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sabato 11 giugno 2022

RECENSIONE | Semplice la felicitá di Jean-François Sénéchal

Semplice la felicità di Jean-François Sénéchal
EDT (2020) | 264 pagine | 14 Euro
Le boulevard #1

Il giorno del suo diciottesimo compleanno Chris si sveglia pregustando una giornata di festeggiamenti. Regali, un pranzetto con tutti i suoi piatti preferiti e tante attenzioni. Ma quando si sveglia la casa è vuota. All'inizio non ci fa caso, ma poi capisce: la mamma non è uscita, se n'è andata. Ha preso vestiti, qualche ricordo, ed è sparita nel nulla, senza lasciargli neanche un biglietto. All'inizio versa tutte le sue lacrime e si chiede perchè. É colpa sua? Era stanca di lui? Si vergognava di lui, del suo ritardo mentale, del suo essere così strano? Ma poi si rimbocca le maniche. Chris è un bravo ragazzo, uno che si adatta, uno su cui puoi contare. Nonostante qualche difficoltà nelle relazioni, saprà costruirsi una vera famiglia, tutta sua, fatti di amici, a volte anche più bizzarri di lui, che gli vogliono bene e vivrà un sacco di avventure, senza rinunciare mai a raggiungere la tanto agognata felicità. Con o senza la mamma.

Recensione

Con l'anno nuovo su Instagram ha iniziato a girare una sfida molto carina: 12 libri consigliati da 12 amici da leggere durante il 2022. L'idea era stuzzicante per cui ho chiesto alcuni consigli sul mio profilo, riempiendo in un baleno la mia lista. Il libro che ho scelto di leggere a gennaio è stato Semplice la felicità, un libro pubblicato dalla casa editrice EDT, di cui non avevo mai letto niente, e scritto da un autore canadese, con un protagonista affetto da ritardo mentale. Mi ha incuriosito da subito. In più la copertina è perfettamente in palette con i miei colori, avete notato? Un segno del destino, sicuramente! Ho scoperto che il libro fa parte di una trilogia, in italia è uscito anche il secondo volume recentemente. Potenzialmente potrebbe essere anche un buon autoconclusivo, ma sarei molto curiosa di scoprire come evolve la storia. Spero la completeranno!


Il protagonista è Chris, un ragazzo disabile a cui hanno diagnosticato fin dall'infanzia un ritardo mentale. In linea di massima se la cava piuttosto bene, è autonomo su tutto, ha una grande passione per i lavori manuali e impara in fretta, è ben voluto da tutti, ma fa fatica a comprendere certi meccanismi della vita e delle relazioni. Questo lo rende molto ingenuo e molto facile da ingannare. É come se a parlare fosse un ragazzo molto più giovane. Ma ha solo bisogno dei suoi tempi. Il mondo per Chris ruota intorno a sua madre. Poi ci sono Joe, un tuttofare della zona che lo ha preso sotto la sua ala protettiva, un variegato gruppo di vicini di casa che lo chiamano a fare lavoretti, Felix e Chloe, due compagni di 'sventura' con cui condivide la disabilità e Jessica, la più bella ragazza del mondo, per cui ha una cotta da sempre. A fare da palcoscenico a quasi tutte le loro vicende c'è il mercado, un grande mercatino dell'usato di quartiere, punto di riferimento di Chris, che compra lì tutto ciò di cui ha bisogno. Il suo mondo tranquillo va in frantumi il giorno del suo diciottesimo compleanno, quando sua madre se ne va, abbandonandolo, senza neanche un biglietto, un saluto, un perchè.

La madre di Chris è un personaggio complicato. Dalle sue parole emerge il ritratto di una donna infelice, dedita all'alcool e spesso violenta. Una donna che non si è mai ripresa dall'abbandono del grande amore della sua vita, il padre di Chris, scappato a gambe levate dopo aver scoperto della gravidanza, e che da allora passa da un fidanzato violento all'altro, incapace di costruire una relazione sana. Una madre che ha dovuto lottare per tutta la sua vita per un figlio che all'inizio non voleva, di cui poi si è innamorata, ma a cui non è mai riuscita davvero a mostrare quell'amore. Una donna davvero difficile che Chris per primo non capisce. Ma nonostante i brutti momenti, le botte, le urla, la solitudine, lui la ama in maniera viscerale e niente di quello che lei fa spegne quella scintilla. Neanche quando se ne va lui smette di amarla, di aspettarla, di sperare. Il libro è scritto come una lunga lettera alla madre, le parla, le racconta cosa gli succede e in ogni parola c'è la speranza del suo ritorno. Una fede incrollabile, che non vacilla mai. Un amore doloroso, da cui lui non si allontana mai. Lo conserva in fondo al cuore e nel frattempo cerca di trovare una felicità tutta sua.

La cosa che più mi è piaciuta è stato vedere come lui sia riuscito a costruirsi una famiglia tutta sua, piena di amore, di persone diverse, tutte un po' strane ma speciali, affezionate, unite intorno a lui. Il giorno in cui sua madre se n'è andata si è sentito un orfano, ma poi ha trovato una famiglia più grande ad accoglierlo. Una famiglia che ha sempre saputo supportarlo, spingendolo a fare qualsiasi cosa desiderasse, senza imporgli limiti, come spesso faceva la madre per timore, in un estremo gesto di protezione. Una famiglia che ha capito che Chris non è la sua disabilità. É un ragazzo onesto, pronto a tutto pur di aiutare un amico, è una persona affidabile, con uno spirito di adattamento invidiabile, tanta fantasia e sopratutto tanta voglia di essere felice e di costruirsi questa felicità con le sue forze. Una storia di speranza, di amore, di fede incrollabile. A volte triste, a volte divertente, proprio come Chris, non si prende mai sul serio, ma lascia il segno.  
1/2
Bellissimo!

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