Titolo originale: Century
Autore: Sarah Singleton
Editore: Piemme
Pagine: 215
Editore: Piemme
Pagine: 215
Prezzo: 14,90 Euro
Anno: 2008
Anno: 2008

Recensione
Macy e la sua famiglia da tempo immemore vivono in totale solitudine, ogni giorno uguale all'altro, senza domandarsi nemmeno perchè. Si svegliano al tramonto e fanno della notte il loro giorno, senza mai allontanarsi dalla casa. Sulle loro abitudini si potrebbe regolare un orologio. Macy ha anche un dono speciale: riesce a vedere i fantasmi. Ma anche questa bizzaria ormai è la normalità, nessuno ci fa più caso e la ragazzina saluta i fantasmi in modo automatico, come farebbe con una persona, senza quasi badare a loro. Ogni giorno Macy e la sua famiglia dicono le stesse cose, fanno le stesse cose, come se recitassero in un'infinita recita teatrale, ma non se ne rendono conto. Finchè un giorno accade qualcosa di diverso: Macy trova un fiore sul suo cuscino e qualcosa scatta dentro la sua testa. Iniziano a riaffiorare ricordi di un'altra vita accompagnati da domande a cui nessuno sembra saper rispondere. Perchè non riesce a ricordarsi di sua madre? Perchè nessuno ricorda com'è morta? E chi è la misteriosa ragazza fantasma che la scruta da sotto il ghiaccio del lago?Questo libro urla Neil Gaiman da ogni pagina e proprio per questo mi ha attirato tanto. Come per i suoi libri abbiamo una copertina molto cupa e gotica, una trama misteriosa e dannatamente intrigante e una storia davvero particolare. Sarah Singleton però non è Neil Gaiman, e si sente. La storia in sè non ha niente che non va, anzi mi ha davvero colpito, l'idea di base è originale e mi sono appassionata subito ai misteri e agli enigmi che la piccola Macy si ritrova ad affrontare. E' un libro palesemente per bambini, nonostante l'atmosfera cupa, ma è stata una lettura piacevole anche per me, anche se non memorabile. Il punto di forza di questa storia è proprio la trama stuzziacante, piena di misteri ed intrighi. La protagonista, Macy, è una ragazzina molto sveglia e curiosa, con una capacità particolare, quella di vedere i fantasmi. Ma ciò che è davvero strano in lei e nella sua famiglia è che rivivono all'infinito lo stesso giorno, senza realmente rendersene conto. Ciò che fa scattare questa consapevolezza in Macy è l'incontro con un misterioso uomo che le fa capire che nella sua vita ci sono tanti segreti. Le indagini della ragazzina si estendondono nel tempo, più che nello spazio. La casa infatti è stata rinchiusa in una sorta di bolla temporale dove il tempo si è fermato a causa di un incantesimo, e per scoprire qualcosa Macy deve attraversare i ricordi della sua famiglia attraverso speciali portali. Fin da subito è chiaro che l'unico a sapere qualcosa è il padre, che controlla l'incantesimo attraverso un libro su cui ha scritto la storia della sua famiglia come vorrebbe che fosse. Non vuole rendere la figlia partecipe dei suoi segreti, non per cattiveria, ma per proteggere lei e sè stesso dal dolore. La loro famiglia infatti nasconde tante tragedie e tanti segreti, tanto dolore. Macy ovviamente non si fermerà. E' una ragazzina davvero testarda e intraprendente, oltre che molto coraggiosa. La sua avventura si svolgerà principalmente in solitaria, attraverso la riscrittura del libro custodito dal padre, con cui spera di spezzare l'incantesimo e far tornare tutto alla normalità, ma avrà un aiuto prezioso dalla sorellina minore Caroline e dal misterioso fratello del padre, Claudius, un personaggio centrale perchè protagonista della più grande tragedia mai abbattutasi sulla famiglia, un personaggio ambiguo, che passerà da positivo, a negativo, senza però mai diventare un vero e proprio antagonista. Ad ostacolarla invece ci sono il padre, che cerca di impedirle a tutti i costi di continuare le sue ricerce, e la severa tutrice Galatea, che lo affianca, cercando di arginare la sua curiosità. Ho letteralmente adorato la trama, il susseguirsi degli eventi, tutte le meravigliose trovate architettate dall'autrice, soprattutto verso la fine. Anche l'ambientazione è davvero suggestiva e le descrizioni sono molto buone. Non si può negare però che questo libro abbia qualche problema. Il difetto principale è lo stile dell'autrice, troppo semplice, piatto, confusionario, ripetitivo. Aveva tra le mani una bella storia, ma non è riuscita a dargli i giusti tempi narrativi, il giusto sprint, la giusta suspense. E' lento, a tratti noioso, la prima metà scorre davvero a fatica, soprattutto perchè non si capisce dove il tutto voglia andare a parare. Nella seconda parte si riprende un po', migliorando, fino ad un finale-non finale davvero geniale. Peccato che abbia rovinato quell'idea con un lieto fine abbastanza scontato. Poteva essere molto meglio. Valutazione: ♥♥♥ Non male
Macy poteva vedere i fantasmi, le scie delle persone morte. I morti andavano in un altro mondo, in Cielo forse, o nel Walhalla per i Vichinghi. A volte però si lasciavano dietro una traccia, come un pezzetto di stoffa strappato da un vestito, o qualche capello impigliato a un chiodo. Anche i fantasmi erano tracce, solo che erano immateriali e rimanevano "intrappolati" nei luoghi in cui alle persone era accaduto qualcosa di importante. Forse, rifletté Macy, non era necessario essere morti per lasciarsi dietro un fantasma. Magari anche lei ne aveva uno.