Mondadori | 663 pagine | 12 Euro
I ragazzi della terza B della scuola media Shiroiwa pensavano di essere diretti a una tranquilla gita d'istruzione, ma appena saliti sull'autobus sono stati narcotizzati e portati in un luogo ben diverso, ignari che il loro destino sarebbe presto cambiato. Al loro risveglio hanno scoperto di essere stati selezionati per partecipare al Programma, un gioco crudele, che ogni anno coinvolge una classe scelta a caso, a cui sono obbligati a partecipare. Per questo sono stati portati su un'isola deserta, muniti di radio collare e armi e lasciati a loro stessi con un unico ordine: uccidete. L'ultimo concorrente a rimanere in vita sarà salvo e tornerà a casa con grandi onori. I ragazzi sono increduli, ma dovranno presto adattarsi. Tra loro ci sarà chi si trasformerà subito in un assassino assetato di sangue, chi tenterà di nascondersi, chi reagirà solo se attaccato, ma il tempo passa, i morti aumentano, così come la disperazione dei superstiti, mentre l'isola diventa sempre più piccola...
Recensione
Questo
libro si discosta molto dai generi che prediligo, di solito non amo
omicidi e squartamenti, ma in questo caso sono rimasta in qualche modo
affascinata dall'assurdità di questa storia e non ho potuto fare a meno
di apprezzarla e di restarne rapita e sconvolta
allo stesso tempo. Ho scoperto questo libro dopo aver letto Hunger
Games, perché molti parlavano delle analogie tra i due. Mi sono
incuriosita. Ho trovato Hunger Games davvero angosciante e mai pensavo
che avrei trovato un libro con un gioco ancora più crudele di quello.
Mi sbagliavo. Almeno in Hunger Games i ragazzi non si conoscevano tra loro, se non
all'interno dello stesso distretto, e quindi risultava più "facile"
uccidere gli altri, invece in Battle Royale i ragazzi sono tutti in
classe insieme, si conoscono fin da bambini, sono amici, ci sono perfino
coppie di innamorati. Non riesco a immaginare niente di più crudele e raccapricciante dell'essere costretti a uccidere delle persone a cui vogliamo bene.
Il libro segue uno a uno
tutti i 42 ragazzi. Noi sappiamo che moriranno tutti, è il gioco, quindi
l'attenzione non è puntata su chi morirà, ma su come morirà. L'autore è
riuscito a diversificare tutte le loro morti, in modo da tenere sempre accesa l'attenzione del lettore. Ci sono morti davvero raccapriccianti e altre più semplici, lotte violente e suicidi. Noi lettori non possiamo prevedere quello che succederà, chi morirà, nè come morirà. É interessante vedere come reagiscono questi ragazzi. Probabilmente io
mi sarei rannicchiata sotto un tavolo. Alcuni di loro si trasformano
subito in spietati assassini, altri si coalizzano con gli amici più
fidati per poi finire ad ammazzarsi tra loro, altri ancora cercano di
tenersi fuori dai guai, lontano da tutti, ma sono costretti a diventare
assassini per difendere la propria vita. C'è chi va in cerca degli
amici, ormai avversari, con l'intento di farli fuori e chi si nasconde.
C'è chi si fida, chi viene tradito. Il tutto è reso ancora più difficile
da alcuni elementi.
L'isola su cui si svolge il gioco è divisa in
settori, con il passare del tempo alcuni di essi vengono chiusi, per
fare in modo che i ragazzi alla fine si trovino faccia a faccia. Se nel
momento in cui un settore viene chiuso c'è qualcuno all'interno il
collare elettronico che ognuno di loro indossa lo uccide all'istante. Sono quindi obbligati a stare sempre in
movimento e sempre in guardia. Inoltre non sono dotati delle stesse
armi, quindi in alcune occasioni vediamo degli scontri davvero impari. E'
una romanzo molto variegato a livello psicologico, anche grazie al
grande numero di personaggi che lo popolano. Ognuno di loro viene presentato al lettore in modo più o meno particolareggiato, con accenni al suo passato, alla sua vita, al rapporto con i compagni e con la famiglia. Questo ci aiuta a comprendere la loro psicologia e la tattica che ognuno di loro segue sull'isola.
Il finale a a mio parere è stato un vero colpo di scena! Certo il
libro si focalizza principalmente su alcuni personaggi, ed è chiaro che i
protagonisti sono Shogo, Noriko e Shuya e che saranno loro ad arrivare
alla fine. Ma poi? Solo uno deve restare vivo. Arrivato lì il lettore sarà accolto da un
colpo di scena davvero sorprendente! Come in fondo è stato questo libro. Non avrei mai pensato che potesse piacermi tanto una storia come questa! Anche se, devo dire la verità, è stato per me causa di incubi per più di una settimana. Eh sì c'è un motivo se solito non leggo i libri di questo genere. Sono troppo sensibile e impressionabile. Ve lo consiglio se avete amato Hunger Games e se siete lettori che non si lasciando impressionare facilmente!
Imperdibile!
♥♥♥♥♥
Aaaah, questo devo assolutamente leggerlo. >.<
RispondiEliminaMi riprometto di farlo da diverso tempo ma non ci sono mai riuscita. Al prossimo ordine lo prendo, deciso.
E' da tantissimo tempo che devo leggerlo!
RispondiEliminaBella recensione!
Battle Royale... bellissimo, in tutte le versioni. Meritano parecchio anche il manga e il film :)
RispondiEliminaE' da una vita che voglio leggerlo! Anche il manga dev'essere bellissimo *^*
RispondiEliminaanch'io ce l'ho in lista da tempo immemore..credo che prima o poi mi deciderò
RispondiEliminaSo che esiste un film, ma sinceramente mi è bastato il libro. Non riuscirei a guardarlo >.< Non ho proprio stomaco per queste cose xD
RispondiEliminaAnche io avevo sentito che Hunger games si somigliava mostruosamente a Battle royal e finalmente dopo aver cercato invano una copia cartaceo ho trovato l'ebook e non vedo l'ora di iniziarlo anche se non ho letto Hunger games :)
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