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giovedì 14 aprile 2022

RECENSIONE | In nome del piccolo popolo di Raffaele Longo

In nome del piccolo popolo di Raffaele Longo
Ali Ribelli Edizioni (2021) | 106 pagine | 10,40 Euro

Fate, principesse e gnomi popolano il mondo incantanto, le favole, i sogni dei bambini, vivono avventure incredibili e assistono a grandi magie, ma anche loro a volte finiscono nei guai. Guai giudiziari, intendo. Quando questo capita, si recano ai piedi della Grande Quercia. Qui, nelle notti di plenilunio, appena cala l'oscurità, si aprono le porte del tribunale del Piccolo Popolo. Il Giudice di Pece, giusto e magnanimo, ascolta con pazienza un caso dopo l'altro, mentre creature magiche di ogni tipo si accapigliano davanti a lui, a volte senza alcun ritegno. Sono difesi dall'Avvogatto e dall'Avvofata, che si fanno portavoce dei loro clienti. La notte scorre, i toni a volte di scaldano, le urla non si risparmiano e qualcuno viene perfino buttato fuori dall'aula. Ma il Giudice saprà trovare una soluzione per ognuno di loro, saprà risolvere ogni diverbio e mettere un punto finale ad ogni discussione. La sua parole è legge. Quando arriverà l'alba, le sue giuste sentenze riecheggeranno nell'aula.

 Recensione

Questo libro è la prova che una storia per bambini può essere formativa e informativa, ma anche divertente. É proprio vero che con un pizzico di fantasia si può spiegare ai più piccoli qualsiasi cosa! L'autore è un avvocato e conosce molto bene tribunali, cause e sentenze, per cui ha pensato di riversare questa sua esperienza in una storia molto buffa e popolata di personaggi magici che però mostra in modo realistico come funziona una causa in tribunale. Rappresenta un punto d'incontro tra il mondo fantastico e quello reale. L'ho trovato davvero interessante, visto che tutto quello che so sull'argomento arriva da Forum e dai telefilm americani (lol) ma mi sono fatta anche un sacco di risate. L'autore ha immaginato un mondo fantasy, popolato di ogni genere di creatura fiabesca, ma le figure istituzionali e i meccanismi che muovono un processo sono totalemente reali.

Il libro ci mostra una sessione di lavoro nel tribunale del Piccolo Popolo, che apre i battenti solo nelle notti di plenilunio e macina cause una dopo l'altra fino all'alba. In particolare ci vengono raccontati quattro casi. Per ogni causa vengono presentati i due contendenti e il motivo del loro litigio, la discussione viene moderata dall'avvocato della difesa e quello dell'accusa, l'Avvogatto e l'avvofata, e a volte vengono coinvolti anche dei testimoni. Alla fine di ogni discussione i contendenti sono spediti fuori dall'aula, dove aspettano il responso del Giudice. I casi sono buffi e divertenti, niente di drammatico. Abbiamo per esempio un acceso diverbio tra la fatina e il topino dei denti che si contendono il monopolio dei dentini caduti e un ranocchio che porta in causa la molesta principessa che insiste nel volerlo baciare per farlo diventare un principe. Ho riso un sacco, lo ammetto.

Il libro è breve, semplice, leggero, perfetto per i lettori più giovani e curiosi, ma può essere una piacevole lettura anche per i più grandi, grazie alla sua ironia e alla sua atmosfera giocosa. Ogni capitolo è accompagnato da un'illustrazione molto carina, opera di Martina Gianello, come la copertina. Io da grande fan delle illustrazioni, approvo sempre con entusiasmo. In più all'inizio del libro trovate anche un utile dizionario dei termini giuridici presenti nel testo, anche questo molto apprezzato.

É
stata una lettura veramente piacevole! Se siete incuriositi da brava amante degli audiolibri vi segnalo che questo titolo è presente su Storytel, letto da un bravo narratore che fa anche delle vocine buffissime. Potrebbe essere una favola della buonanotte molto divertente e istruttiva per i più piccoli o l'occasione per staccare il cervello per un'oretta per i più grandi. Io ve l'ho detto, ora tocca a voi ;)


Bellissimo!

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