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mercoledì 18 novembre 2020

RECENSIONE | Il bambino che faceva le fusa di Gabriele Clima

Il bambino che faceva le fusa di Gabriele Clima
Autoconclusivo
Il Battello a Vapore (2019) | 230 pagine | 10 Euro

Pepe è una gattina molto sveglia che vive con la sua famiglia in una palazzina vivace, di cui conosce tutti gli abitanti. Tranne uno. Da qualche tempo si è accorta che al quarto piano c'è un bambino mai visto prima. Lo osserva dalla finestra e capisce che qualcosa non va. Il bambino, che lei chiama No, spesso è irruente e rumoroso, a volte mulina le braccia in giro per casa e urla, altre volte sembra perso in un mondo tutto suo. E sa fare delle fusa assolutamente perfette. Non esce mai in cortile, non gioca con gli altri bambini ed è sempre solo, circondato dai suoi bellissimi disegni. Ma perchè? Per scoprirlo, Pepe decide che è arrivato il momento di tentare l'impossibile: parlare con gli umani. Le prova davvero tutte: inizia con la sua famiglia, e poi uno alla volta cerca di comunicare con tutti gli abitanti del condominio. Ma niente. Nessuno la capisce. Eppure lei è così chiara. Forse No ha più o meno il suo stesso problema. Non lo capiscono. Ma un gatto non si arrende mai.

Recensione
Recentemente su instagram vi ho consigliato alcuni libri ad alta leggibilità e uno dei miei preferiti del quintetto prescelto è stato questo Il bambino che faceva le fusa di Gabriele Clima! Ma prima di iniziare, cosa sono i libri ad alta leggibilità? Per chi non lo sapesse sono libri che visivamente sono pensati appositamente per chi soffre di dislessia, disgrafia e in generale ha difficoltà con la lettura. Viene usato un font specifico, l'interlinea è più largo, ci sono paragrafi separati, le parole non vanno a capo, le illustrazioni non interrompono le frasi e via dicendo. Tutto è pensato per rendere la lettura più semplice a chi deve misurarsi con questo tipo di problemi. Molte case editrici per ragazzi hanno delle collane dedicate e tra queste c'è Il battello a vapore. I loro libri ad alta leggibilità li potete riconoscere dal bollino AL sulla copertina! É un'iniziativa veramente molto lodevole e spero che prenda sempre più piede!
 
Che dire di questo libro? Assolutamente adorabile! Non vi nascondo che alla fine avevo gli occhi lucidi, ad un passo dal pianto. Allergia? O sarà colpa di quell'irresistibile accoppiata che sono bimbi e gatti? La seconda, confesso. La protagonista e narratrice della nostra storia è Pepe, una deliziosa gattina che vive in una palazzina dove conosce un po' tutti. Se ne va su e giù per i tetti, controlla la situazione, bisticcia con cani e piccioni e quando le capita si prende anche qualche coccola dai condomini. La sua famiglia è composta da una coppia con un figlio di otto anni, che lei adora, ricambiata. Come tutti i gatti, è curiosa e molto sveglia, e infatti si accorge subito che nel suo palazzo c'è qualcosa di strano: un nuovo bambino, che lei soprannomina No, che non esce mai. Avendo anche lei un bimbo per casa sa bene come si comportano i piccoli umani. Escono per giocare insieme, corrono in cortile, si rincorrono, ridono un sacco.  Ma il bimbo del quarto piano no.

Il bimbo del quarto piano è autistico, ma Pepe non lo sa. Non sa neanche cosa significhi. Però in qualche modo ha capito che lui non riesce a comunicare con i suoi simili. Decide così di farlo lei, pur di capire cosa succede. Ovviamente gli umani non la capiscono, proprio come non capiscono No. La metafora è veramente molto bella. Uno dei problemi dei bambini autistici è proprio la comunicazione. Pepe parla chiaramente, cristallina, ma gli umani sentono solo fusa e miagolii e lo stesso succede a No, che è un bambino sveglio, intelligente, ma proprio non riesce a farsi capire. Ma Pepe è convinta che No sia un po' gatto e infatti loro due si capiscono alla perfezione. Il rapporto che sviluppano scioglie il cuore. Si guardano e si capiscono al volo. La scena delle zampette disegnate mi ha messo fuori gioco dalla tenerezza. Pare che la vicinanza con un animale aiuti tantissimo i bambini affetti da questo genere di disturbi. Ho letto uno studio che afferma che i bambini autistici apprezzano in particolare la presenza felina, perchè discreta ed elegante, non invadente come può essere quella canina. I gatti sono più indipendenti, non hanno bisogno di attenzioni continue. E cercano molto meno il contatto visivo rispetto ad un cane, un altro aspetto che gli autistici sembrano apprezzare, avendo problemi con la comunicazione verbale ma anche con quella non verbale. É un argomento estremamente affascinante!

Tornando alla storia, il condominio è abitato da una serie di personaggi interessanti e ben caratterizzati con cui Pepe entra in contatto, cercando qualcuno che la capisca. Sono tutti gentili e carini, la coccolano e le fanno i grattini, ma purtroppo nessuno la capisce davvero. Anche se qualcuno sembra quasi intuire il suo disperato bisogno di dire qualcosa. Conoscerli è stato davvero divertente! L'autore nelle note dice che ognuno di loro è davvero ispirato ad una persona reale e che quella palazzina esiste davvero, cosa che me li ha resi ancora più simpatici. Non ho mai vissuto in un condominio, ma qui quasi quasi ci vivrei. Con le sue indagini e i suoi tentativi di comunicazione, la piccola Pepe dipinge un quadro di umanità, fatto di persone diverse, ognuna speciale a modo suo. C'è un'illustrazione nel libro in cui la gattina guarda la facciata del suo palazzo dal tetto di quello vicino e in ogni finestra sbirciamo un pezzetto di quotidianità di ogni famiglia. Mi è piaciuta tanto. Pepe si sente parte di una grande famiglia e in questa illustrazione si sente proprio l'affetto che prova per tutti loro, perfino per quel rompiscatole di Crostino, il cane di una delle vicine, con cui bisticcia sempre.

C'è anche un altro personaggio molto speciale in questa storia. Abdul è un ragazzo sorridente e molto gentile, che vende portafogli e borse lungo il marciapiede. É straniero, ha la pelle nera e arriva da lontano. Anche se molti passanti non lo vedono neppure, Pepe lo considera parte integrante del quartiere e non sa immaginare un buco vuoto dove lo vede sempre. Proprio lui sarà la chiave. Ho apprezzato molto la piega che a ha preso la trama. Alla fine ero veramente commossa e deliziata. Un gatto, un piccione, un ragazzo invisibile. Che altro posso dire? Spero di avere attirato la vostra attenzione! Questo libro vale davvero la pena di essere letto, anche se non siete bambini. Scalda il cuore! 



Bellissimo!

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