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mercoledì 14 marzo 2018

RECENSIONE | As You Wish - Chelsea Sedoti

As You Wish di Chelsea Sedoti
Autoconclusivo
Sourcebooks Fire (2018) | 432 pagine | 16,49 euro

Madison è una piccola cittadina sperduta nel deserto del Nevada in cui non c'è niente da vedere e in cui nessun turista si ferma, se non per fare il pieno allo scalcagnato distributore di benzina. Sembra una cittadina noiosa e polverosa, ma non lo è. Madison è speciale. Al compimento del diciottesimo anno, ogni abitante della città ha diritto ad un desiderio. Soldi, amore, successo, talento, tutto è possibile, a patto che non abbia conseguenze fuori dai confini, perchè se qualcuno scoprisse il segreto di Madison, sarebbe la fine. Per i giovani della città, il desiderio è l'obiettivo di una vita e non vedono l'ora che arrivi il loro turno. Tutti tranne Eldon. Manca solo un mese al suo desiderio e non ha la minima idea di cosa chiedere. Le persone intorno a lui sono infelici e rimpiangono quel desiderio, sprecato dall'ardore giovanile. Tra i tanti consigli, qual è il desiderio giusto? E gli serve davvero un desiderio per essere felice?  

Recensione
Ho avuto il piacere di leggere As You Wish di Chelsea Sedoti grazie a Netgalley. Un libro dalle premesse interessanti, ma che non mi ha convinto. L'idea è sicuramente affascinante. Una piccola cittadina dispersa nel deserto che nasconde un segreto incredibile. Se avessimo tutti un desiderio a disposizione, cosa succederebbe? Ci sono delle regole da seguire ovviamente, il desiderio deve essere presentato e approvato e non deve avere conseguenze fuori dai confini, per non attirare troppo l'attenzione dei forestieri, ma c'è parecchia libertà. Possono chiedere amore, soldi, talento, bellezza, fortuna, praticamente qualsiasi cosa. Interessante. Ne ero intrigata e ho inevitabilmente iniziato a chiedermi cosa avrei chiesto io, pronta a immedesimarmi nel protagonista. Dopo i primi capitoli pensavo che questo libro avesse buone possibilità di piacermi, ma la sensazione è durata poco.

Innanzitutto è incredibilmente lento e questo è uno dei suoi problemi principali. Nonostante conti oltre 400 pagine non succede un granchè. Ho faticato a proseguire, scoraggiata dalla noia, ma ho stretto i denti e ho proseguito attraverso la narrazione, che copre un mese e scorre come un countdown verso il giorno in cui protagonista Eldon dovrà esprimere il suo desiderio. Lui non sa ancora cosa desiderare ed è molto confuso quindi chiede consiglio a chi ci è già passato prima di lui. Ascoltando questi racconti, emerge una cosa che mi ha fatto storcere il naso: tutti sono pentiti dei loro desideri. Ma proprio tutti. Non ce n'è uno che sia felice e soddisfatto. E questo perchè la maggior parte delle persone esprime desideri superficiali senza pensare a lungo termine. Puoi chiedere qualsiasi cosa al mondo e chiedi di essere la più bella della scuola? O il più bravo della squadra di football? Cose di cui non ti importerà più nel giro di poco tempo, desideri che praticamente verranno azzerrati appena qualcun'altro chiederà la stessa cosa scavalcandoti. Capisco che non sia una decisione facile, ma davvero non riesci a pensare a niente di più che essere popolare a scuola? L'ho trovato veramente stupido. Non parliamo poi di chi esprime desideri che coinvolgono un'altra persona. Per esempio, come puoi convivere tutta la vita con il pensiero che la persona che ami sta con te perchè costretta da un desiderio? E non parliamo solo di amore, ma di vita e morte. Con quale coraggio ti prendi la libertà di infliggere ad una persona un tuo desiderio, solo perchè tu pensi sia il meglio per lui? Con quale coraggio guardi quella persona negli occhi ogni giorno sapendo di averlo obbligato a vivere la vita che volevi tu? Cancellando in un attimo sogni, aspirazioni, desideri. Cancellando la sua stessa volontà. Ognuno di noi deve essere libero di scegliere. Quando il libero arbitrio viene meno, perdiamo. Le basi ragazzi. 

Ci sono anche dei grossi buchi narrativi. C'è una grotta magica, ok, ma perché? Come è iniziato? Da quanto tempo la cosa va avanti? Chi ha scoperto questo fenomeno? E come? Hanno fatto degli esperimenti? Come sanno che funziona solo sui diciottenni? Perchè non sui venticinquenni? Chi ha deciso le regole da seguire? Hanno una grotta magica e fine. Non viene spiegato nulla. La grotta è magica perchè sì, e funziona così perchè lo dico io. Sembra che l'autore non abbia voluto sforzarsi più di tanto nel creare un background alla sua storia.

Il problema più grosso del libro però è Eldon, che purtroppo risulta estremamente sgradevole come protagonista. Onestamente, è un idiota. Era popolare e un bravo sportivo, ma in mezzo a tutti quei desideri ora è finito in fondo alla catena alimentare e non fa che lamentarsene. Si comporta male con i suoi amici, con la sua ex ragazza, con la sua famiglia. Giudica gli altri, si fa beffe di loro. É arrogante, egoista, irritante e pensa di essere il centro dell'universo. E non cambia. Non sono riuscita ad empatizzare con lui, a prenderlo in simpatia, a comprenderlo. Anzi, l'ho trovato uno dei peggiori protagonisti di sempre. Se un personaggio si comporta così evidentemente da idiota, di solito nel corso della storia fa un percorso di crescita positivo. Lui no, resta semplicemente un idiota. Anzi, se possibile peggiora. Il finale ne è una prova. Un finale veramente irritante che ancora una volta si prende gioco del libero arbitrio.

Se devo dirvi la verità sto faticando un po' a trovare qualche aspetto positivo. La trama è inesistente, il protagonista un idiota totale, il finale deludente. É estremamente lento da leggere, è pieno di sessismo, ci sono perfino discriminazioni sessuali e religiose di vario genere. Salvo solo due cose. Una è la premessa, l'idea da cui parte la storia, nonostante sia costruita in modo molto superficiale. Quell'idea che mi ha catturato e intrigato attirandomi nella sua trappola. L'altra sono alcuni personaggi secondari, come il papà di Eldon e i suoi amici Merrill e Norie. Un po' poco da salvare, lo so. Poteva essere un bel libro, intriso di realismo magico, un libro di riflessione e crescita. Ma purtroppo non lo è. 

  Così così

“Bene, diciamo che hai solo due scelte. Può piacerti il rosso o può piacerti il blu. É facile guardare questi due colori e decidere che, tra i due, ti piace il rosso. Ma poi prendi in considerazione tutti i colori del mondo, e quindi cosa? Puoi limitarti ad amare il rosso, ma quale sfumatura? Alcune sono praticamente identiche. Altre completamente diverse. Ma è sempre rosso, quindi ti piacciono tutte, perchè chi ha mai detto che una persona deve amare un solo colore e basta? Ma tu mi stai chiedendo di scegliere un colore e amarlo per il resto della vita.” 

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