Autore: Alessia Gazzola
Editore: TEA
Pagine: 384
Prezzo: 5 Euro
Anno: 2013

Recensione
E' dura la vita di una specializzanda in medicina legale, soprattutto se ti chiami Alice Allievi e sei una calamita per i guai. Inesperienza e sbadataggine però sono compensate da un grande intuito e da un amore sconfinato per il suo lavoro. Alice ci prova, ma spesso finisce solo per peggiorare la sua situazione che ormai è disperata: rischia di dover ripetere l'anno! Deve dimostrare ai suoi superiori di che pasta è fatta! Ma come fare? Tutti non fanno che ripeterle che quello non è posto per lei, ma è assolutamente certa che si sbaglino. Tra una strigliata del suo bel collega Claudio, una frecciatina lanciata alla perfetta Ambra e due risate scambiate con Lara, Alice non sa davvero che pesci pigliare per farsi notare. L'occasione arriva con l'ennesimo cadavere. Alice partecipa al sopralluogo come ha fatto tante volte, ma stavolta è diverso: conosce la ragazza riversa sul pavimento in un lago di sangue. La storia di Giulia le entra subito dentro. Alice dovrebbe limitarsi a raccogliere campioni e fare analisi, ma la sua curiosità la trascina proprio al centro del ciclone. Cosa c'è dietro? Davvero Giulia è morta per una semplice reazione allergica? O è stata assassinata?
Quando ho sentito parlare per la prima volta di questo libro, anni fa, non ne ero rimasta particolarmente colpita. Non leggo molti thriller in linea di massima, non fanno per me (troppo sangue, troppa ansia, sono impressionabile, poi non dormo lol) ma ne ho sentito parlare così bene che alla fine mi sono convinta. E mi ha conquistato. Alessia Gazzola ha fatto centro, scegliendo di dare alla sua serie un taglio quasi chick lit: tra omicidi e indagini fanno capolino romanticismo e tanta ironia che le danno una marcia in più e la rendendono diversa dal solito e adatta anche a quei lettori che, come me, non si trovano troppo a proprio agio in mezzo ai cadaveri. L'arma vincente è la protagonista, Alice Allievi, così diversa dai soliti investigatori baffuti, agenti dell'FBI, o commissari seriosi. Giovane specializzanda in medicina legale, non è particolarmente bella, nè brillante, è un po' imbranata, goffa e pasticciona e ne combina di tutti i colori! Appena inizia la storia in effetti la troviamo subito in mezzo ai guai: il suo lavoro in Istituto è così mediocre che è sull'orlo della bocciatura, cosa rarissima. Alice nonostante sia imbranata e manchi un po' di iniziativa, ha un entusiasmo davvero ammirevole nei confronti del suo lavoro. Lavoro che è sicuramente al centro di questa vicenda: molta attenzione viene rivolta al suo ruolo di specializzanda e al mondo della medicina legale, tra autopsie, esami e sopraluoghi, e ai personaggi che vi ruotano attorno: il Boss, capo supremo austero ma dal cuore tenero, la Wally, intrasigente e severissima, le colleghe specializzande, Lara e Ambra, dolce e alla mano la prima, quanto spocchiosa e insopportabile la seconda, e soprattutto il giovane ricercatore Claudio, bello, brillante e irresistibile. E stronzo. Tanto. Alice si barcamena tra un pasticcio e l'altro cercando di farsi valere, senza successo, ma poi, la svolta: uno dei casi di cui si occupa diventa particolarmente speciale per lei. Scoprire la verità e incastrare il colpevole dell'omicidio diventa una questione di principio, nonostante non sia quello il suo compito. Inizia così ad uscire dai binari, ficcando il naso dove non dovrebbe e di fatto stalkerizzando il povero ispettore che si occupa del caso, che accetta di buon grado le strampalate teorie di quella studentessa che tutti ritengono una nullità. L'Ispettore Calligaris, il classico bonaccione, è davvero adorabile, sempre gentile e accomodante, ironico e divertente, non perde mai la pazienza e anzi vede in Alice una scintilla che lo conquista e un talento da non sottovalutare. Il caso attorno a cui ruota la vicenda è intrigante: la giovane e bellissima Giulia è stata trovata morta nel suo appartamento, deceduta, secondo l'autopsia, in seguito ad una reazione allergica. Gli elementi che si affollano sulla scena del crimine sono molteplici: si parla di droga, di un rapporto sessuale consumato prima della morte, di svariati dna ritrovati su oggetti incriminati tra i rifiuti. Ma soprattutto si prendono in considerazione numerose piste, dal suicidio, all'incidente, all'omicidio, e si passano a setaccio amici e familiari. Il caso è ben costruito, entusiasmante, complesso e l'entusiasmo di Alice è trascinante. Il lato thriller della storia è sicuramente ben riuscito, anche se costruito con un tono più leggero del solito, anzi forse proprio per questo mi ha così messo a mio agio, e lo stesso si può dire del lato romantico e di tutto ciò che ruota intorno alla vita privata di Alice: adorabile la coinquilina Yuki, giapponesina che pare uscita direttamente da un manga e che dispensa perle di saggezza provenienti dai suoi anime preferiti, fascinoso il misterioso fratello Marco, artista dalla dubbia sessualità, irresistibili le due amiche Alessandra e Silvia, romantico pediatra e brillante avvocato, ma sotto i riflettori c'è soprattutto Arthur, interesse amoroso della nostra Alice. Arthur altro non è che il figlio del Boss, o meglio, uno dei figli nati dai numerosi matrimoni del prolifico medico. E' un uomo di mondo, sempre in viaggio, un giornalista in cerca di avventura che ama stare nell'occhio del ciclone. La loro storia non si può dire partire sotto i migliori auspici (e in tutta onestà non stravedo per lui e parteggio più per Claudio) ma vedremo come proseguirà. Perenne appendice di Arthur, Cordelia, sua sorella, che diventerà quasi una sorella anche per Alice, nonostante la ricca aspirante attrice sia ben diversa da lei. Bei personaggi insomma, al centro di una storia davvero avvincente. Sono rimasta davvero soddisfatta da questa lettura. La consiglio soprattutto a chi è alla ricerca di azione, ma anche di un pizzico di leggerezza e a chi , come me, i toni cupi dei thriller di solito fanno venire gli incubi. Con Alice non accadrà lol Un ottimo inizio! Valutazione: ♥♥♥♥ Bellissimo!
Il rischio fa parte della vita. Per andare fino in fondo bisogna avere il coraggio di affrontarlo. E così, parto. Nell'incertezza di far bene o far male, parto. Abbandono la mia strada e saltando nel vuoto, mi lascio alle spalle il buon senso e salgo a bordo di un aereo che mi porta via da casa. Dio solo sa cosa troverò al mio ritorno.
Il rischio fa parte della vita. Per andare fino in fondo bisogna avere il coraggio di affrontarlo. E così, parto. Nell'incertezza di far bene o far male, parto. Abbandono la mia strada e saltando nel vuoto, mi lascio alle spalle il buon senso e salgo a bordo di un aereo che mi porta via da casa. Dio solo sa cosa troverò al mio ritorno.
Ottima recensione :D il tuo entusiasmo si sente tantissimo! Io questo libro l'ho acquistato tempo fa, ma ancora non l'ho letto. Devo proprio decidermi a dargli un'occasione :)
RispondiEliminaE' adorabile :) E non lo si può dire di un thriller molto spesso ahah xD Poi i personaggi 'imperfetti' fanno sempre simpatia, con la loro goffaggine e i mille guai che combinano xD
EliminaSembra un libro avvincente! Si allunga sempre più la lista di libri da leggere :P
RispondiEliminaDai c'è l'edizione da 5 euro, quindi una possibilità bisogna proprio dargliela **
EliminaL'ho sullo scaffale! *-* non vedo l'ora di iniziarlo visto che ne parli benissimo!! *____*
RispondiEliminaMi ha davvero conquistato ** Anche il secondo è stupendo, anche meglio :)
EliminaAdoro la Gazzola! Tanti mi hanno parlato male di questa serie, invece a me è piaciuta. Per assurdo, l'Allieva è quello che mi è piaciuto meno. Sapevo che non sarebbe stato il solito thriller, ma nemmeno un romance e in fondo nemmeno un cick lit. Ha ben miscelato il tutto e il risultato è stato proprio un romanzo avvincente e di compagnia. :-)
RispondiEliminaSono d'accordo! E' un mix strano ma vincente, che non ti trovi spesso davanti :) Io ora sono arrivata al terzo libro e direi che finora il mio preferito è il secondo :3
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