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domenica 24 luglio 2016

I Love Shopping #21

Ciao a tutti! Oggi ho pensato di presentarvi le mie ultime entrate *w* Non è una puntata particolarmente ricca, ultimamente sono un po' al verde, quindi tocca astenersi xD Però sono tutti libri bellissimi, pochi a buoni :D

Iniziamo con questi tre meravigliosi libri! Miss Charity di Marie-Aude Murail è un omaggio a Beatrix Potter e ai grandi della letteratura e ha per protagonista una bambina molto atipica che cresce circondata da animaletti di ogni tipo. Anche Melody di Sharon M. Draper ha per protagonista una bambina, disabile, incapace di usare il suo corpo o le parole, ma intelligentissima. Ho incontrato le due autrici a Mare di Libri, che si sono rivelate due persone squisite. La principessa sbagliata di Ester Trasforini invece è stato un acquisto fatto al Rovigo Comics. Un libro particolare, divertente e originale. 

Salani mi ha mandato un bellissimo omaggio! Si tratta dei primi due libri della serie Fairy Oak di Elisabetta Gnone (che è anche la mamma delle W.i.t.c.h.). Conoscevo questa serie, ma non avevo mai avuto la possibilità di leggerla. Ora sono felice di aver rimediato! Ho già letto il primo libro e mi è piaciuto moltissimo! E' una serie per giovani lettori, ma è godibilissima anche per i più grandi! Sono libri curati minuziosamente, ricchi di bellissime illustrazioni, in bianco e nero e a colori! E' una gioia per gli occhi averli nella mia libreria! *w*

Anche questi due libri sono arrivati direttamente dalle case editrici! La Mondadori mi ha mandato L'oracolo nascosto di Rick Riordan durante il blogtour e non potevano farmi più felice! Quanto è meraviglioso? *abbraccia* Non vedo già l'ora che esca il seguito! Dovete leggere questo libro ASSOLUTAMENTE! Newton Compton invece mi ha mandato Prova ad amarmi ancora di Sylvia Kant. E' stato un arrivo totalmente a sorpresa, in realtà, tanto più che io non leggo questo genere, e mi pare di aver capito che è il secondo di una serie :/ Uhmmm. Apprezzo il gesto, ma vedremo. Magari diventerà un bel regalo per voi :D

Passiamo all'angolo manga! A sinistra vedete alcune serie di cui vi ho già parlato e di cui ho comprato nuovi volumi, Love Begins #12 e #13, Maid Sama #10, Toradora #4, One Week Friend #2 e Bambini che inseguono le stelle #2. A destra invece nuove serie! Ano Hana #1 di Mitsu Izumi [Jintan improvvisamente si trova davanti il fantasma di Menma, morta quando erano bambini], caratterizzato da bellissimi disegni e acquarelli stupendi, Venus Vs Virus #1 #2 e #3 di Suzumi Atsushi [Sumire entra a far parte del Venus Vanguard e scopre che venendo a contatto con lo speciale composto chimico usato per sconfiggere i Virus è in grado di trasformarsi in una persona completamente diversa], di cui ho comprato i primi numeri totalmente alla cieca, spero mi piaccia, e Ballata d'amore di Shouko Akira [Quattro novelle autoconclusive costruite intorno ad altrettante poesie], un volume unico davvero adorabile.
Ho comprato anche due brevi serie complete al mercatino dell'usato. Una è Puella Magi Modoka Magica di Magica Quartet e Hanokage, composta da tre volumi, la trasposizione manga dell'omonimo anime. [A Madoka viene offerta la possibilità di diventare una Puella Magi: potrà esaudire un desiderio e acquistare grandi poteri, ma in cambio dovrà combattere contro le streghe]. Adoro i disegni. L'altro è Free Collar Kingdom di Takuja Fujima composta anch'esso da tre volumi. [Sian, un gattino abbandonato dalla sua famiglia, si ritrova a doversela cavare da solo e incontra un gruppo di gatti randagi che tutti chiamano “Free Collar”]. Il mio amore per i gatti sconfina xD Quanto sono belli *w*

mercoledì 20 luglio 2016

Mare di Libri 2016: Intervista a Licia Troisi

Ciao a tutti! Oggi ho per voi qualcosa di molto speciale! Durante il festival letterario Mare di Libri, che si è tenuto un mesetto fa a Rimini, ho avuto la possibilità di incontrare una delle mie autrici preferite in assoluto: Licia Troisi. Per me è stata una grande emozione e un vero onore incontrarla finalmente. La seguo da quando ero una ragazzina e i suoi sono tra i libri che più mi hanno avvicinato alla lettura e al fantasy. Ho assistito al suo incontro, che è stato una sorta di lezione di astrofisica dedicata ai ragazzi, durante la quale abbiamo anche scoperto l'origine di molti nomi dei suoi personaggi, che vengono in gran parte dal cielo e non sono mai scelti a caso! E' stato molto interessante! Ma il bello per me è venuto dopo, perchè grazie all'aiuto di Anna dell'Ufficio Stampa dell'evento ho avuto la possibilità di intervistarla! Ho aspettato che finisse di autografare i libri di tutti i numerosissimi piccoli lettori presenti e poi ci siamo sedute a chiacchierare. E' stata davvero simpatica e disponibile e sono uscita da questo incontro veramente felice. E' stata una chiacchierata interessante e molto emozionante! Grazie Licia!! Ma basta divagare, vi lascio all'intervista! Fatemi sapere cosa ne pensate! *w*

Com'è nata la tua passione per la scrittura e cosa ti ha portato a scrivere il tuo primo vero romanzo?
E' una cosa che ho sempre avuto. Raccontare storie e farmele raccontare fanno parte del mio modo di essere. Mia mamma dice che l'ho praticamente sempre fatto, scrivere è una specie di prosecuzione del gioco per me. E' stata una cosa naturale. Scrivere un libro era una cosa che ho voluto fare per molto tempo. Non mi sentivo abbastanza sicura all'inizio, nessuna delle storie che mi venivano in mente mi faceva sedere alla scrivania per buttarla giù veramente. Invece la storia di Nihal, forse per il fatto che era ambientata in un mondo completamente inventato e in fondo nessuno poteva saperne più di me, mi ha reso più sicura e mi ha dato la forza di cominciare a scrivere. E' cominciata così.

Prima della pubblicazione con Mondadori ti è capitato di essere rifiutata da altri editori?
No. Sono stata fortunatissima! Io avevo mandato il libro a loro e ad una piccola casa editrice romana, che poi scoprii anche essere a pagamento. Loro non si sono mai palesati, si sono presi i soldi del concorso che avevano indetto e arrivederci. Invece la Mondadori dopo tre mesi mi telefonò dicendo che era interessata alla pubblicazione, quindi mi è andata bene subito. Erano tempi un po' diversi. Se penso a come è adesso l'editoria, secondo me un caso come il mio sarebbe molto più difficile perchè gli editori sono molto meno invogliati a rischiare. Almeno la Mondadori è così. Ma ho l'impressione che lo sia l'editoria in generale. 

In Italia viene pubblicato molto fantasy, ma la maggior parte sono opere di autori stranieri. Mi vengono in mente pochi italiani pubblicati con successo e quei pochi ormai sono in attività da molti anni, come te. Cosa pensi di tutti gli autori italiani emergenti che non riuscendo ad arrivare alle case editrici si autopubblicano?
Secondo me è un buon modo per farsi conoscere. Passi attraverso il confronto con il pubblico che è molto importante per questo lavoro. Però non lo vedo come un punto di arrivo. Secondo me la casa editrice fa un lavoro fondamentale. Una buona casa editrice ti fa crescere come autore, ti insegna tantissime cose, crede in te. E' un ruolo che non può essere eliminato. L'autopubblicazione la vedo pù come una tappa di un percorso per arrivare alla pubblicazione con una casa editrice. E' l'unico modo per poter realmente crescere come autore.
Nel processo creativo che porta alla nascita di un libro, dai primi appunti sparpagliati alla distribuzione, qual è il momento che preferisci e quello che odi di più? 
Quello che mi piace di meno è facile: l'editing. Odio correggere, nonostante sia una cosa assolutamente fondamentale, perchè ovviamente nessun libro alla prima stesura va bene. Mi pesa tanto, devo dire. Per fortuna c'è l'editor che mi aiuta perchè se mi dovessi correggere da sola sarei totalmente incapace. Mi manca lo sguardo oggettivo sul libro. Quello che mi piace di più.. la prima stesura! Scrivere facendomi trascinare solo dal flusso narrativo è una cosa che mi piace tantissimo. E' la parte migliore. 

Tu scrivi di ambientazioni reali, come in Pandora e La ragazza drago, e di mondi di fantasia totalmente inventati da te, come nelle trilogie del Mondo Emerso. Con quale ambientazione ti senti più a tuo agio?
Mi trovo a mio agio in entrambe, ma in modo diverso. Certo quando è ambientato nel mondo reale è un po' più faticoso perchè ho più limiti ovviamente, quindi cerco sempre di scegliere posti che conosco davvero. C'è questa complicazione in più, ma mi piacciono entrambe, in modo diverso. Con le ambientazioni come quelle di Pandora e La ragazza drago mi sento un po' più libera di scherzare, di avere un tono più leggero, invece non so perchè ma con i mondi inventati le cose mi vengono sempre abbastanza sofferte e cupe.

I tuoi libri sono destinati soprattutto ad un pubblico molto giovane, bambini e ragazzini. Ti capita mai di autocensurarti per questo e decidere di non utilizzare una certa frase, una parola troppo forte, una scena che potrebbe essere fraintesa?
Per un po' di tempo non ci ho messo le parolacce, ma questa cosa sta un po' cadendo, devo dire. Per il resto no. Tutte le cose che scrivo sono tutte le cose che sento. Ancora non è in versione definitiva, però nell'ultimo libro per esempio mi è capitato di scrivere di un parto. Poi magari nella versione finale non ci sarà, ma per ora sì. Non mi sono mai trattenuta. Secondo me così deve essere. Altrimenti il lettore percepisce che ti stai limitanto ed è irritante dal loro punto di vista. Io sento di scrivere per ragazzi perchè questa è la mia scrittura, non perchè mi forzo di scrivere per loro. E' il mio modo di raccontare storie.
A proposito del Mondo Emerso, si è sempre parlato di film, telefilm e progetti vari ma ad ora nessuno è andato in porto. Così ci ha pensato un gruppo di tuoi fan, che ha realizzato un vero e proprio film, anche se amatoriale. Tu sei stata sul set, hai seguito questo progetto molto attivamente. Ti è piaciuto il risultato finale? [Per chi non sapesse di cosa sto parlando, un gruppo di fan ha realizzato un film amatoriale di circa 45 minuti che racconta la trilogia di Le Cronache del Mondo Emerso ispirandosi alle illustrazioni di Paolo Barbieri. Hanno fatto tutto da soli, hanno costruito le armi, le scenografie, perfino il drago Oarf! Hanno fatto un lavoro impressionante, date un'occhiata al film!]
Tantissimo! L'ho rivisto recentemente e mi è piaciuto ancora di più! Secondo me è una cosa fatta benissimo, con tanta passione tanto talento. Hanno fatto delle cose straordinarie! Sono stati super bravi con i mezzi che avevano, anzi, hanno fatto molto più di quello che in teoria avrebbero potuto fare con i mezzi che avevano. Io non sarei mai stata in grado. Ora stanno facendo un altro film con una storia inventata da loro, sto seguendo anche quella. Davvero, è stata una cosa meravigliosa. La presentazione del film che abbiamo fatto a Lucca l'anno scorso è stata una cosa bellissima. Per me è stata la cosa più bella che mi è successa l'anno scorso. Li ho conosciuti quando si cominciava già a capire che sarebbe stata una cosa fatta davvero bene (certo li avrei sostenuti comunque, perchè è bella l'idea) ma quando mi hanno fatto vedere tutti i modellini, come si muovevano e i green screen che avevano usato sono rimasta a bocca aperta. Meraviglioso.
 
Nashira è finita, Pandora è in corso, ma so che a fine anno uscirà il primo libro di una nuova serie, La trilogia del dominio. Non si sa ancora molto di questo progetto, puoi svelare qualcosa?
La cosa più significativa che posso dire è che c'è una commistione di giallo/thriller. Ho fatto una cosa un po' particolare. Ci sarà una doppia trama thriller all'interno del fantasy, ma principalmente sarà un fantasy classico. Ci sono i draghi. Un sacco di draghi. Sono tornata alle origini. E' un po' una storia di padri e figle. La maternità è una cosa che ovviamente mi ha cambiata e la cosa sta iniziando a riflettersi nei miei libri. Già nel secondo di Pandora il tema della maternità era abbastanza forte. 

Ultima domanda. Da blogger ti chiedo, leggi mai le recensioni online?
Non sempre. Alcune sì e alcune no. Lo trovo frustrante perchè tantissime volte i pareri su internet vengono estremamente polarizzati, o forse sono io che sono sfigata e il mio occhio finisce sempre su quelle. Alla fine non riesci a capire realmente cosa la gente pensa perchè c'è quello che dice che è la monnezza più brutta che abbia letto in vita sua e quell'altro che invece dice che è il capolavoro assoluto. Fare la media è davvero difficile. Trovo più interessante il rapporto diretto con il lettore quando lo incontro alle presentazioni. Il fatto di vedere i lettori in faccia mi aiuta a capire cosa ne pensino. Quindi è un po' di tempo che ne leggo poche, devo dire. Ne ho lette alcune che mi sono state utili, che sono ben argomentate, sia nel bene che nel male, e quelle è un piacere leggerle, però le devi trovare. Per me può essere comodo andare su Anobii o Goodreads, lì ce l'hai tutte insieme concentrate, ma.. aiuto! Qualche volta mi capita che qualcuno fa la recensione e mi ci tagga dentro, allora in quel caso con molto piacere vado a dare un'occhiata. 

lunedì 18 luglio 2016

RECENSIONE: Chupa Chups! di Daniele Pollero

Titolo: Chupa Chups! (e altri racconti impegnati) 
Autore: Daniele Pollero
Editore: Panesi Edizioni  
Pagine: 117   
Prezzo: 1,99 Euro (ebook)  
Anno: 2015

Trama: A grande richiesta della bocciofila di Molazzana (LU), la raccolta di racconti che ha spopolato nei concorsi letterari, tanto che hanno addirittura deciso di aprire il file prima di cestinarlo. Chupa Chups! si propone di accompagnare il lettore sull’ottovolante della quotidianità giovanile, fra beghe universitarie, relazioni sentimentali, umorismo nero, pornosplatter e social network, con piglio trash e scarso fair play. Insomma, le probabilità che faccia cagare sono alte. Ma perché non verificarlo di persona? Da uno degli autori di Spinoza.it.

Recensione 
Vi è mai capitato di aspettare un treno in ritardo che sembra non arrivare mai? O di venire risucchiati nell'infernale girone delle tasse universitarie? O ancora di venire crudelmente friendzonati da una ragazza? Vogliamo poi parlare dei social, delle chat, di facebook e delle situazioni tragicomiche che possono causare? Questa divertentissima raccolta di racconti, ventuno in tutto, analizza con ironia queste e molte altre piaghe della società moderna. Come spiega l'autore nell'introduzione, divertentissimo fin dal principio, i racconti seguono principalmente due filoni: la satira sociale, che prende di mira alcuni aspetti del vivere nel mondo moderno, e la satira relazionale, che invece tratta temi che riguardano le relazioni tra esseri umani. Ma così è troppo facile lol Ci sono racconti che non rientrano nelle due categorie. E in fondo è meglio così. Non abbiamo bisogno di etichettare tutto! Categorie o no, ciò che la maggior parte dei racconti ha in comune è l'ironia irresistibile: mi hanno fatto letteralmente piangere dalle risate come non mi capitava da tempo con un libro! Esagerazione ed esasperazione la fanno da padroni, con una buona dose di nonsense e di cinismo. Un'umorismo che funziona alla grande, per quanto mi riguarda. Alcuni racconti però si discostano da questo sentiero. Decadi e Elisa, il primo e l'ultimo racconto, sono diversi, dolceamari e delicati. Il primo ha per protagonisti le anime di due bambini, uno sta per nascere, l'altro non è mai nato. Il secondo ha l'atmosfera di un sogno agrodolce e racconta dell'incontro del protagonista con una ragazza bizzarra. Credo che all'autore siano riusciti bene sia i racconti divertenti che quelli più particolari. E' stata una lettura molto piacevole, leggera, che allo stesso tempo è riuscita a farmi ridere e riflettereVorrei parlarvi un po' dei miei preferiti, quelli che mi hanno fatto rotolare dalle risate più di tutti e che ho letto anche a mia sorella perchè avevo bisogno che qualcuno ridesse con me di queste storielle esilaranti. Se alla fine non vi ho fatto venire voglia di leggere questo libro, non so cos'altro potrei fare lol 

Incubo di una mattina di fine estate racconta di un povero studente universitario diretto agli uffici dell'ANUSU (Azienda Nazionale per l'Umiliazione di Studenti Universitari) per chiedere spiegazioni riguardo ad una tassa universitaria che a lui risulta avere già pagato. La vicenda è esagerata all'inverosimile. Tra code senza fine, impiegati impegnati a far tutto tranne che lavorare, sportelli che sono sempre quelli sbagliati e Caronte in persona ad accompagnare lo sventurato verso il luogo più temuto dagli studenti. Chi ha a che fare con la burocrazia di qualsivoglia sua variante di certo si riconoscerà in questo racconto e si farà qualche grassa risata (per non piangere lol)

Studente alzò gli occhi. Il castello tardomedievale che accoglieva la struttura dell'ANUSU si trovava in cima a un impervio monte scosceso. A occhio e croce, 5100 metri sul livello del mare. Un assordante tuono illuminò la fortezza, e un beffardo coro di pipistrelli si librò in volo nelle vicinanze. 

Ci scusiamo per il disagio mette in luce un altro grande problema della società moderna: i treni in ritardo. Il protagonista deve andare a Milano e durante l'attesa sul binario conosce un altro passeggero, che quel treno la attende da ben dieci anni. Anche quando il treno arriva, i problemi non finiscono. Dal controllore che multa il nostro povero passeggero perchè il suo biglietto è timbrato in Arial 11 invece che in Times New Roman 12 (lol) alla partenza ulteriormente rimandata per una partita di calcio improvvisata sui binari. Esagerazione e nonsense rendono questa storia tanto divertente quanto realistica. 

«Guardi che il ritardo non è di dieci minuti… è di dieci anni. Quando sono arrivato qui ero in terza media. Adesso sto studiando per la laurea in Medicina. Così magari troverò un modo alternativo per togliermi la vita. Mia madre, che doveva prendere il treno con me, nel frattempo è spirata. Ho rinchiuso il cadavere nella macchinetta delle bibite.» 

Irrealtà virtuali è forse il mio preferito in assoluto. Mi ha fatto rotolare dal ridere. Lui, lei e facebook. Lui apre facebook e tra le mille notifiche di farmville e candy crush trova un solo, singolo, innocuo messaggio, un semplice ciao, da parte di una donna. Catastrofe. Lei si arrabbia furiosamente a quel ciao fa fare voli pindarici tali da portarlo fino all'altare. Alla fine della fiera lui le chiede umilmente scusa. Mesi dopo, medesima scena, ma all'inverso. Lei apre facebook e trova centinaia di commenti e apprezzamenti di allupati vari. Stavolta è il turno di lui di arrabbiarsi. Ma lei la rigira in tal modo che, indovinate come va a finire? Le donne hanno sempre ragione haha xD  

«Come stavo efficacemente dicendo, mi ha solo salutato.»
«Povero maschio patetico! Hai idea di cosa significhi un "ciao" femminile?»
«L'avevo studiato, ma non ho approfondito.»
«Significa che vuole iniziare una conversazione con te, conoscerti, poi portarti fuori in qualche localino intimo, o magari anche a cena, vuole le tue mani su tutto il suo corpo, sesso selvaggio, la tua carta di credito, e infine ti succhierà l'anima, si farà mettere incinta, ti sposerà e infine ti farà a pezzi e spargerà i tuoi resti nel deserto. È questo che vuoi?» 


Il segno dei quattro è assolutamente geniale. Da gattofila non posso non amarlo! I protagonisti sono quattro gatti che cercano di liberarsi del nuovo cane appena arrivato a casa, tutto raccontato in salsa mafiosa, come se fosse una puntata di Gomorra lol Divertentissimo! Ho immaginato i miei gatti allo stesso modo e ho finalmente capito cosa hanno davvero pensato quando è arrivato il nostro cane a casa lol 

I Quattro erano dediti alle più svariate e infami attività illegali: furto con scasso di cibarie assortite, sfruttamento e schiavitù forzata di esseri umani, stragi di insetti e piccoli rettili, vandalismo, delitto con finalità di sovversione dell'ordine democratico, ricettazione, falso in bilancio, resistenza a pubblico ufficiale (anzi, resistenza a prescindere) e chi più ne ha più ne metta. Essendo mafiosi, e per di più italiani, gli erano già stati dedicati 23 telefilm, 7 lungometraggi, qualche puntata di Pomeriggio Cinque con Barbara D'Urso in lacrime, e una puntata di Servizio Pubblico con tanto di letterina di Travaglio. 

Vi ho convinto? Sì vero? Date una chance a questa divertente raccolta di racconti, perfetta per l'estate!

Bellissimo!