Logo-blog-6

martedì 1 marzo 2016

RECENSIONE: La notte che ho dipinto il cielo - Estelle Laure

Titolo: La notte che ho dipinto il cielo
Titolo originale: This Raging Light
Autore: Estelle Laure
Editore: DeAgostini  
Pagine: 300       
Prezzo: 14,90 Euro
Anno: 2016

Trama: Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrennie sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi…   

Recensione 
Lucille ha creduto e sperato che sua madre tornasse fino all'ultimo istante, ma quando non si è presentata alla porta neppure il giorno del compleanno della sua sorellina Wren, ha capito che non sarebbe successo. Abbandonate dalla madre, con un padre violento che vive in una struttura protetta, pochi soldi in tasca e nessun altro parente a cui chiedere aiuto, le due sorelle sono costrette a cavarsela da sole. Lucille inizia così a lavorare come cameriera la sera e cerca di essere per Wren una madre migliore della loro, di non farle mancare nulla, di non farle  pesare quella situazione così drammatica per preservare la sua infanzia. C'è solo una cosa di cui è sicura: nessuno deve venire a sapere della loro situazione, altrimenti finirebbero in un istituto, sarebbero divise. Così raccontano a vicini, amici e insegnanti bugie su bugie.  Ma quanto durerà? Ci sono solo due persone che sanno la verità: Eden, che è la sua migliore amica, che sa tutto di lei, che farebbe tutto per lei, e Digby, il suo bellissimo (e fidanzatissimo) fratello, per cui Lucille ha perso la testa, nel momento più sbagliato possibile..   

Premessa: questo non è il mio genere. A volte trovo la perla che mi conquista nonostante questo tipo di storie stonino con i miei gusti, come è successo per esempio con Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven, ma questo purtroppo non è stato il caso. La lettura è stata piacevole e veloce, ma non mi ha preso, non mi ha conquistato e alla fine mi ha lasciato poco. Ho trovato molti difetti in questo libro, molte cose che mi hanno fatto storcere il naso e l'hanno allontanato dal mio cuore, ma, devo dire che ha anche i suoi bei pregi e vorrei iniziare parlandovi di questi. Uno dei punti forti del libro è sicuramente Wren, la sorellina della protagonista, che è il personaggio che più mi ha conquistato, una bimba adorabile che è impossibile non amare. E' sveglia, intelligente e molto dolce, ha dieci anni e una passione sfrenata per la cucina e i programmi culinari. E' un amore. Ci riesce facile capire perchè Lucille voglia proteggerla a tutti i costi, perchè lo faremmo tutti di fronte a due occhioni innocenti e pieni di fiducia come i suoi. Mi è piaciuto moltissimo il rapporto tra le due sorelle. Lucille è premurosa e attenta e per Wren lotterebbe fino all'ultimo respiro, Wren per Lucille è il sole, la sua piccola fonte di gioia e buonumore, l'unica cosa bella. Sono un'ancora di salvezza l'una per l'altra. Lucille mette tutta se stessa nel prendersi cura della sua sorellina per farle vivere un'infanzia serena nonostante la situazione che stanno vivendo. Wren le regala piccoli momenti di felicità e normalità e in cambio lei prende tutte le preoccupazioni sulle sue spalle, cercando di non farle intuire quanto le cose siano tragiche. Questo è ciò che più mi è piaciuto di Lucille. Per il resto, devo dire che non è una protagonista con cui sono entrata molto in sintonia. E' una ragazza forte, costretta a responsabilizzarsi prima del tempo, ma nonostante cerchi di comportarsi come un'adulta è solo una ragazzina, e come ogni adolescente fa degli errori. Ci sono state scelte e comportamenti che ho trovato superficiali e incoerenti da parte sua. Per quanto riguarda la trama, promuovo l'idea ma boccio lo svolgimento generale. La storia di queste due giovanissime sorelle abbandonate a se stesse che pur di rimanere insieme si rifiutano di chiedere aiuto e si rimboccano le maniche cercando di cavarsela da sole, mi ha toccato, ma molte cose hanno stonato nel corso del racconto, allontanando sempre di più il libro dalla storia che avrei voluto leggere. Il problema principale è che l'autrice ha calcato troppo la mano su due elementi portanti della storia: il dramma e l'amore. Di drammi non ne mancano davvero, anzi, sembra che abbia abbondato per essere sicura di intenerire il lettore. Come se la loro situazione non fosse già abbastanza tragica di suo. Se avessero avuto un cane, sarebbe morto di certo. E l'amore.. bè, oltre ad avere troppo spazio, non mi è piaciuto per niente come è stata gestita la love story. Lucille è cotta di Digby, ma lui è fidanzato. Niente di nuovo no? Sono molti gli autori che tirano in ballo questo genere di situazione, ma credo che ci sia modo e modo di farlo. No, non mi sono piaciuti per niente. Soprattutto lui, è risultato totalmente incoerente all'immagine che l'autrice ha cercato di darne. Uno che mi fa le corna con la prima che passa non è proprio l'incarnazione di bravo ragazzo che uno si aspetta. Ma il difetto più grande di questo libro è sicuramente il finale: apertissimo, vaghissimo e assolutamente insoddisfacente. Ha lanciato qualche indizio per farci capire come finirà, ma nulla di più. Avrà finito l'inchiostro? Odio questo genere di finali! Potrei sorvolare su drammi e amorazzi, ma non su un finale così! Insomma, purtroppo per me questo libro non è stato la grande rivelazione che speravo, e ne sono rimasta abbastanza delusa dopo averne sentito parlare tanto bene. La lettura comunque è stata piacevole, anche se con i suoi difetti, e lo consiglierei comunque, soprattutto agli amanti del genere!         Valutazione:  Non male

"Apro una scatola e tiro fuori i pennelli, le tempere. Un colore, poi un altro… sono come impazzita. Diluisco la tempera con il solvente e mi butto a capofitto sulla tela. La tempera è viva. Arancione, rosso, giallo, e poi azzurro, viola, verde, tutti insieme uno vicino all'altro. Non ho un'immagine in testa. Ho solo la sensazione di ciò che può diventare.
Quando ho finito mi ritrovo davanti a un tornado di colori. Sono certa al cento per cento che artisticamente sia una schifezza.
Ma so il significato di quel rosso, dell'arancione, del giallo. Sono io, sono io che brucio. E l'azzurro, il verde, il viola? Quello è Digby.
Siamo dipinti insieme, sospesi sopra tutto e tutti." 

3 commenti:

  1. Mi spiace che ti abbia deluso >.< anche io avrei voluto una conclusione più esaustiva, ma tutto sommato non mi ha dato troppo fastidio :3

    RispondiElimina
  2. Ciao! Questo libro lo voglio assolutamente leggere, la trama mi ispira e trovo la cover davvero bella =)

    RispondiElimina
  3. Sinceramente l ho trovato banale e per nulla emozionante.ero stata attratta dalle varie recensioni,ma quando l'ho terminato mi sono chiesta: tutto qui??delusione potente!!

    RispondiElimina

Grazie per aver letto il mio post ❤
Lascia un commento se ti va!