è dovuta proprio a questo. I suoi problemi sono stati, e sono ancora oggi, quelli di tanti altri bambini che si sono rivisti nelle sue protagoniste e hanno trovato coraggio e forza nelle sue parole.

La mamma tatuata ci mostra una figura genitoriale che rientra perfettamente nei canoni Wilsoniani. Bella e impossibile, una donna irresponsabile, lunatica, totalmente priva di buon senso. Una madre a cui le figlie devono badare più di quanto lei badi a loro. Il papà, o meglio i papà, sono invece completamente assenti e ignari della loro stessa esistenza. Stella e Delfina vedono nella figura paterna, sconosciuta, un'ultima speranza, una salvezza lontana dal caos della loro vita. Le due sorelle però hanno due temperamenti molto diversi, un po' dettati anche dalle loro diverse età. Stella è la maggiore e a causa dell'irresponsabilità della madre si è dovuta caricare sulle spalle troppe responsabilità: badare alla sorellina, badare alla casa, fare la spesa, controllare che la madre non faccia qualche stupidaggine e gestire le sue crisi e i suoi colpi di testa. Dopo tutto quello che ha passato la figura materna per lei è solo fonte di stress e problemi e non la sopporta più. Farebbe qualsiasi cosa per allontanarsi da lei. Delfina invece è più piccola e nonostante abbia assistito ai comportamenti problematici della madre continua a vederla come una figura quasi mistica, un'eroina, una super mamma divertente e bellissima che lei venera. 

Jacqueline Wilson riesce ad andare in profondità, mostrandoci una famiglia disfunzionale e personaggi complessi e tormentati. La madre è l'emblema della fragilità emotiva e psicologica, con la sua ossessione per un amore ormai finito e quel desiderio di rimanere sempre spensierata che cozza con la realtà della sua vita, che sicuramente non è priva di responsabilità. Le ragazze sono allo sbando, non sanno che direzione prendere perché non hanno una guida sicura. É tutto un casino! Ma non tutto è perduto e con il giusto aiuto sapranno ritrovare l'unità familiare a lungo perduta. Come sempre, approvato!

♥♥♥♥
Bellissimo

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