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giovedì 25 ottobre 2018

Review Party | Vision di Alessia Coppola

Vision di Alessia Coppola
Autoconclusivo
La Corte Editore (2018) | 384 pagine | 17,90 euro
Libro fornito dalla casa editrice

Reika vive a Meridian, un mondo perfetto, l'unico luogo incontaminato sopravvissuto alla terribile epidemia che ha devastato il pianeta. Al sicuro sotto una cupola che li difende da ogni contagio, i suoi abitanti conducono una vita ineccepibile, controllata da rigide regole e priva di errori. Perchè a Meridian nessuno possiede il libero arbitrio. Gli viene detto che lavoro svolgere, chi sposare, cosa fare in ogni momento della giornata. Reika è una delle migliori studentesse del suo anno ed è convinta di essere destinata a grandi cose. Non ha idea di quanto abbia ragione, fino al giorno in cui vede un uccello. Un Estraneo, infiltratosi oltre la barriera. Reika viene messa a tacere per questo e viene condannata all'isolamento. Ma incapace di accettare quel terribile destino riesce a fuggire oltre la barriera, e lì fa una scoperta sconvolgente: non sono soli.     

 
Recensione 
È molto tempo che seguo Alessia Coppola, prima come blogger poi come autrice, ma devo confessare che non avevo mai letto nulla di suo. Ho sempre ammirato la sua versatilità. In pochi anni ha scritto moltissimi libri, dalla sua famosa serie steampunk dedicata ad Alice nel Paese delle meraviglie, ai molti libri per bambini e ragazzi, fino ai recenti successi contemporary romance. Ha pubblicato con alcune delle più importanti case editrici italiane, firmando contratti con Harper Collins, Newton Compton, Dunwich, e recentemente ha avviato una bella collaborazione con La Corte Edizione, che ha pubblicato alcuni dei suoi libri fantasy. Oggi vi parlo proprio di uno di quest'ultimi, Vision, con cui ho avuto finalmente l'occasione di conoscere la scrittura di Alessia. Ed è stato un bellissimo primo incontro.

Se devo dire la verità, all'inizio non ero particolarmente presa dalla storia di Reika. Dopo aver letto tanti distopici, ormai è difficile incontrare un'idea nuova. L'incipit di questo libro assomiglia a quello di molti altri. Il resto del mondo è stato distrutto da un'epidemia e Meridian è l'ultimo baluardo dell'umanità rimasto. La società che la abita è perfetta, la popolazione vive ignara e felice, lasciando che chi è al potere prenda ogni decisione, permettendo loro di privarli del libero arbitrio senza ribellarsi. Una vera e propria dittatura camuffata da governo benevolo. Come molti altri libri distopici, la nostra protagonista ci viene presentata in un momento cruciale: il passaggio dall'infanzia alla vita adulta, attraverso una cerimonia e prove che andranno a segnare il futuro di ogni giovane cittadino. É stato inevitabile pensare a The Giver o Divergent. Già sbuffavo, pensando all'ennesima storia piena di clichè. E invece no. Una pagina dopo l'altra, la trama ha preso una direzione tutta sua, scatenando tutto il suo potenziale e lasciandomi piacevolmente colpita.  

Il worldbuilding costruito dall'autrice è interessante e spaventoso allo stesso tempo. Immaginare una società in cui tutto viene deciso dai potenti e il libero arbitrio non esiste è veramente angosciante. A Meridian nessuno ha la facoltà di decidere che lavoro fare o chi sposare, tutto è deciso senza interpellare l'interessato. Non esistono l'amore, nè l'affetto, perchè i rapporti sono costruiti a tavolino per essere funzionali. Tutti vestono allo stesso modo, mangiano il cibo preparato appositamente per il loro fabbisogno, studiano e lavorano con solerzia ed efficienza come tanti robot. Il sistema funziona, nessuno si ribella, e quelli che osano farlo, spariscono misteriosamente prima che qualcuno possa accorgersene. Basta una parola di troppo. Reika è perfettamente integrata nella società ma in lei c'è qualcosa di diverso dagli altri. Non riesce a rassegnarsi all'apatia dei suoi concittadini, non riesce a sopportare di essere sempre controllata. Scalpita, freme, è una bomba di energia inespressa sul punto di esplodere. E poi lo vede. Un uccello. Piccolo, sfuggente, veloce, in un attimo è già scomparso, ma lei lo ha visto. Da quel momento il muro di perfezione di Meridian inizia a sgretolarsi davanti ai suoi occhi rivelandone invece uno di bugie.

Il mondo fuori dalla barriera è in assoluto contrasto con la città. Se Meridian è ordine, sicurezza, stabilità, la Città Perduta è caos, paura, pericolo. Non c'è più un luogo davvero sicuro. Il sonno è irrequieto e disturbato, la mente sempre vigile, il corpo distrutto e affaticato. Qui però Reika trova qualcosa che le è mancato per tutta la vita: la possibilità di scegliere, di sbagliare alle sue condizioni, di ferirsi, di amare. In compagnia dei Sopravvissuti, scoprirà molte verità sul suo mondo e soprattutto su se stessa, scalando lentamente un castello di menzogne messo in piedi centinaia di anni prima. Il gruppo di Sopravvissuti è sicuramente uno dei punti forti del libro, una squadra compatta, tostissima, affiatata, i cui membri, tutti ben caratterizzati, sanno farsi amare, ognuno a modo suo. In particolare, amerete Ares. In un mondo alla deriva in cui regna la paura, amare è una debolezza. Amare significa temere per la vita dell'altro più che per la propria, avere un punto debole, perdere il sangue freddo e la lucidità. E soprattutto, amare significa soffrire. Ares ha visto troppi amici morire, troppe coppie distrutte dal dolore, e ha chiuso il suo cuore a queste emozioni, ha deciso a non innamorarsi mai. Ma quando incontra Reika tutto cambia. 

Appassionante, ben strutturato, sorprendente. La lettura è volata in pochissimo tempo e mi sono lasciata rapire dalle avventure di Reika e dei suoi compagni con grande entusiasmo. Quell'inizio un po' carente è stato completamente dimenticato di fronte a tutti i colpi di scena e all'appassionante intreccio intessuto con cura e maestria. Non posso che promuovere questo ottimo distopico italiano. Davvero un lavoro eccellente. Alessia Coppola ha contribuito ad accrescere la mia fiducia nel fantasy italiano, ultimamente un po' carente. Avremmo bisogno di più scrittrici come lei!
    
 
 Bellissimo!

"Per noi non è facile. Cerchiamo di non creare legami, amare è pericoloso, perché non sai se da un momento all’altro puoi perdere la persona che ami. Noi abbiamo rinunciato all’amore. È già difficile combattere i Visio, farlo con la vendetta e il dolore nel cuore, porta a morte certa. Dobbiamo rimanere lucidi sul campo. Conosciamo l’amore, ma ci abbiamo rinunciato".
"Ma hai appena detto che è inevitabile. Come evitare l’inevitabile?"
Deglutisce e serra la mascella. "Non ho detto che ci riusciamo. Ma ci proviamo."

2 commenti:

  1. Amo come scrive Alessia e anche stavolta un centro perfetto, anzi direi proprio che è il suo stile ad aver dato il tocco perfetto al romanzo

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    1. Devo assolutamente leggere qualcos'altro di suo! *-*

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Grazie per aver letto il mio post ❤
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